Confagricoltura Puglia: «Bonifiche, una situazione drammatica»

confagricoltura puglia
Un canale di bonifica pressochè scomparso, quasi completamente invaso e coperto da erbacce (foto del servizio presentato da Confagricoltura Puglia, così come le altre in basso)
Il presidente Luca Lazzàro denuncia l’assenza di manutenzione dei canali e delle aree di pertinenza dei consorzi di bonifica commissariati e invita la Regione Puglia a un’assunzione di responsabilità

Terreni invasi da erbacce e canali dei quali non si riconoscono più gli argini: dalle foto e dai video mostrati in conferenza stampa da Confagricoltura Puglia emerge la condizione reale dei canali adibiti allo smaltimento delle acque piovane e dei terreni adiacenti nelle province di Bari, Bat, Brindisi, Lecce e Taranto. Un vero e proprio reportage fotografico, realizzato dalle sedi provinciali dell’organizzazione degli agricoltori dopo le recenti denunce, per dimostrare come su quei canali non vi sia da tempo né la manutenzione ordinaria, in capo ai consorzi di bonifica commissariati, né quella straordinaria, in capo alla Regione Puglia.

Lazzàro: «Manutenzione assente, ma i consorzi esigono i tributi di bonifica»

lazzàro
Il presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro (terzo da sinistra), con accanto alcuni presidenti provinciali, durante la conferenza stampa

Il presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro, nei giorni scorsi lo aveva anticipato: «Mostreremo le prove e i documenti fotografici che evidenziano la mancata manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree agricole da parte della Regione Puglia e dei consorzi di bonifica.

Nonostante l’opera di cura del territorio non sia eseguita, creando seri problemi ambientali e di sicurezza, i consorzi continuano a esigere il contributo di bonifica 630.

Si tratta, quindi, di importi richiesti nonostante la Corte Costituzionale, con la decisione n. 188 del 10 ottobre 2018, abbia sancito come non possa esserci tributo di bonifica senza beneficio per l’utente».

«Studio approfondito dei presidenti e uffici provinciali»

 

bonifica

E così è stato. «Quello che abbiamo mostrato oggi – ha detto Lazzàro durante la conferenza stampa – è frutto di uno studio approfondito sui canali principali e sugli affluenti dei territori che ricadono nelle aree dei consorzi commissariati. A volte i canali non esistono più, andrebbero ricostruiti o, là dove ci sono ancora, sono pieni di erbacce e detriti.

Chiediamo dunque alla Regione Puglia un’assunzione di responsabilità sul piano politico: non è possibile obbligare gli agricoltori ad andare tutti in giudizio per dimostrare che hanno ragione, che in effetti pagano un tributo per opere di bonifica che non vengono compiute. Le prove di questo sono sotto gli occhi di tutti e oggi ancora di più dopo questo nostro lavoro, che ha interessato i presidenti e tutti i nostri uffici provinciali.

I pochi spiccioli che la Regione Puglia stanzia su questi importantissimi lavori non cambiano una situazione disastrosa che ha effetti pesanti sulla situazione idrogeologica del territorio, con conseguenze significative sulle produzioni e sulla sicurezza».

«Nei canali i Comuni sversano acque reflue»

bonifiche 01

bonifiche 02

 

Più che i proprietari di terreni agricoli, ha infine precisato Lazzàro, «i veri utilizzatori di questi canali sono i Comuni del Barese, della Bat, del Brindisino e del Leccese che sversano le acque reflue in questi condotti. Perciò non è giusto che a pagare siano solo gli agricoltori, che non ricevono un beneficio reale».

Confagricoltura Puglia: «Bonifiche, una situazione drammatica» - Ultima modifica: 2023-02-25T19:06:52+01:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome