Oranfrizer, dai vespri dell’agrumicoltura a McDonald’s

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L'azienda catanese ha debellato il virus Tristeza grazie a importanti investimenti in nuove varietà più adatte al mercato e capaci di ampliare il calendario produttivo. Le collaborazioni con Coop Italia e McDonald’s non sono un caso

C’è una rivoluzione in campo che vede protagonista Oranfrizer, che dà seguito alla ricerca e alla biodiversità dell’arancia rossa in Sicilia. È stata supportata da investimenti molto importanti ed è iniziata per arginare il virus Tristeza manifestatosi, principalmente, su piante di arancio e mandarino innestate su portainnesti di arancio amaro che fino a non molto tempo fa era, tradizionalmente, il più diffuso. Il virus provoca la necrosi delle cellule del sistema linfatico (floema) in prossimità del punto di innesto, impedendo alla linfa elaborata di raggiungere le radici che, in breve tempo, collassano. La pianta così mostra uno stato di carenza idrica e nutrizionale seguito dal disseccamento di foglie e rametti. Se si forma nuovo floema attivo, si manifesta un deperimento graduale se, invece, il tessuto vascolare non si rigenera, si verifica un rapido declino.

I frutti si presentano con una pezzatura disomogenea e poco colorati, sempre più piccoli e di scarso valore commerciale. A partire dal 2011 nuove cultivar, soprattutto varietà precoci e tardive, sono state messe a dimora con l’obiettivo di ampliare la durata della stagione agrumaria su alcuni nuovi portainnesti tolleranti al virus, tra cui Troyer, Carrizo e C35. Alcuni di questi agrumi sono frutto della ricerca del Crea (Centro di ricerca per l’agrumicoltura e le colture mediterranee - Acm di Acireale (Ct) e del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università degli Studi di Catania.

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Lo stabilimento Oranfrizer a Scordia (CT)

Il coraggio di cambiare

Oggi gli agrumeti in Sicilia hanno due volti: da un lato vediamo piante spoglie, attaccate dal virus che aspettano solo di essere rinnovate, dall’altro troviamo aziende agricole modello che sono state rimesse a posto con investimenti adeguati. Oranfrizer, guidata del ceo Nello Alba, è stata capofila di un cambiamento ancora in atto che coinvolge i produttori aderenti all’Op Terre e Sole di Sicilia. A essere messi a dimora sono stati soprattutto cloni di arancia Tarocco che si raccolgono da dicembre a maggio. Si tratta di arance ben pigmentate, più o meno precoci, agrumi ricchissimi di Vitamina C, con caratteristiche interessanti rispetto ai cloni tradizionali.

Queste cultivar sono alla base della rivoluzione in atto. Occorrono circa 4 o 5 anni prima che le produzioni raggiungano volumi interessanti, lo sforzo compiuto in campo permetterà alle aziende di garantirsi un futuro sul mercato. Oranfrizer sta cercando di tracciare una strada precisa con i produttori e l’obiettivo è essere motore di un cambiamento che investa tutto il settore. Si avrà così una buona produzione e una disponibilità stagionale più ampia di arance rosse posizionandosi meglio sul mercato, anche internazionale, si potrà garantire una presenza in reparto sempre più lunga e con maggiori volumi.

L’associazione tra le cultivar ed i nuovi portainnesto necessita di una competenza agronomica tale da ottenere migliori performance di produzione in ogni nuovo ettaro di coltivazione. La riqualificazione va accompagnata alla selezione attenta delle varietà precoci e tardive da mettere a dimora. Oranfrizer ha puntato sulle varietà di tarocco rosso Vcr, Ippolito, Sciara e Meli, che potranno favorire lo sviluppo di nuove opportunità per l’export.

Nell’ultimo anno, in collaborazione con l’Op Terre e Sole di Sicilia (la prima riconosciuta sull'Isola), della quale Oranfrizer è filiale, vanno sottolineati nuovi importanti ingressi. Il rinnovamento in campo si è molto sviluppato, e ciò esprime una tendenza che è determinante per un produttore: essere parte di un sistema costituito appunto dalla Op Terre e Sole di Sicilia, Oranfrizer che distribuisce agrumi ed Oranfrizer Juice che li trasforma in spremute, succhi 100% Nfc (not from concentrate), di facile e immediato consumo.

Più valore al prodotto

Michelangelo Arena è un produttore che collabora con Oranfrizer dagli anni ‘70, quando l’azienda era gestita da Giuseppe Alba, padre di Nello, oggi alla guida di Oranfrizer. «Piantiamo solo alberi che danno frutti a polpa rossa – spiega Arena – durante l’intera stagione agrumaria raccogliamo diversi cloni di Tarocco (Tarocco Rosso, Tarocco 20-62, Tarocco Ippolito, Tarocco Scirè). Facciamo parte dell’Op Terre e Sole di Sicilia che ci permette di confrontarci sulle innovazioni da introdurre, programmiamo gli investimenti in agrumeto per ottenere frutti di ottimo valore che Oranfrizer raccoglie e commercializza».

Questa sinergia offre sbocchi importanti sul mercato, sia in Italia che all’estero. Sbocchi stabili che danno senso agli investimenti che oggi un produttore avveduto che vuole stare sul mercato deve effettuare per rinnovare e qualificare le produzioni. Storicamente, Oranfrizer è sempre stata partner di aziende importanti della Gdo, come Coop che in Italia rappresenta uno dei canali nei quali arrivano i frutti della rivoluzione siciliana. Grazie alla partnership con McDonald’s questa rivoluzione è entrata anche nei McCafè d’Italia, infatti, le arance che l’azienda raccoglie dai campi rinnovati fanno breccia anche nel mercato della ristorazione.

Oggi McDonald’s rappresenta un fornitore fidelizzato di un modello di business molto dinamico e il prodotto offerto, la spremuta fatta al momento, è in rapida crescita. Oranfrizer collabora con McDonald’s da oltre dieci anni. L’arancia a marchio Igp è un altro tassello della politica aziendale, impegnata a valorizzare svariate eccellenze italiane del cibo. La collaborazione con la Gdo continua, si lavora con ritmi incessanti, assicurando la continuità delle forniture ed il mantenimento dei flussi produttivi per tutelare la certezza di rifornimento a beneficio dei consumatori italiani.

McDonald’s, il fast food è sempre più italiano

«Tutti i nostri fornitori – spiega la chief marketing officer di McDonald’s Italia Giorgia Favaro – rispettano requisiti igienici e di controllo qualità che vengono annualmente verificati da audit effettuati da enti esterni e certificati a livello globale. Inoltre, sono sottoposti a valutazioni periodiche per il rispetto dei requisiti etici e di social accountability. Riguardo la fornitura Igp, deve essere rispettato anche il disciplinare di produzione dettato dal Consorzio di tutela, oltre alle caratteristiche chimico–fisiche e di calibro che tutte le arance destinate al sistema McDonald’s devono rispettare».

«La spremuta di arancia è un prodotto permanente all’interno dei nostri McCafé – continua Favaro – dal 2009 collaboriamo con Oranfrizer, con cui abbiamo lavorato, insieme ai produttori locali iscritti al Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia Igp, per verificare che ci fosse la possibilità di soddisfare le nostre richieste di approvvigionamento e utilizzare l’Arancia Rossa di Sicilia Igp, disponibile per un periodo di tempo medio che va da gennaio a maggio».

«Era stato stimato un approvvigionamento di quasi 500 tonnellate, con le quali possono essere realizzate oltre 700mila spremute servite nei 450 McCafé di tutta Italia. L’emergenza coronavirus ha portato a rivedere le previsioni. Offrire nei nostri ristoranti e McCafé prodotti Dop o Igp ci permette di rafforzare il nostro impegno per la qualità italiana. Grazie ai nostri 600 ristoranti in Italia siamo in grado di promuovere un’eccellenza dell’agroalimentare italiano, contribuendo a creare ricadute positive sulla sua richiesta anche grazie alle campagne di comunicazione a supporto. Il dialogo con le aziende con cui lavoriamo, inoltre, prosegue anche oltre la firma del contratto, perché arriviamo spesso a creare partnership che portano allo sviluppo congiunto di nuovi prodotti o di iniziative volte ad affrontare insieme nuove ed interessanti sfide di mercato».

«Il nostro sostegno al comparto agroalimentare italiano rappresenta un impegno di lunga data e in forte crescita negli ultimi anni. Oggi l’84% dei nostri fornitori è rappresentato da aziende con sede in Italia, dalle quali acquistiamo ogni anno circa 94mila tonnellate di prodotto. A dimostrazione del forte impegno per la valorizzazione del comparto agroalimentare italiano, abbiamo intrapreso nel 2008 una collaborazione con i Consorzi di tutela delle produzioni Dop e Igp. Sono tante le materie prime Dop e Igp che annoveriamo nella nostra offerta: abbiamo creato ben 40 prodotti che contengono ingredienti a denominazione d’origine. Un percorso che continuiamo a portare avanti e che, grazie alla nostra capillarità, ci consente di promuovere le eccellenze del nostro territorio verso un pubblico davvero vasto».

Oranfrizer, dai vespri dell’agrumicoltura a McDonald’s - Ultima modifica: 2020-06-02T10:38:23+02:00 da K4

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