La cultura delle Dop e delle Igp nella Treccani

Seduti, da sinistra: Cesare Baldrighi (presidente Origin Italia), Cesare Mazzetti (presidente Qualivita), il ministro Teresa Bellanova, Paolo De Castro, Massimo Bray (dg dell’Istituto dell’enciclopedia Treccani), Riccardo Ricci Curbastro (presidente Federdoc)
L’edizione 2020 dell’Atlante Qualivita è stata pubblicata dall’Istituto dell’enciclopedia. Produzione, tradizione, coesione dei prodotti agroalimentari

Da oggi l’inestimabile patrimonio delle Indicazioni geografiche e dei prodotti tipici italiani entra a pieno titolo nell’olimpo della cultura nazionale. Merito dell’Istituto dell’Enciclopedia Treccani che ha curato la decima edizione dell’Atlante Qualivita, il primo e unico volume a livello europeo dedicato alle produzioni certificate, in collaborazione con OriGIn Italia (l’associazione dei Consorzi di Tutela Dop e Igp) e Federdoc (i consorzi per la tutela dei vini Doc e Igt).
Con la regia di Fondazione Qualivita, l’organizzazione scientifica che dal 2000 tutela e valorizza le produzioni agroalimentari di qualità, per affermare il ruolo delle filiere italiane come elemento della cultura nazionale, a fianco di un importante valore economico (stimato in 15 miliardi di euro) per il Paese.

Il valore culturale di Dop e Igp è testimoniato dalle strette connessioni con alcuni riconoscimenti in Italia dell’Unesco, quali “La dieta mediterranea” (2013), “La coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria” (2014), e i siti del patrimonio mondiale culturale e naturale quali “Val d’Orcia” (2004), “Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato” (2014) e “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” (2019). In più, numerose indagini realizzate da Ismea e Qualivita hanno individuato oltre 600 risorse culturali (Beni architettonici e artistici fino alle opere letterarie), più di 200 eventi incentrati e 150 Itinerari tutti intimamente legati alle produzioni Dop e Igp.

Un punto di riferimento per gli operatori

Negli anni l’Atlante Qualivita è diventato il punto di riferimento per gli operatori delle produzioni agroalimentari certificate Ue, ma anche per tutti coloro che a diverso titolo contribuiscono a far conoscere il valore del made in Italy nei mercati globali. Una documentazione in continua evoluzione, soprattutto in una fase come questa, caratterizzata da nuovi accordi economici bilaterali, ma anche da tensioni internazionali, che certo non aiutano produttori e consumatori.

«Nel corso degli anni abbiamo assistito alla crescita significativa di un settore che possiamo definire a tutti gli effetti il fiore all’occhiello del patrimonio agroalimentare italiano – ha detto Teresa Bellanova, ministro delle Politiche agricole - E oggi, col rafforzamento della preziosa collaborazione avviata con l’Istituto Treccani, registriamo un altro riconoscimento strategico, che ci restituisce con chiarezza quanto il valore delle denominazioni sia da ricercare prima di tutto nel carattere culturale che queste esprimono. Legame col territorio, tradizione e innovazione, memoria, saper fare tramandato nel tempo e difeso dai nostri imprenditori. Questi sono gli elementi alla base del successo del Made in Italy nel mondo, che dobbiamo continuare a tutelare e promuovere con sempre maggiore convinzione e determinazione».

Per Paolo De Castro, coordinatore S&D ComAgri Parlamento UE e presidente del Comitato scientifico Qualivita, «cultura e prodotti agroalimentari Dop e Igp costituiscono un binomio formidabile, che consente di valorizzare i territori coniugando le tante storie della provincia italiana. E l’Atlante Qualivita, oltre a confermarsi punto di riferimento e prezioso strumento di lavoro per gli operatori con i suoi oltre 800 prodotti, diventa un Testo unico del sistema agroalimentare di qualità. Una pubblicazione ad alto valore aggiunto che descrive con perizia accademica e scientifica due degli assi di maggior pregio del Made in Italy – Denominazioni d’origine e Indicazioni geografiche protette riconosciute dall’Ue – e punte di diamante delle nostre esportazioni nel mondo».

L’Atlante Qualivita è composto da 860 schede prodotto, suddivise nelle tre sezioni: i prodotti agroalimentari (299 schede), i prodotti vitivinicoli (526) e le bevande spiritose (35 schede realizzate in collaborazione con Assodistil) che descrivono in modo dettagliato tutte le eccellenze italiane tutelate come Indicazione geografica, grazie ad approfondimenti su metodo di lavorazione, storia, normative, caratteristiche nutrizionali e organolettiche e così di seguito. Un rinnovato strumento di conoscenza destinato ai consumatori italiani, consapevoli e attenti ai concetti di autenticità e origine.

«Le nostre produzioni agroalimentari fanno grande l'Italia nel mondo - ha concluso Teresa Bellanova - L'Atlante Qualivita 2020 intreccia coltura e cultura e ci permette di fare consocere il nostro made in Italy».

La cultura delle Dop e delle Igp nella Treccani - Ultima modifica: 2019-12-13T07:00:23+01:00 da Raffaella Quadretti

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