Trentino, i consorzi irrigui chiedono meno burocrazia e più attenzione agli stress idrici

Trentino
Grazie a un efficace impiego di fondi europei e locali, nella Provincia autonoma di Trento il 90% dei terreni agricoli è irrigato a goccia. La Federazione provinciale dei Consorzi Irrigui e di miglioramento fondiario del Trentino chiede meno burocrazia e una diversa ripartizione dei costi delle risorsa idrica

Con una forte relazione introduttiva, nella quale sono stati messi a fuoco tutti i delicati problemi dell’irrigazione in Trentino ai quali è legata la stessa produttività e qualità dei prodotti agricoli, si è svolta l’assemblea ordinaria elettiva della Federazione Provinciale dei Consorzi Irrigui e di Miglioramento Fondiario del Trentino, con la presenza degli assessori all’Agricoltura Giulia Zanotelli, di quello all’Ambiente e Urbanistica Mario Tonina e della presidente della Cooperazione Marina Mattarei.
«I temi all’ordine del giorno erano molti e molto importanti per lo sviluppo dell'agricoltura e hanno visto un’attenta e positiva considerazione da parte delle autorità presenti» ha detto il direttore della Federazione Lorenzo Cattani ed è molto importante considerato che il quadro che si presenta per il futuro è di stress idrico. Il presidente Ottavio Girardi ha ricordato come la Federazione che rappresenta il 98% dei consorzi, in pratica tutti quelli attivi, ha il dovere di lanciare l’allarme su questo e su altri problemi aperti.

Rivedere il Piano di utilizzazione delle acque pubbliche

Fra i primi quello di una rivisitazione approfondita del Pguap (Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche della Provincia Autonoma di Trento) per permettere la stessa sopravvivenza dell’attività agricola in tutte le aree del Trentino. Su questo tema l’assessore all’Ambiente e Urbanistica della Pat, Mario Tonina ha assicurato che nell’arco di un paio d’anni il Pguap sarà rivisto tenendo in considerazione le esigenze dei consorzi, che nel frattempo, come ha ricordato il presidente, sono impegnati da un decennio per una riduzione del consumo dell’acqua usata per irrigare.
«Grazie all’aiuto della Provincia e dell’Ue, il 90% dei 15.500 ettari di superficie agricola sono stati trasformati da pioggia a goccia con un risparmio d’acqua mediamente del 40%», informa il responsabile dell’Ufficio Infrastrutture della Provincia Fabrizio Popoli. Ma vi sono anche molte altre sfide che ci attendono, ha affermato il presidente nella sua relazione, la prima è quella della sburocratizzazione, tema peraltro molto caro all’assessore Zanotelli che sul tema ha già annunciato un disegno di legge sulla semplificazione burocratica dopo aver discusso la cosa al Tavolo Verde. In questo, ha assicurato sarà inserito anche il tema della semplificazione degli appalti fortemente sollecitata dal presidente Girardi che aveva ricordato come non sia accettabile che per affidare un lavoro di poche centinaia di migliaia di euro sia obbligatorio passare da una commissione aggiudicatrice del costo di 20 euro. Qualche passo è stato fatto, ma non sufficienti, si chiede che nel nuovo Psr sia previsto che l’aggiudicazione dei lavori fino a un milioni sia ricondotta nell’ambito privatistico.

Trentino
Un esempio di irrigazione a goccia

No al "chi consuma paga"

Altro tema di grande attualità: la gestione dell’acqua che sta alla base dell’attività dei consorzi. Non è accettato dagli stessi il principio che sta venendo avanti prima a livello comunitario e poi nazionale e provinciale del "chi consuma paga”, non ha nulla di logico, democratico e men che meno ecologico ha affermato il presidente. L’acqua è sì un bene pubblico, ma appartiene prima di tutto alle comunità che vivono e lavorano sul territorio e che i consorzi storicamente organizzano. L’assessore Tonina ha assicurato che la norma è finalizzata a rendere più virtuosi i consumatori dell’acqua e non a penalizzare nessuno.
Questo l’esito delle elezioni: Nicoletti Arduino, Capra Mauro, Bacca Graziano, Zuccatti Bruno, Zancanella Renato, Fedrizzi Luigi, Girardi Ottavio, Sofia Giancarlo, Clementi Luciano, Albertini Mauro, Signoretti Natalino, Boschi Marco e Saiani Ezio. Nei prossimi giorni i neo eletti si riuniranno per l’elezione del presidente, la riconferma di Ottavio Girardi appare scontata perché non ci sono altri candidati.

Trentino, i consorzi irrigui chiedono meno burocrazia e più attenzione agli stress idrici - Ultima modifica: 2019-05-02T17:55:22+02:00 da Simone Martarello

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