Caso emblematico di “uva difficile”, da molto tempo si cerca il modo per rendere più semplice la diraspatura e la pigiatura del Nebbiolo. In Piemonte qualcuno è riuscito a trovare la chiave, grazie all’innovazione, con l’utilizzo di una macchina diraspatrice di nuova concezione, la Oscillys, brevettata dalla Bucher Vaslin, che, grazie al suo movimento di vibrazione del solo buratto opportunamente inclinato, consente di eliminare il raspo senza il rischio di farne passare delle parti nel mosto.
«Tutti i parametri, come inclinazione del buratto, fori per la fuoriuscita degli acini e intensità della vibrazione sono regolabili secondo le necessità – spiega l’enologo Fulvio Prandi – in seguito la pigiatura è realizzata da un gruppo pigiante a rulli con distanza regolabile. Dati gli ottimi risultati ottenuti nelle ultime due vendemmie – sottolinea – possiamo ritenerci soddisfatti e siamo persuasi che questa innovazione incontrerà il favore di chi è disposto a investire in tecnologia di qualità».
In considerazione del massimo rispetto per l’integrità del grappolo è opportuno alimentare Oscillys in modo costante, pertanto è obbligatorio l’impiego di nastri elevatori con inverter. «Con questo sistema abbiamo subito potuto apprezzare il buon livello di pigiatura, nel senso che uscivano graspi del tutto integri e con acini secchi attaccati – conferma Renato Vacca, enologo e titolare della cantina del Pino – importante è la regolazione dell’intensità della vibrazione del buratto: se è alta si rischia di strappare il raspo, se è bassa si avranno acini sani attaccati al raspo, con danno economico per la cantina. Fatte queste regolazioni, posso dire che una simile innovazione rappresenta un notevole passo avanti rispetto al passato».