Con il progetto Life Chimera la pollina può diventare una risorsa

Le deiezioni avicole possono essere valorizzate con una nuova soluzione ecosostenibile che produce energia, calore e fertilizzante. Giunge al termine il progetto Life Chimera. Un webinar organizzato da 3P Engineering ed Edagricole ha messo in luce i vantaggi della nuova tecnologia

Il progetto Life Chimera è nato con l’obiettivo di sviluppare una nuova tecnologia basata su due brevetti per innovare la gestione della pollina ricavandone fertilizzante ed energia. Chimera è diventato realtà grazie a un programma Life della Commissione Europea. Questo progetto prevede la realizzazione di un impianto pilota che consenta di realizzare un modello di economia circolare in ottica di sostenibilità.

L’obiettivo è evitare all’allevatore di dover gestire la pollina come un sottoprodotto o un rifiuto, ma ottenere da questa una risorsa, un prodotto che può essere utilizzato per produrre energia e fertilizzante.

Produzione di fertilizzante

Le caratteristiche del fertilizzante prodotto ne dovrebbero permettere il riconoscimento da parte della normativa Ue sui fertilizzanti.

Il prodotto finale può essere liquido o essiccato e quindi solido (potrebbe essere una scelta di chi lo produce e commercializza).

Nuove analisi condotte sull’output dell’impianto pilota Chimera ne permetteranno di caratterizzarne al meglio la tipologia. Le relazioni che seguiranno entreranno più nel merito di tale questione.

Una volta terminati i test e le fasi previste dal progetto europeo anche in ambito after Life, potranno iniziare le verifiche per la commercializzazione dell’impianto. In questo senso, anche il processo tramite cui oggi l’impianto pilota permette di ottenere l’output, non è di tipo industriale ma finalizzato alla verifica della nuova tecnologia creata da 3P Engineering.

Nel corso di un webinar organizzato da 3P Engineering ed Wdagricole sono state messi a fuoco la funzionalità e i vantaggi del progetto Chimera a sostegno delle esigenze economiche e di sostenibilità degli avicoltori.

Gli interventi

Antonella Domenici, Policy officer area tecnico-sanitaria Unaitalia ha illustrato la situazione del settore avicolo permettendo di inquadrare l’ambito in cui il progetto Chimera si va a collocare.

Si è poi entrati nello specifico argomento Chimera con la presentazione del progetto europeo con un resoconto dei risultati raggiunti e l’individuazione del modello di business. Ne hanno parlato Rosalino Usci, amministratore delegato di 3p Engineering e Michele Marcantoni, il fondatore di 3P Engineerig.

Successivamente Mariano Alessio Vernì, direttore di Silc Fertilizzanti e coordinatore europeo del Fertiliser Consultant Network ha illustrato la normativa che regola il mondo dei fertilizzanti e le sue criticità.

Nell’ambito di un networking fra progetti Life ha preso poi la parola Pierluigi Meriggi coordinatore e portavoce del progetto Life Agrestic.

Ha chiuso l’incontro Pasquale Di Rubbio, policy analist della Commissione europea della DG Agri, Unità A1 Prospettive Politiche.

Di seguito riportiamo un breve riassunto delle relazioni e le slide delle presentazioni e i risultati del sondaggio condotti nel corso del webinar

SITUAZIONE DELL’AVICOLTURA

di Antonella Domenici, Policy officer area tecnico-sanitaria Unaitalia

In un anno caratterizzato da numerosi eventi sfavorevoli, interni e internazionali, l’avicoltura italiana ha proseguito nella missione di garantire l’accesso a prodotti sicuri, freschi e convenienti a tutti, grazie a una filiera totalmente integrata e pienamente autosufficiente che crea ricchezza e occupazione per il Paese.

Lo scenario complesso e sfidante in cui l’avicoltura italiana si trova oggi (boom dei costi energetici e delle materie prime avicole) ha avuto effetto sulla contrazione degli acquisti domestici a volume, ma questo non ha messo in discussione l’apprezzamento degli italiani per la carne avicola. Il settore sta attraversando una tempesta perfetta, ma nonostante questo continua ad affrontare con intraprendenza, coraggio e innovazione uno scenario complesso e in evoluzione che risponda anche alla strategia Farm to Fork, mediante la quale l’unione europea sta studiando come riorganizzare la produzione di cibo in modo più sostenibile.

Le aziende del settore avicolo sono già avviate sulla strada della sostenibilità. La circolarità nel recupero delle risorse e nell’ottica della riduzione degli impatti ambientali è, insieme all’imprescindibile aspetto della formazione del personale, da tempo una realtà concreta e misurabile. Nell’ambito degli obiettivi legati allo sviluppo dell’energia rinnovabile, di particolare interesse è il meccanismo di recupero della pollina.

Si tratta di un altro elemento portante della circolarità in allevamento e di un aspetto fondamentale per la riduzione degli impatti: gli investimenti, l’innovazione tecnologica, le sempre maggiori operazioni di efficientamento permettono di soddisfare il fabbisogno energetico in modo sempre più sostenibile, grazie anche a progetti europei come Life Chimera che punta a realizzare un modello di economia circolare proprio a favore del settore avicolo.

Clicca qui per la presentazione di Antonella Domenici

MODELLO DI ECONOMIA CIRCOLARE

di Michele Marcantoni, Project Manager di Life Chimera
e Rosalino Usci, Dissemination & Networking Manager di Life Chimera

Chimera - CHIckens Manure Exploitation and RevAluation - (GA n. LIFE15 ENV/IT/000631) è una nuova tecnologia in un impianto di ridotte dimensioni che mira a ottenere fertilizzante ed energia attraverso un processo di valorizzazione delle deiezioni avicole.

Ad oggi, la pollina richiede delle opportune pratiche di gestione per ottimizzarne il potere nutritivo e, al contempo, ridurne l’impatto ambientale dovuto alle attività di gestione. Chimera intende eliminare le fasi di stoccaggio e trasporto: secondo i principi dell'economia circolare, il sottoprodotto di origine animale viene trasformato in fertilizzante ed energia grazie a una nuova tecnologia (due brevetti). L’obiettivo di Chimera è un uso più efficiente delle risorse, con un modello circolare e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di qualità europei, attraverso la riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra. La tecnologia e l’impianto Chimera sono stati sviluppati dalla società 3P Engineering di Chiaravalle (An), coordinatore del progetto europeo, con partner europeo l’azienda avicola Renders & Renders, in Olanda.

Clicca qui per la presentazione di Michele Marcantoni e Rosalino Usci

 

NORMATIVA E SBOCCHI COMMERCIALI

di Mariano Alessio Vernì, direttore Silc Fertilizzanti e coordinatore Fertiliser Consultants Network (FCN)

Il progetto Chimera è un esempio di nuova tecnologia che mira a realizzare un modello di economia circolare, puntando sull’innovazione. Non è facile però, avvicinarsi al mondo delle attività di recupero dal punto di vista regolatorio e può capitare di imbattersi in idee e soluzioni innovative che si scontrano con i paletti imposti dalle norme.

concimazioneIn Italia, poi, c’è sempre il timore che talune iniziative possano costituire un pericolo per la salute e per l’ambiente ed il continuo affinamento delle leggi dimostra quanta attenzione si ponga nell’affrontare taluni argomenti. La norma nazionale di riferimento è il dlgs 152/2006 che viene continuamente aggiornato e rivisto. Si tratta dell’applicazione nazionale delle tante direttive Comunitarie che disciplinano i rifiuti e, in particolare, della dir. 2008/98 che introduce novità in tema di sottoprodotti.

Una delle condizioni da soddisfare è che il sottoprodotto sia legalmente utilizzabile. Devono esserci norme che disciplinano l’immissione sul mercato del sottoprodotto fornendo, ad esempio, limiti al contenuto di contaminanti e, nel caso dei fertilizzanti, anche quantità minime di nutritivi così come parametri biologici in termini di salubrità. Ne consegue che sarà necessario valutare con attenzione più di un regolamento comunitario con tutte le procedure nazionali ad essi collegate.

Nello specifico la nostra attenzione si è concentrata sulle norme che interessano i sottoprodotti di origine animale e su quelle che disciplinano l’immissione in commercio dei fertilizzanti tanto a livello UE quanto, nello specifico, su base nazionale.

Clicca qui per a presentazione di Mariano Alessio Vernì

 

NETWORKING PROGETTI LIFE,
PROGETTO AGRESTIC

di Pierluigi Meriggi, Horta e referente Life Agrestic

Il progetto “Life Agrestic – Reduction of Agricultural GReenhouse gases EmiSsions Through Innovative Cropping systems” promuove l’adozione di sistemi colturali innovativi ed efficienti, ad alto potenziale di mitigazione del cambiamento climatico, e contribuisce alla diffusione di visioni e strumenti innovativi per un’agricoltura più efficiente e attenta agli impatti sul clima.

AgresticCome Chimera, Life Agrestic è un progetto Life, il programma per l’Ambiente e l’azione per il clima e i due progetti hanno condiviso attività di Networking confrontandosi in questi anni su tematiche complementari, in particolare relativamente al tema della riduzione delle emissioni di gas serra.

Nello specifico, “Life Agrestic” ha lo scopo di promuovere l’adozione da parte degli agricoltori europei di sistemi colturali innovativi ed efficienti, basati sull’uso di leguminose e catch crop in grado di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Il progetto, della durata di 4 anni e mezzo, ha coinvolto 7 partner: Horta, Art-Er, Isea, New Business Media, Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna, Università di Milano e Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

Clicca qui per la presentazione di Pierluigi Meriggi

PROSPETTIVE POLITICHE

di Pasquale Di Rubbo, Policy Analyst - Commissione europea, DG AGRI, Unità A1 

Le sfide che ci troviamo ad affrontare richiedono un profondo ripensamento dei nostri sistemi agro-alimentari; è un esercizio che riguarda noi tutti, nessuno escluso. Disaccoppiare la crescita economica dal depauperamento delle risorse naturali - acqua, suolo, aria – è un obiettivo del Green Deal che va perseguito con determinazione, investendo in nuove tecnologie, formazione e conoscenza, senza dimenticare la diversità e la complessità dei nostri sistemi agro-alimentari.

Affinché le risposte siano adeguate alle sfide, è altrettanto importante un metodo di lavoro che sappia generare confronto e ascolto con tutti gli attori del sistema agro-alimentare:

  • operatori economici e sociali;
  • consumatori;
  • istituzioni a livello europeo, nazionale e regionale/locale;
  • mondo della ricerca e della formazione;
  • istituti di credito
  • e attori dello scenario internazionale.

Sono numerose le iniziative che la Commissione europea sta mettendo in campo nell’ambito delle due principali Strategie europee di interesse agricolo: “Dal campo alla tavola” e “Biodiversità per il 2030”. Il processo di elaborazione di queste iniziative richiede un’attenta valutazione d’impatto economico, sociale ed ambientale, riconoscendo la forte interconnessione con i mercati globali (import/export) e il ruolo guida che l’Unione europea vuole tracciare a livello internazionale. Ovviamente, l’ultima parola spetta al Parlamento europeo e agli Stati membri che decidono, nel processo di co-decisione, l’orientamento e il livello di ambizione da perseguire.

La Politica Agricola Comune 2023-2027 è uno strumento fondamentale per aiutare gli agricoltori europei nella transizione verso sistemi di produzione più sostenibili. Siamo nella fase conclusiva di autorizzazione dei piani strategici nazionali con i quali gli Stati membri, a partire dal 1 gennaio 2023, assicureranno risorse e strumenti adeguati per un’agricoltura che vuole essere più sostenibile, digitale e competitiva e aree rurali al passo con i tempi.

Life AgresticIl progetto Chimera Life è un ottimo esempio di come la ricerca e l’innovazione, finanziata dall’Unione europea, possano trasformare un problema - nel caso specifico lo smaltimento della pollina - in un’opportunità di sviluppo, ovvero un fertilizzante più sostenibile, producendo anche energia in un’ottica di economia circolare.

In molti altri casi, le buone pratiche esistono già, vanno solo maggiormente condivise e supportate sul campo, negli interessi del mondo agricolo e di tutta l’Unione europea.

Clicca qui per la presentazione di Pasquale di Rubbo

 

Il parere degli operatori

Nel corso del webinar abbiamo fatto una indagine sugli interessi, le necessità e le esigenze degli operatori del settore.

Le domande erano:

  1. Quale ritiene sia il principale problema nella gestione delle deiezioni avicole?
  2. Qual è l'aspetto più interessante di una nuova tecnologia per la valorizzazione della pollina?
  3. Oltre la Direttiva Nitrati qual è il principale deterrente per l'utilizzo diretto della pollina come fertilizzante?
  4. Il fertilizzante ricavato dalla pollina è un'opportunità di business per un allevatore se risulta o solido o in ogni caso?

Ed ecco i risultati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni sul progetto Life Chimera clicca qui

Con il progetto Life Chimera la pollina può diventare una risorsa - Ultima modifica: 2022-11-28T16:04:59+01:00 da Alessandro Maresca

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