Diga del Pappadai, al via le opere per l’entrata in funzione

diga pappadai
Particolare dell'invaso artificiale del Pappadai, in agro di Monteparano (Ta)
Definite le attività infrastrutturali per mettere in esercizio l’invaso artificiale del Pappadai, nel Tarantino, attraverso due importanti interventi che daranno respiro agli agricoltori delle province di Taranto e Lecce

Partono le opere infrastrutturali per mettere in esercizio la diga del Pappadai, situato nel territorio di Monteparano (Ta), attraverso due importanti interventi che daranno respiro agli agricoltori delle province di Taranto e Lecce e aiuteranno la Puglia a contrastare la siccità. Entra così nel vivo la strategia regionale per la gestione della risorsa idrica con la valorizzazione, tra gli altri interventi, delle infrastrutture già esistenti. I lavori di progettazione sono stati presentati, proprio su un’area dell’invaso del Pappadai, in occasione di una tavola rotonda organizzata dal Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia, alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e dell’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia. Sono intervenuti anche tutti i soggetti e le autorità nazionali e regionali coinvolti nella gestione della risorsa idrica: il Commissario straordinario del Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia, il Commissario straordinario all’emergenza idrica, il Segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale, il presidente del Consiglio di amministrazione di Acque del Sud spa, il presidente dell’Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, e i presidenti delle associazioni di categoria agricole regionale, CIA, Coldiretti, Copagri e Confagricoltura.

Diga del Pappadai, esempio per il Sud Italia

Michele Emiliano
Michele Emiliano

«Oggi rilanciamo un'idea nuova per la gestione della risorsa idrica in Puglia e in tutto il Mezzogiorno che consenta a regioni come il Molise, la Campania, la Calabria o la Basilicata, di utilizzare ciò che già è nella nostra disponibilità, grazie a programmi a breve termine, come quello della diga del Pappadai, e a medio termine, come quella del Liscione in Molise - ha affermato il presidente Emiliano -. L'acqua non può essere gestita come una festa patronale o un elemento identitario, è un patrimonio comunitario che deve essere condiviso secondo uno schema giusto, assicurato da un rapporto tra il governo centrale e le società che devono distribuire l'acqua. Grazie alla riforma che abbiamo varato difendendo il valore pubblico dell'acqua, Acquedotto Pugliese è pronto a essere la parte principale del soggetto unico per la distribuzione dell'acqua in tutto il Sud Italia. A questa idea si deve accompagnare la disponibilità di tutti gli altri soggetti interessati, perché cucire una governance così complessa su un bene così essenziale è un'operazione politica di grande livello, alla quale come Regione Puglia abbiamo dato disponibilità, come l'ha data il presidente del Molise a condividere l'acqua della diga del Liscione».

Impegno Regione per utilizzo efficiente dell'acqua

Donato Pentassuglia
Donato Pentassuglia

Per l’assessore Pentassuglia l’impegno per la diga del Pappadai dimostra l’attenzione della Regione verso tutte le opere strategiche e infrastrutturali per un utilizzo efficiente della risorsa acqua.

«In quest’opera abbiamo stanziato risorse importanti del bilancio regionale: sei milioni di euro per opere che consentono l’utilizzazione vera e piena di questa diga. In questa giornata abbiamo presentato opere infrastrutturali e strategiche che diventeranno volàno di sviluppo per tutto il Salento, con l’utilizzo anche di impianti di miscelazione delle acque e di depuratori, cioè di tutte le fonti di approvvigionamento disponibili».

Gli interventi finalizzati e finanziati

Al fine di ripristinare le originarie condizioni delle opere, il Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia ha completato le attività di progettazione e affidamento di due importanti interventi finalizzati

  • il primo, al recupero funzionale delle opere, degli impianti e delle apparecchiature dell’invaso del Pappadai (importo di progetto € 2.000.000,00 - importo dei lavori € 1.330.000,00)
  • e, il secondo, finalizzato al recupero funzionale delle opere e degli impianti facenti parte del sistema Irrigazione Salento costituito dal nodo idraulico di Monteparano e dal nodo idraulico di Sava (importo di progetto € 2.133.000,00 - importo dei lavori € 1.361.295,50).

Diga Pappadai, opera mai entrata in funzione

diga bis
Scorcio della diga del Pappadai

È un momento importante per la Puglia e soprattutto per gli agricoltori, ha sottolineato il Commissario straordinario del Consorzio unico di bonifica Centro Sud Puglia, Francesco Ferraro, perché si riprende un'opera che è stata pensata nel piano Marshall, ripresa e realizzata con la Cassa del Mezzogiorno e poi, per una serie di difficoltà riscontrate negli anni, non è mai entrata in funzione.

«Oggi, per volontà del presidente e dell'assessore all'Agricoltura, sono state trovate in un primo momento le risorse per riattivare l'invaso. Noi abbiamo dato vita a un progetto su due lotti che sono stati già appaltati, quindi sono già iniziati i lavori di revampizzazione di una parte di tutto l'invaso e dell'impianto. Seguiranno due lotti ancora, i quali, grazie ai fondi di sviluppo e coesione, ci permetteranno di completare l'opera. È un invaso di circa 20 milioni di metri cubi d’acqua che arriva dalla diga di Monte Cotugno, e quindi dal fiume Sinni, quando questa raggiunge un determinato livello di acqua che non può più contenere: dunque invasiamo disponendo di un'ulteriore riserva. L’acqua di questo invaso serve nel corso della stagione irrigua, prendendo la strada del sistema Irrigazione Salento da Monteparano e addirittura fino a Leverano, dove una serie di distretti irrigui complessivamente trasformano circa 10.000 ettari di terreno da asciutto a irriguo. È evidente l'importanza di tutta dell'opera sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista anche economico e sociale per tutto il nostro territorio».

Coldiretti Puglia: «Opera abbandonata per 30 anni»

coldiretti puglia
Manifestazione di Coldiretti Puglia su diga del Pappadai

La diga del Pappadai è entrata nell’agenda delle opere pubbliche dopo il recente sopralluogo organizzato da Coldiretti Puglia con il sottosegretario all’Agricoltura La Pietra, ha ricordato il presidente regionale Alfonso Cavallo.

«Questa è un’opera idraulica in provincia di Taranto costruita tra il 1994 ed il 1997, rimasta abbandonata per 30 anni. Il recupero funzionale delle opere dell’invaso Pappadai consentirà, durante il periodo invernale, di accumulare una riserva idrica nell’invaso di circa 19.900.000 metri cubi di acqua da utilizzare per uso potabile e irriguo nell’Alto Salento, ancora oggi irrigato esclusivamente con pozzi e autobotti».

Cia Puglia: «Riattivazione Pappadai modello da seguire»

Gennaro Sicolo
Da sinistra: Michele Emiliano, Francesco Fornaro e Gennaro Sicolo

La riattivazione dell’invaso artificiale del Pappadai può essere il primo passo importante verso una generale riorganizzazione del sistema idrico-irriguo nel Nord Salento ed è l’esempio da seguire per una più vasta governance dell’acqua che riguardi tutta la Puglia e metta in rete le regioni del Mezzogiorno, superando ostacoli e contrapposizioni degli ultimi 20 anni. È quanto ha dichiarato il presidente regionale e vicepresidente nazionale di Cia Agricoltori Italiani Gennaro Sicolo intervenendo alla cerimonia che ha tenuto a battesimo la consegna dei lavori per la riattivazione del Pappadai.

«La riattivazione del Pappadai è un’opera attesa da molti anni che torna finalmente protagonista nella lotta alla siccità che affligge la Puglia. L’invaso sarà presto operativo, segnando una svolta decisiva nella strategia regionale per la gestione della risorsa idrica. Il ritorno in funzione dell’infrastruttura comporterà vantaggi ambientali, economici e agricoli. L’acqua accumulata nel bacino sarà destinata all’irrigazione di 10mila ettari, compresi quelli del Nord Salento, duramente colpiti dalla Xylella, dove si potrà ora procedere al reimpianto degli olivi. L’obiettivo è contenere i costi, ridurre l’impatto ambientale e potenziare la redditività del settore primario».

Appuntamento al 23 maggio

Il 23 maggio prossimo, in occasione della consegna ufficiale dei lavori relativi ai due progetti, le autorità nazionali e regionali coinvolte nella gestione della risorsa idrica si incontreranno presso l’invaso del Pappadai per sancire l’avvio del processo di rilancio e l’effettiva valorizzazione delle infrastrutture esistenti, all’insegna della collaborazione istituzionale, per affrontare congiuntamente l’emergenza idrica.

Diga del Pappadai, al via le opere per l’entrata in funzione - Ultima modifica: 2025-04-23T18:55:36+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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