Calano le quantità di agrofarmaci impiegate nell’agricoltura italiana. Crescono i prodotti fitosanitari di origine biologica. Questi i due macro trend evidenziati dall’Osservatorio Agrofarma (l’Associazione che rappresenta 32 imprese italiane del comparto, associate a Federchimica) presentato a Roma.
Nel dettaglio, con il 99,5% dei campioni con residui al di sotto dei limiti di legge, l’Italia conferma la propria leadership in termini di sicurezza alimentare. Il settore agricolo, inoltre, continua a ridurre l’utilizzo di energia e le sue emissioni, inclusi i gas ad effetto serra, utilizzando gli agrofarmaci in maniera sempre più ottimizzata, come confermano le vendite degli ultimi dieci anni diminuite del 14%.
Agricoltura italiana virtuosa
«I numeri confermano il percorso virtuoso dell'agricoltura italiana – ha dichiarato il presidente di Agrofarma-Federchimica Paolo Tassani –. La strada è sempre più verso innovazione, sicurezza alimentare e sostenibilità».
Migliorano le performance ambientali agricole
Secondo il report prosegue il miglioramento delle performance ambientali agricole: in termini assoluti il settore agricolo italiano ha le emissioni complessive più basse rispetto a Francia, Germania e Spagna (paesi Ue presi a confronto). Le emissioni di ammoniaca, infatti, continuano a ridursi e l’obiettivo di contenimento delle stesse concordato con l’Ue per il 2030 è stato raggiunto con largo anticipo già nel 2021, mentre prosegue anche il percorso di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra.
Largo agli agrofarmaci meno impattanti
Dall’analisi presentata emerge anche l'impegno volto a sviluppare agrofarmaci meno impattanti: oltre l'83% dei prodotti fitosanitari presenti sul mercato italiano è stato approvato o rinnovato dopo il 2011. Cresciute le vendite di oltre il 6000% dei prodotti a base di sostanze a basso rischio.
I prodotti italiani sono tra i più sicuri in Europa
L’ultimo report sui residui di agrofarmaci dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare dei controlli (Efsa), relativo all’anno 2022 e pubblicato il 22 aprile 2024, ha confermato che sono i produttori europei, e tra questi quelli italiani, ad offrire gli alimenti più sani ai loro consumatori.
L'Italia, con 8 mila campioni analizzati, si conferma tra i Paesi europei più virtuosi in tema di sicurezza alimentare con il 99,01% di prodotti agroalimentari sicuri posizionandosi molto al di sopra della media europea che è pari al 94,9%. I prodotti agroalimentari italiani presentano infatti residui inferiori ai limiti di legge fissati dalla normativa comunitaria e il 64,6% dei campioni è totalmente privo di residui di prodotti fitosanitari.
Il rapporto Efsa offre inoltre una fotografia completa sul livello dei residui riscontrati nell’intero territorio comunitario per quanto riguarda i prodotti di largo consumo. Nello specifico, su 110.829 prodotti analizzati il 96.3% è risultato nei limiti di legge, di cui il 51,4% è risultato privo di residui. Quanto al sottoinsieme di 11.727 campioni analizzati nell'ambito del programma di controllo coordinato dall'Ue (Eu Macp), il 98,4% rientrava nei limiti di legge.
Consulta il Rapporto Osservatorio Agrofarma