Risparmio idrico, Confagricoltura e Utilitalia siglano protocollo d’intesa

Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura e il presidente di Utilitalia Filippo Brandolini
Previste azioni di collaborazione volte a un uso più efficiente e sostenibile della risorsa in agricoltura

Contrasto alla siccità, alla risalita del cuneo salino e al dissesto idrogeologico. E ancora riuso delle acque reflue depurate, meccanismi di incentivazione del risparmio idrico e utilizzo dei fanghi da depurazione a fini agricoli. Sono questi i temi al centro del Protocollo d’intesa tra Confagricoltura e Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, siglato oggi nel corso della Fiera Ecomondo di Rimini.

Certificati blu

Partendo dalla consapevolezza del crescente impatto dei cambiamenti climatici sulla disponibilità di acqua, che rende necessario ripensare la gestione della risorsa in un’ottica di maggiore efficienza e sostenibilità, Confagricoltura e Utilitalia s’impegnano a organizzare iniziative congiunte sul tema delle risorse idriche, puntando su un meccanismo di incentivazione. Un esempio significativo è rappresentato dai “certificati blu”, ossia un sistema di premialità per le buone pratiche, supportato dalle istituzioni e destinato alle imprese.

Economia circolare

Verranno inoltre realizzati studi e rapporti in grado di fotografare le strategie del settore primario per reagire a eventi atmosferici anomali, al fine di quantificare in modo mirato gli interventi infrastrutturali prioritari. Confagricoltura e Utilitalia si impegnano inoltre a promuovere, secondo i principi dell’economia circolare, l’utilizzo agricolo di fanghi da depurazione civile, certificati attraverso un marchio in grado di garantire il rispetto dei parametri normativi e di assicurare standard di qualità elevati.

In questo modo, sarà possibile abbattere i costi a carico delle imprese per l’acquisto di fertilizzanti tradizionali, rispondendo al contempo agli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dal green New Deal.

Un asset importante

«La gestione efficiente dell’acqua è un asset fondamentale per il settore primario, addirittura irrinunciabile oggi. Le imprese agricole, infatti, sempre più frequentemente devono fare fronte agli effetti di eventi climatici estremi: la siccità da un lato, le alluvioni e le inondazioni, dall’altro. Pertanto, infrastrutture irrigue efficienti, che consentano stoccaggio e dosaggio dell’acqua, e strategie di contrasto alla dispersione rappresentano una priorità per il comparto, a beneficio delle imprese e di tutta la comunità, garantendo vantaggi economici e limitando l’impatto ambientale. In quest’ottica, il Protocollo d’intesa che sigliamo oggi con Utilitalia è sì un traguardo importante, ma è soprattutto un punto di inizio per realizzare iniziative strategiche per un’agricoltura sempre più circolare e resiliente» ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura.

Un uso integrato

«Per contrastare al meglio gli effetti dei cambiamenti climatici sulla risorsa idrica – ha spiegato il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini - serve un approccio globale che consideri tutti i diversi utilizzi dell’acqua nel nostro Paese. Per questo motivo, il Protocollo appena siglato rappresenta un esempio concreto di dialogo tra l’uso civile e quello agricolo. Come Utilitalia ci siamo fatti promotori di una proposta di riforma del settore idrico in quattro punti, uno dei quali si concentra proprio sulla necessità di sostenere un approccio integrato tra i diversi usi dell’acqua. I gestori mettono a disposizione le loro capacità di pianificazione e investimento per supportare uno sviluppo accelerato delle infrastrutture per il riuso, la gestione sostenibile delle acque meteoriche, il recupero energetico e di materia, il drenaggio urbano e il governo di infrastrutture di livello distrettuale come invasi ad uso plurimo e interconnessioni sovraregionali».

Per ulteriori informazioni

www.utilitalia.it              www.confagricoltura.it

Risparmio idrico, Confagricoltura e Utilitalia siglano protocollo d’intesa - Ultima modifica: 2023-11-09T12:57:01+01:00 da Alessandro Maresca

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