Innovatori, creativi, sostenibili, multifunzionali, appassionati: è l’identikit dei giovani agricoltori finalisti del premio Oscar Green 2020 della Coldiretti consegnato nel corso delle finali di Roma. Tante le storie vincenti che hanno confermato il fermento che caratterizza i giovani agricoltori italiani.
I sei vincitori
Nella categoria “Creatività” il premio è andato a Giulia Arrighi, imprenditrice toscana di 24 anni che produce un vino molto particolare facendo maturare i grappoli appena raccolti sotto gli abissi marini per accelerare il processo di fermentazione e restituire salinità ma soprattutto per evitare di utilizzare solfiti. L’unico disinfettante antiossidante naturale impiegato nella produzione è il sale del mare. Guarda la video intervista a Giulia Arrighi
Nella categoria “Campagna Amica” a vincere è Leonardo Belotti, 23 anni, che in Lombardia si è inventato il primo formaggio di latte d’asina prodotto grazie all’aggiunta di latte di capra e di mucca permettendo così alle incredibili proprietà del latte d’asina di andare in stagionatura donando a questo gustoso prodotto una qualità eccellente. Guarda la video intervista a Leonardo Belotti
Nella categoria “Impresa4.terra” il premio è andato a Massimiliano Gatti, primo allevatore hi-tech italiano di bisonti allo stato brado che in Umbria ha trasformato la sua azienda nell’antico west. «Del bisonte – afferma Gatti - non si butta via niente, dalla pelle per prestigiose lavorazioni artigianali alla lana, ma anche in cucina è molto apprezzato dai ristoranti che puntano all’eccellenza e all’innovazione in tavola. E’ una carne magra, povera di colesterolo, ricchissima di omega 3 e omega 6, con una altissima quantità di ferro».
Nella categoria “Sostenibilità” a vincere è Marco Zozzoli giovane agricoltore del Friuli Venezia Giulia appassionato di antiche colture che, per produrre farina e biscotti, ha iniziato a coltivare un particolare tipo di mais: “la gemma di vetro” delle antiche tribù Cherokee. E’ un mais rustico e non ha bisogno di trattamenti. Da un solo seme ne nascono diverse piante. Una sola pianta porta fino a tre pannocchie. La pannocchia è più piccola rispetto alle altre ha tutte le tonalità del vetro, dal blu intenso al trasparente dell’acqua, fino al viola, vinaccia e turchese.
Nella categoria “Fare rete” il premio è stato assegnato a Gianluca Nappo che in Abruzzo, regione devastata dal terremoto, produce accessori naturali alla moda senza utilizzare additivi chimici, ma semplicemente colorandoli con la gemma più preziosa del posto, lo zafferano. Stringendo un patto salva-terremoto con i coltivatori della zona, in pieno centro all’Aquila tra le gru della ricostruzione, il giovane imprenditore ha aperto un punto vendita dei suoi prodotti protagonisti di una nuova sfida per la rinascita di un territorio ferito.
Nella categoria “Noi per il sociale” è stato premiato il coraggio di Luca Cammarata che in Sicilia ha iniziato a coltivare terreni confiscati alla mafia per convertirli in oasi di pace e tranquillità, scommettendo su legalità e integrazione. La sua azienda agricola, insieme alle associazioni del territorio, Real Dream e San Cataldo, in collaborazione con l’Asp 2 di Caltanissetta, hanno realizzato il progetto Orto Matto. Si piantano ortaggi e si allevano capre, pecore, mucche e suini.
Gli altri finalisti di Oscar Green 2020
Tra gli altri finalisti del premio, troviamo: Simone Betto, 35 anni, che in Friuli si è messo alla guida di un gruppo di agricoltori per riqualificare i terreni abbandonati e incolti trasformandoli in habitat ideali per la tutela della biodiversità animale e vegetale. Il risultato? Ettari di splendidi prati fioriti che hanno favorito l’attività delle api aumentando la produzione di miele, creando al contempo le condizioni per l’arrivo della vespa samurai, l’unico insetto oggi in grado di combattere la cimice asiatica. Alcuni esemplari sono stati già trovati e portati nei laboratori dell’agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia. Guarda la video intervista a Simone Betto
Paola Melcarne, giovane produttrice pugliese di 19 anni, ha iniziato a produrre il primo olio spalmabile combinato con cera d'api “anti-Xylella”. Paola prende in mano l’azienda del padre e cerca di combattere le criticità del settore sviluppando una opportunità nel settore agri-food. Guarda la video intervista a Paola Melcarne
Sara Nardini, 39 anni, di Viterbo, ha investito in un progetto di agricoltura sociale dove la disabilità diventa inclusione. Terapia assistita con animali, tirocini, centri estivi, ippici e cinofili, questo è Agriland: il parco agricolo multifunzionale aperto a tutti. Guarda la video intervista a Sara Nardini