Meno di un anno fa la Commissione europea ha adottato la Comunicazione "Una visione a lungo termine per le aree rurali dell'UE - Verso aree rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040" che deve ora essere messa in pratica dall'UE attraverso un Piano di Azione, che propone le principali linee di investimento per tutte le politiche dell'Unione Europea, e il Patto Rurale per mobilitare le autorità pubbliche e le parti interessate ad agire in un quadro comune.
Italy-Rural Pact: progetti innovativi ed esemplari
Per incoraggiare l'adesione al Patto Rurale e condividere riflessioni e idee sulla sua attuazione, la Rete Rurale Nazionale invita adesso tutti i portatori di interesse delle comunità agricole e rurali a partecipare alla consultazione "Italy - Rural Pact", inviando un contributo e segnalando progetti innovativi ed esemplari che possano rappresentare delle buone pratiche adottate in Italia. I contributi ricevuti e i progetti segnalati saranno raccolti in un Dossier per la Commissione Europea in vista della conferenza del 15 e 16 giugno e costituiranno la base per iniziative di carattere nazionale.
Infrastrutture, connettività, servizi di base, prestazioni ambientali
La visione dell’UE per le zone rurali è stata elaborata sulla base di previsioni economiche e sociali a lungo termine e di una prima consultazione pubblica. Più del 50% di coloro che vi hanno preso parte hanno dichiarato che le infrastrutture costituiscono le priorità di intervento per le zone rurali. Inoltre, hanno sottolineato che l’attrattività delle zone rurali dipenderà in larga misura dalla disponibilità di connettività digitale (93%), di servizi di base ed elettronici (94%) e dal miglioramento delle prestazioni climatiche e ambientali dell’agricoltura (92%).
Sviluppo equilibrato, equo, verde e innovativo
"Il piano d’azione rurale - si legge in una nota - intende rafforzare il sostegno che diverse politiche dell’Unione possono fornire alle zone rurali, contribuendo ad uno sviluppo equilibrato, equo, verde e innovativo. Tra queste, la Politica Agricola Comune (PAC) e la Politica di Coesione saranno fondamentali per sostenere e attuare il piano d’azione. La visione e il piano d’azione hanno individuato quattro settori di intervento, sostenuti da alcune iniziative faro, per rendere entro il 2040 le zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere".
Forti, connesse, resilienti e prospere
Più forti, sensibilizzando le comunità rurali, migliorando l’accesso ai servizi e facilitando l’innovazione sociale. Connesse, migliorando la connettività sia in termini di trasporti che di accesso digitale. Resilienti, preservando le risorse naturali e rendendo più ecologiche le attività agricole per contrastare i cambiamenti climatici e garantendo al contempo la resilienza sociale grazie all’accesso a corsi di formazione e opportunità di lavoro diversificate. Prospere, diversificando le attività economiche e migliorando il valore aggiunto delle attività agricole e agroalimentari e dell’agriturismo.
Interventi intorno a 15 progetto "faro"
Per conseguire questi obiettivi, gli Stati membri dovrebbero pertanto cogliere le opportunità offerte dai Piani Strategici della PAC e dai programmi della Politica di Coesione per il periodo 2021-2027, utilizzare il potenziale del dispositivo per la ripresa e la resilienza InvestEU. Sarà necessario mobilitare i finanziamenti in modo coerente, in complementarità con gli interventi nazionali e regionali degli Stati membri, che rimangono cruciali per fornire un sostegno completo alle zone rurali. Al di là di queste importanti opportunità di finanziamento, il Piano d’Azione rurale dell’UE articolerà progetti e iniziative tangibili, riunendo diversi settori di intervento dell’UE attorno a 15 progetti faro che danno il via allo sforzo congiunto per realizzare gli obiettivi condivisi della visione.
Monitoraggio con verifiche rurali e osservatorio rurale
Il Piano d’azione rurale dell’Unione sarà sostenuto, monitorato e aggiornato attraverso le “verifiche rurali”, che consentiranno di riesaminare le politiche dell’Unione in prospettiva rurale, di individuare e valutare meglio l’impatto e le implicazioni potenziali per definire le politiche di sviluppo rurale; l’istituzione in seno alla Commissione di un Osservatorio Rurale per migliorare ulteriormente la raccolta e l’analisi dei dati e delle informazioni sulle zone rurali e le politiche.
Il punto della Commissione entro la metà del 2023
Entro la metà del 2023 la Commissione farà il punto sulle azioni realizzate e programmate nei regimi di sostegno alle zone rurali finanziati dall’UE e dagli Stati membri nel periodo di programmazione 2021-2027, sia per la PAC sia per i Fondi della Politica di Coesione, evidenziandone eventuali lacune. I risultati di questa attività e possibili orientamenti per una maggiore azione di sostegno per le zone rurali saranno inclusi entro il primo trimestre 2024 in una relazione pubblica. Da questa relazione scaturirà anche la preparazione delle proposte per il periodo di programmazione 2028-2034.
Per inviare il proprio contributo compilare il form “Italy - Rural Pact”:
www.reterurale.it/ruralpact (entro il 1° giugno 2022)
Per iscriversi alla conferenza del 15 e 16 giugno:
https://bit.ly/39phQtQ