Ridurre del 40% le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 è l’obiettivo che l’unione europea si è data per il 2030. Tra il 1990 e il 2016 le emissioni di tutti i gas serra si sono ridotte del 20% circa, passando da 518 a 428 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Individuare e adottare strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici è una sfida che coinvolge tutti i settori e l’agricoltura non dovrà essere da meno.
Un progetto per il clima
Il progetto “Life Agrestic - Reduction of Agricultural GReenhouse gases EmiSsions Through Innovative Cropping systems”, che si inserisce all’interno del più ampio obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico del LIFE Programme for the Environment and Climate Change 2014-2020 (finanziato dall’UE), contribuirà alla diffusione di strumenti innovativi per la tutela dell’ambiente e l’uso efficiente delle risorse in agricoltura.
“Life Agrestic” ha lo scopo di promuovere l’adozione da parte degli agricoltori europei di sistemi colturali innovativi ed efficienti, basati sull’uso di leguminose e colture consociate (es. erba medica, trifoglio e altre catch crop) in grado di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Il progetto, della durata di 4 anni e mezzo, coinvolge sei partner (nella foto): Horta, Ervet - Emilia-Romagna Valorizzazione Economica del Territorio spa, Isea srl, Edagricole (New Business Media srl), Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna e Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.
Agrestic si svolgerà in Italia (Emilia Romagna, Toscana e Puglia) e si focalizzerà sull’inserimento di leguminose e catch crop nelle rotazioni di cereali e colture industriali (pomodoro e girasole), per ridurre le emissioni di gas serra, incrementare il sequestro del carbonio e la disponibilità di azoto organico. Svilupperà, inoltre, un innovativo strumento di supporto alle decisioni (DSS) per una gestione efficiente dell’intero sistema colturale (rotazioni pluriennali di diverse colture), razionalizzando l’utilizzo di input esterni (fertilizzanti azotati, fitofarmaci ecc.) e risorse non rinnovabili (suolo e carburanti) e aumentando/mantenendo rese, qualità e sicurezza dei prodotti. È inoltre previsto lo sviluppo di un prototipo per il monitoraggio automatico e continuo dei flussi di gas serra dal suolo, di un’etichetta di prodotto e di schemi per il pagamento di Servizi Ecosistemici.
Principali attività
Gli obiettivi del progetto saranno perseguiti integrando le competenze dei partner coinvolti nella realizzazione delle diverse attività. Nello specifico Agrestic prevede:
- Progettazione di sistemi colturali efficienti (ECS) dal punto di vista della gestione del carbonio, dell’azoto e delle emissioni di gas serra, basati sull’introduzione di legumi (pisello, cece e lenticchia) e colture consociate (principalmente appartenenti ai gruppi dell’erba medica e del trifoglio) in un ciclo quadriennale di rotazioni;
- Test dei sistemi colturali innovativi (ECS) in 3 siti dimostrativi, rappresentativi di diverse realtà climatiche e agricole (Toscana, Emilia Romagna e Puglia), e confronto con rotazioni tradizionali (CCS). Sarà quindi necessario selezionare le varietà di legumi e catch crop da utilizzare e predisporre i campi dimostrativi per l’avvio delle attività in campo;
- Recupero, caratterizzazione e moltiplicazione di varietà/linee locali e rare di legumi e catch crop al fine di individuare le più promettenti in termini di prestazioni agronomiche ed ambientali per un futuro sfruttamento commerciale;
- Integrazione di nuove funzionalità sulle emissioni di gas serra nei DSS per le specifiche colture considerate e sviluppo di un nuovo DSS per le catch crop;
- Sviluppo, test e implementazione di un innovativo DSS per la gestione efficiente dei sistemi colturali nel loro complesso (rotazioni pluriennali), completo di un modello per la stima delle emissioni di gas serra;
- Progettazione, sviluppo e test di un prototipo per la rilevazione in tempo reale delle emissioni di gas serra dal suolo, che sarà utilizzato per: a) il monitoraggio nei campi dimostrativi; b) la valutazione del potenziale di mitigazione degli ECS; c) la calibrazione e d) validazione di un modello per la stima delle emissioni di gas serra;
- Valorizzazione delle prestazioni climatiche e ambientali raggiunte grazie alla messa a punto di un’etichetta di prodotto, che certifichi l’adozione dei sistemi ECS, e la realizzazione di schemi per il pagamento di Servizi Ecosistemici, da introdurre nelle nuove politiche di sostegno;
- Analisi di diversi scenari di mitigazione delle emissioni di gas serra e degli effetti socio-economici. Valutazione della replicabilità del progetto in altri Paesi europei.
- Coinvolgimento di attori chiave delle catene del valore delle colture introdotte negli ECS (grano duro-pasta, pomodoro-salse, girasole-olio, orzo da malto-birra, leguminose-paste speciali e legumi secchi) nel co-sviluppo delle attività progettuali. Si guarderà a primarie industrie agroalimentari, associazioni di agricoltori, aziende e cooperative agricole, autorità locali e nazionali, ecc.