Papaveri e basse rese

Le infestazioni in decisa crescita sui cereali vernini richiedono il ricorso in post -emergenza delle migliori soluzioni per il controllo del papavero resistente.
Campi di frumento e orzo costellati di rosso in quasi tutte le aree cerealicole italiane. Come si poteva evitare? L’analisi di Mirko Guarise, responsabile erbicidi di Corteva Agriscience

Annata con tanto girasole in campo. Con rese e qualità dei raccolti tornate ad abbassarsi dopo parecchi anni.

Lo rileva Mirko Guarise, responsabile erbicidi di Corteva Agriscience e la causa, manco a dirlo, è legata al climate change. «La prolungata siccità in autunno e le piogge cospicue in primavera possono aver condizionato le performance dei diserbi sia in pre che in post-emergenza, dove le strategie non sono aggiornate».

Articolo tratto dallo speciale Diserbo cereali vernini di Terra e Vita 29

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Si poteva evitare?

Mirko Guarise

La soluzione c’è. Il papavero è un’infestante in rapida ascesa in quasi tutti gli areali cerealicoli, sia per l’elevata pressione di infestazione che per casi di resistenza che ormai riguardano quasi tutte le famiglie dei dicotiledonicidi, dagli als agli acc-ase. Anche i vecchi ormonici fanno fatica oggi contro le diverse specie di papavero: difficile mantenere i campi puliti. Quest’anno poi ha influito anche l’andamento climatico anomalo.

Colpa anche delle difficoltà di posizionamento del pre-emergenza?

I programmi pre+post sono necessari per far fronte all’altra problematica emergente, legata alla resistenza del Lolium, in particolare della specie rigidum. In Italia però non capita come nel resto d’Europa, dove il mercato del diserbo preventivo dei cereali vernini è in aumento. Il clima condiziona il calendario di semina e il posizionamento di questo intervento: se piove troppo in autunno come due anni fa, non si riesce a entrare in campo. Se piove poco come l’anno scorso, i diserbi non vengono attivati correttamente. Pre o post-precoce non è una scelta che dipende dalla moda, ma cambia ogni anno in base alla sensibilità e competenza del produttore.

Altre problematiche in aumento?

Sicuramente le perennanti come cardo e centaurea, a causa della diffusione della minima lavorazione. Tra le dicotiledoni annuali, a parte il papavero, incide la fumaria soprattutto al Centro Sud mentre la senape e le altre crucifere sono in espansione soprattutto in Sicilia, Puglia, Toscana e Lazio. Riguardo alle graminacee invece, oltre a loietto, aumentano i problemi legati alla falaride.

Quali contromisure?

L’annata è stata poco favorevole. Le piogge primaverili hanno anche favorito l’esplosione delle malattie, con le conseguenze che vediamo su rese e qualità. Anche in un’annata come questa era necessario però cautelarsi con un buon diserbo effettuato nei momenti giusti. Zypar e Trezac, le nostre soluzioni per il diserbo di post-emergenza dei cereali a paglia, a base dell’innovativo principio attivo Arylex active, sono le migliori soluzioni per il controllo del papavero resistente.

Chi le ha utilizzate ha contenuto i danni per l’annata in corso e per quelle future, limitando la pressione di infestazione. Un intervento da posizionare preferibilmente all’accestimento, perché una regola generale per produrre bene è quella di non diserbare troppo tardi.

Gli eccessi idrici della scorsa annata hanno conseguenze anche in quella entrante?

La preparazione dei terreni deve essere ottimale: insistere con la semina su sodo può nascondere alcuni rischi dopo le piogge incessanti di questa primavera. Cambiare strategia agronomica è spesso una mossa vincente.

Non va cambiata invece la necessità di utilizzare le giuste varietà, la giusta densità di semina e la corretta strategia di fertilizzazione per consentire alla coltura di chiudere dopo l’accestimento. Di difendere efficacemente la coltura con i più efficaci fungicidi. Di utilizzare programmi di diserbo pre+post nel caso di infestazioni di loietto resistente e di posizionare il post all’accestimento.

Quanto incideranno i nuovi vincoli di ecocondizionalità della Pac?

L’obbligo di rotazione può aiutare a contenere in particolare le infestanti perennanti, ma al Sud ci possono essere difficoltà ad individuare le giuste colture da alternare con il grano duro. La Pac concede deroghe per l’aridocoltura e Puglia e Basilicata hanno già dichiarato la volontà di ricorrere a tali possibilità. Una maggiore attenzione ad una coltura tipica come il grano duro è necessaria, perché può essere messa in forte difficoltà da rotazioni troppo strette.

Papaveri e basse rese - Ultima modifica: 2023-10-09T13:22:57+02:00 da Lorenzo Tosi

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