Food Innovation, summit a settembre in Umbria

Il 17 e 18 settembre, 150 delegati in rappresentanza di istituzioni e grandi corporation, discuteranno a Todi delle sfide del prossimo futuro in campo agroalimentare

La città di Todi, sede"The Edible Planet Summit" (foto di Manuel Antonio Martelli)
Prevista la redazione di una "Carta" che dovrà contenere obiettivi, strategie e azioni concrete per un cambiamento, grazie al ricorso alle nuove tecnologie, in tema di produzione sostenibile del cibo, spreco alimentare, perdita di biodiversità, cambiamenti climatici, abitudini alimentari

Una sorta di Davos della Food Innovation. Si terrà in Umbria, il 17 e 18 settembre, con 150 autorevoli delegati da tutto il mondo, in rappresentanza di istituzioni e grandi corporation, per discutere delle sfide del prossimo futuro in campo agroalimentare. The Edible Planet Summit, questo il nome dell'evento, è solo la punta dell'iceberg di un progetto molto più articolato e complesso che è promosso da Edible Planet Ventures, piattaforma aggregatrice di venture capital che ha come missione quella di connettere talenti e risorse a livello internazionale al fine di promuovere il cambiamento.

Summit internazionale a Todi, la città ideale

Al centro della due giorni, che avrà sede a Todi, definita negli anni Novanta come la "città ideale", la "città più sostenibile del pianeta", ci saranno i temi della produzione sostenibile di cibo, lo spreco alimentare, la perdita di biodiversità, i cambiamenti climatici, le abitudini alimentari e tutto quanto ruota intorno al settore primario che ha bisogno, tanto più dopo gli ultimi shock, di reinventarsi facendo leva sull’innovazione in tutte le direzioni, affrontando i problemi con gli strumenti che le nuove tecnologie possono offrire.

La regia dell'evento è di Sharon Cittone

I partecipanti verranno coinvolti in incontri one-to-one, attività di co-design, workshop, esperienze immersive e networking. Il Summit vede la regia di Sharon Cittone, tra le animatrici dell’esperienza di Seeds&Chips, personaggio in prima linea nella costruzione e nell’ampliamento dell’ecosistema globale del foodtech e agritech. Il suo lavoro con start-up, aziende, investitori, policymaker e istituzioni le è valso l’inserimento nella classifica di Forbes delle donne più influenti che plasmeranno il futuro del cibo.

Attrarre investitori e acceleratori internazionali

Attualmente Sharon Cittone fa parte dell’Advisory Board del World Food Programme Italia e di due fondi internazionali, Founding Board Member dell’AgriFood-Tech Italia Association e Mentor di acceleratori del calibro di Rockstart Agrifood e del FoodTech Accelerator di Deloitte. E' anche Global Chair Food Innovation di G100, organizzazione multisettoriale riunisce premi Nobel, ex capi di Stato, ministri, donne d’affari, filantropi, investitori, imprenditrici, leader aziendali e community leader.

Il progetto Food Innovation Umbria

The Edible Planet Summit, come si diceva, è però l'avamposto di un'idea più ambiziosa: fare dell'Umbria, cuore verde d'Italia, un hub per la food innovation, offrendo alle startup un ecosistema di crescita ottimale, una sorta di Silicon Valley del comparto. Il tutto alla luce che i cambiamenti epocali che stiamo vivendo pongono delle sfide radicali al modo in cui si produce e si consuma il cibo e che la necessità di innovare il sistema agroalimentare è avvertito più urgente che mai.

Venture capitale agrifood: 30 miliardi nel 2020

"In Italia il volume d'affari generato dal settore agroalimentare - si legge in un documento di Edible Planet Ventures - si attesta a circa mezzo trilione di euro, un volume di affari che non ha pari in altri settore. Sebbene a livello mondiale il venture capitale agrifood tech sia in pieno boom, con 30 miliardi investiti nel 2020, gli investimenti in start up innovative in Italia sono esigui. Questo nonostante l'Italia sia capace di produrre leader mondiali: nel 2020, infatti, le start up agrifood italiane rappresentavano il 6,8% del totale globale (fonte: Forward Fooding)".

Verso un sistema agrifood resiliente

L'idea di dotarsi di piani strategici avanzati per sostenere la crescita e la transizione verso un sistema agrifood resiliente non è nuova in Italia. Tra le iniziative in essere quelle di Lazio Innova, EmiliaRomagna Starup, Polo Agire in Abruzzo o Joule, la scuola di Eni nata per dare sostegno ai progetti imprenditoriali innovativi in ambio agritech e agroenergia. Si tratta di fonti di ispirazione per "Food Innovation Umbria", il vero macro progetto elaborato dalla Cittone.

Rood map per fare dell'Umbria la Silicon Valley del food

Gatekkeper, Edo, Long Leaf, Its, Food innovation center, Food innovation lab: sono i nomi delle sei attività intorno alle quali è stata sviluppata la rood map presentata alle istituzioni e ai potenziali partner italiani e stranieri, con il cronoprogramma che traguarda il decollo del progetto per la seconda metà del 2023. Individuata anche la sede, un grande ex pastificio dismesso alle porte di Todi posto a ridosso della ferrovia e della superstrada E45, al quale affiancare un'azienda agraria modello quale campo di innovazione a cielo aperto.

Lista di 150 partecipanti, molti dall'estero

Il progetto avrà sicuramente la sua evidenza al Summit di settembre. Tra i 150 invitati, la maggior parte dei quali dall'estero, si apprende dal sito degli organizzatori, ci sono Saswati Bora di The Nature Conservancy, Paul Newnham di SDG2 Advocacy Hub, Nadav Berger di Peakbridge, Nadim El Khazen di Edmond de Rothschild, Million Belay di AFSA, Merijn Dols di Danone, Marc Oshima di Aerofarms, Jorge Pinto Ferreira della FAO, Jeff Tkach del The Rodale Institute, Guillaume Daoulas di Ÿnsect, Howard-Yana Shapiro della UC Davis.

Una Carta con le linee guida e le strategie

Finalità del Summit è la stesura della Edible Planet Chart, una Carta che dovrà contenere obiettivi, strategie e azioni concrete per il settore e che verrà presentata a istituzioni, ma anche a realtà private che potranno adottarla quale carta di navigazione verso il cambiamento. Gli organizzatori assicurano che avrà un approccio concreto, volto a individuare linee guida e strategie adottabili da subito".

Food Innovation, summit a settembre in Umbria - Ultima modifica: 2022-06-01T10:22:04+02:00 da Gilberto Santucci

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