Precisa, sostenibile, "risparmiosa". L'agricoltura del futuro ha fatto bella mostra di sè a Treviglio (Bg) al Farm Innovation Lab, l'evento organizzato da Edagricole-Gruppo Tecniche Nuove e dal Crea nell'ambito delle manifestazioni collaterali al G7 agricolo.
«Crediamo nella ricerca e nell'evoluzione tecnologica - ha ribadito Paolo Menesatti, direttore del Crea-IT (Centro di ricerca, ingegneria e trasformazione agroalimentare del Crea), e la giornata di oggi è la conferma di quanti passi avanti stiamo facendo nel settore della meccanizzazione agricola e più in generale in agricoltura.
Siamo inoltre davvero soddisfatti nel vedere una partecipazione di giovani così ampia. Giovani che investono e credono nel settore primario».
Al Farm Innovation Lab si sono visti al lavoro macchine e attrezzature davvero innovative. A partire dal trattore a metano, prototipo in via di industrializzazione proposto da New Holland, una macchina che potrebbe già vedersi nei campi nell'arco di un triennio.
A Treviglio si sono visti anche un Deutz 6175 a guida automatica (in cui l'operatore guidava la macchina dando un occhiata al giornale) e un Mc Cormick XT equipaggiato con uno spandiconcime Amazone in grado di portare al top il controllo della distribuzione del fertilizzante.
E ancora, macchine Case e Fendt di ultima generazione e una pletora di attrezzature di avanguardia, fino ad arrivare alle ultime novità sui droni per il trattamento biologico della piralide.
Il prossimo numero della rivista Terra e Vita dedicherà un servizio al Farm Innovation Lab. L'agricoltura di precisione e l'idea di produrre di più, meglio e con meno input, rimane infatti la chiave di volta dell'agricoltura del futuro e il messaggio deve essere ampiamente divulgato.
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