Green evolution forum, rivedi il webinar sulla sostenibilità in agricoltura

I video e le relazioni del webinar organizzato da Almagra in collaborazione con Terra e Vita

Cosa significa oggi sostenibilità in agricoltura? Qual è il ruolo dell’agricoltore nel garantire la produttività nel tempo rispettando l’ambiente? Quali sono le indicazioni europee in tal senso?

Il webinar organizzato da Almagra in collaborazione con Edagricole ha risposto a queste e altre domande sul rapporto tra agricoltura e sostenibilità ambientale.

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Gabriele Chiodini 
Cesar – Centro per lo sviluppo agricolo e rurale

Il Green Deal mira alla transizione ecologica dell’economia europea. Tale processo di transizione poggia su quattro principi:

  • neutralità climatica dell’Unione europea entro il 2050;
  • riduzione delle emissioni di CO2 ed eliminazione dall’atmosfera di quella presente;
  • sviluppo di un’economia circolare fondata sull’utilizzo di fonti rinnovabili;
  • transizione verde ed equa, che non lasci indietro nessuno.

In questo processo, la Farm to Fork definisce un percorso di transizione finalizzato a stimolare un consumo alimentare sostenibile, sano e a prezzi accessibili per tutti, attraverso la riduzione degli sprechi alimentari, il supporto degli strumenti digitali e la disponibilità di maggiori informazioni sulla provenienza, valore nutritivo e impronta ambientale degli alimenti.

Insieme a questo, il settore agricolo potrà agire anche su altre questioni fondamentali per la transizione ecologica, come la produzione di energia da fonti rinnovabili nonché lo stoccaggio di carbonio, tutte attività che integrano in maniera considerevole il reddito dell’impresa.

L’agricoltura di precisione è oggi l’insieme delle migliori tecniche per aumentare le rese delle coltivazioni agricole con minori input produttivi. La tecnologia disponibile nelle moderne macchine e attrezzature consente ai tecnici e agli agricoltori di pianificare attentamente le operazioni da eseguire e monitorare in tempo reale la loro effettiva realizzazione per evitare sprechi ed errori. La sensoristica disponibile consente inoltre all’agricoltore di raccogliere dati chiave durante tutta la stagione produttiva. Questo permette di monitorare l’andamento delle coltivazioni ed eventualmente apportare modifiche ai piani di utilizzazione degli input indirizzandoli nella giusta direzione al fine di massimizzare la produttività delle diverse zone omogenee presenti all’interno degli appezzamenti. Questo si traduce in maggiore efficienza di utilizzo, rendendo così sempre più sostenibile l’agricoltura moderna.

La riduzione dei fertilizzanti azotati è una delle sfide più complesse da affrontare nell’ambito delle richieste europee e dei consumatori per una maggiore sostenibilità. Sebbene il loro ruolo nella coltivazione dei cereali sia fondamentale per la produttività e la qualità, questi rappresentano la principale voce nel contesto agricolo sul riscaldamento globale e l’eutrofizzazione delle acque.

In questo contesto si evidenzia l’interesse per l’applicazione di pratiche agronomiche che mirino a salvaguardare e potenziare la fertilità biologica, oltre a quella fisica e chimica, dei terreni, valorizzando le positive interazioni con la componente microbica. L’intervento ha presentato alcuni esempi del ruolo delle pratiche agronomiche sulla microflora del suolo, con particolare riferimento ai batteri della rizosfera promotori della crescita delle piante e i funghi micorrizici. Inoltre, è stato presentato il possibile contributo e il ruolo dei biofertilizzanti microbici, ovvero microrganismi applicati al suolo o alla coltura, con l’obiettivo di attivare funzioni in grado di rendere disponibili elementi nutritivi per la pianta e determinare ulteriori effetti indiretti positivi sulla crescita delle colture.

Antonio Ferrante

Antonio Ferrante
Università di Milano

La moderna gestione agronomica dei sistemi colturali deve considerare l’opportunità di poter ridurre l’impiego dei fertilizzanti o di aumentare la tolleranza agli stress abiotici mediante l’uso dei biostimolanti. Questi mezzi tecnici possono essere di origine organica a base di estratti da matrici vegetali e/o animali o di microorganismi oppure di origine inorganica come silicio o selenio. L’efficacia dei biostimolanti dipende dalla corretta scelta in funzione dell’obiettivo che si vuole perseguire e della coltura. Tuttavia, è molto importante il posizionamento, in termini di applicazione, del trattamento all’interno del ciclo colturale o al partire della comparsa dello stress abiotico.

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Green evolution forum, rivedi il webinar sulla sostenibilità in agricoltura - Ultima modifica: 2023-11-28T11:12:40+01:00 da Redazione Terra e Vita

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