Agricoltore custode della biodiversità, l’Italia lo mette nero su bianco

In un documento di tre pagine presentato al Consiglio Agrifish, il nostro Paese chiede all'Ue di continuare a finanziare la Pac e ribadisce il ruolo centrale degli agricoltori per la tutela dell'ambiente

"Desideriamo sottolineare l'importante ruolo degli agricoltori salvaguardare le aree rurali vitali e valorizzare la biodiversità. In particolare, l’agricoltura sostenibile, pratiche come l’agricoltura su piccola scala, l’agricoltura biologica, l’alpeggio o la gestione forestale contribuiscono in larga misura alla gestione sostenibile dell’ambiente nelle zone rurali. Chiediamo ai decisori politici dell’Ue di rafforzare il sostegno agli agricoltori e il ruolo dei silvicoltori nell’attuazione della visione a lungo termine per le aree rurali in linea con il Green Deal dell’Ue e quindi proclamare un nuovo piano per una politica agricola forte e sostenibile".

Comincia così il documento di tre pagine presentato dall'Italia al Consiglio Agrifish di Bruxelles e sottoscritto da Francia, Austria, Polonia, Romania, Grecia, Finlandia e Lettonia, con il quale si chiede di considerare l'agricoltore figura centrale nella tutela dell'ambiente.  «L'agricoltore è un bioregolatore. Il suo ruolo come custode del territorio e come regolatore della biodiversità deve essere riconosciuto» ha detto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. L'iniziativa del Masaf è piaciuta anche alle principali associazioni agricole italiane, da Coldiretti a Confagricoltura, passando per Cia e Copagri.

Agricoltore amico dell'ambiente

«Dobbiamo investire sull'agricoltura - ha continuato Lollobrigida - come misura principale utile a garantire la manutenzione del territorio. La figura dell'agricoltore, infatti, non può essere considerata in contrasto con l'ambiente e la biodiversità».
In particolare, nel documento si chiede la revisione della direttiva habitat per agire nella protezione dell'ambiente senza pregiudiziali ideologiche ma solo basandosi su oggettivi dati scientifici.

«L'uomo - ha spiegato il ministro - deve aiutare le specie in estinzione a sopravvivere ma, con la stessa determinazione, deve valutare e intervenire per ridurre il sovrappopolamento di alcune specie, per garantire equilibrio nella stessa specie ma anche per tutte le altre, uomo compreso, nelle attività che gli sono proprie. Proprio per questo va rivista la posizione europea sui grandi carnivori, lupo compreso, alla luce della presenza attuale divenuta eccessiva in molte aree del continente. Riteniamo quindi che occorra affrontare con urgenza le sfide legate alla presenza degli animali selvatici, rivedendo e aggiornando l'attuale quadro normativo sullo status di protezione dei lupi».

Continuare a finanziare la Pac

Tra le altre richieste avanzate alla Commissione europea, quella di continuare a finanziare adeguatamente la Pac per mantenere l'attività agricola e riconoscere la necessità di mantenere in produzione l'intera superficie agricola.
Infine, si chiede un bilancio completo dell'attuazione della legislazione sul Green Deal e del suo impatto sull'agricoltura dell'Ue, per «accertarci che sia in linea con gli obiettivi prioritari dell'autonomia strategica, della sicurezza alimentare e della sovranità alimentare dell'Unione europea», ha aggiunto ancora il ministro Lollobrigida.
In conclusione il commissario europeo Janusz Wojciechowski ha ringraziato l'Italia per gli spunti e per il documento presentato garantendo una azione decisa su tutte le questioni.

Agricoltore custode della biodiversità, l’Italia lo mette nero su bianco - Ultima modifica: 2023-11-21T10:40:46+01:00 da Redazione Terra e Vita

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