ALTERNATIVE

Un pomodoro autoctono per fermare l’emigrazione

La cooperativa “La Rosa” di Panni (Fg) punta a valorizzare una varietà autoctona per creare sul posto occasioni di lavoro.

Angelo Gesualdi, presidente della cooperativa “La Rosa”, nel laboratorio di trasformazione

Partire dal meglio che si ha e si può offrire. E poi
valorizzarlo, credendoci e lavorando con slancio. È questo il percorso
intrapreso dalla cooperativa “La Rosa” di Panni (Fg), mettendo al centro del
proprio impegno una varietà autoctona di pomodoro, chiamata “Pomodoro a sole di
Panni”, che cresce, e bene, senza alcun apporto irriguo, solo con l’aiuto del
sole e di un terreno argilloso molto fertile, è rustica e resistente a malattie
fungine e batteriche e si caratterizza per la straordinaria dolcezza, che fa
lievitare i gradi Brix fino a 6,5-8. Una varietà che, per il presidente della
cooperativa, Angelo Gesualdi, merita
di essere valorizzata attraverso un processo di filiera corta e può aiutare a
trattenere ancora qualche pannese nei campi.

La cooperativa è riuscita a riprodurne il seme e a
coltivarne le piantine. Ogni anno vengono scelti i pomodori migliori e da
questi prelevati i semi, fatti seccare e poi dati a un vivaio di Grottaminarda
(Av) che da essi ottiene le piantine.

I contratti di coltivazione

«Con i nostri soci e altri agricoltori pannesi stipuliamo
ogni anno appositi contratti di coltivazione, coprendo una superficie di circa
10 ha. La cooperativa fornisce le piantine, garantisce l’assistenza tecnica in
campo di un agronomo e liquida entro il 31 dicembre . Il produttore si impegna
a seguire le regole di buona pratica agricola e il rispetto scrupoloso di un disciplinare
di produzione, coltivando con tecniche biologiche o comunque a impatto
ambientale quanto più basso, a non vendere a terzi la produzione ottenuta e a
conferirla, integra e di ottima qualità, senza residui di terreno, fogliame e
quant’altro, alla cooperativa, che provvederà a trasformarla non oltre 12 ore
dalla raccolta».


Campo di “pomodori a sole di Panni”

I “pomodori a Sole di Panni” hanno forma rotonda e piccola, con diametro
di 3-4 cm, buccia sottile, polpa molto concentrata, rossa e dolce

Preparazione dei pomodori “spaccati”

Un pomodoro autoctono per fermare l’emigrazione - Ultima modifica: 2013-04-04T20:04:07+02:00 da nova Agricoltura

1 commento

  1. La bontä del pomodoro a sole pannese, in forma di passata o di spaccata e da me sperimentata da qualche anno é davvero senza confronti…é un.prodotto denso, aromatico, ricco di sapore e gustosissimo…in.famiglia non se ne riesce piü a fare a meno e se poi contribuisce ad alimentare il lavoro dei nostri giovani…é buonissima anche socialmente.

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