Via libera dal Parlamento europeo alle norme Ue per le nuove tecniche genomiche (Ngt), in Italia note come Tea (Tecniche di evoluzione assistita). Il testo è stato approvato in sessione plenaria con 307 voti favorevoli, 263 contrari e 41 astensioni e mira a regolare le tecniche che alterano il materiale genetico di un organismo per sviluppare piante più resistenti agli stress biotici e abiotici.
L'obiettivo delle norme è rendere il sistema alimentare più sostenibile, regolando la commercializzazione delle nuove varietà vegetali "migliorate, più resistenti al cambiamento
climatico e ai parassiti e che richiedano meno fertilizzanti e agrofarmaci". Il via libera apre la strada ai negoziati con i governi Ue per arrivare all'accordo finale.
Attualmente tutte le piante ottenute con le nuove tecniche genomiche (Ngt) sono soggette
alle stesse regole degli organismi geneticamente modificati (Ogm). Con questa nuova regolamentazione, gli eurodeputati sono d'accordo con la proposta avanzata il 5 luglio dalla Commissione europea di suddividere le piante Ngt in due diverse categorie soggette a vincoli diversi.
Due percorsi a seconda delle mutazioni
Le piante che presentano mutazioni semplici (Ngt 1), cioè simili a quelle che possono essere ottenute con l'incrocio tradizionale o possono accadere in natura e che sono considerate alla stregua delle piante convenzionali, saranno soggette a un iter di autorizzazione veloce, esentate dalla maggior parte dei requisiti di sicurezza previsti dalla legislazione Ue sugli Ogm.
Tutte le altre piante (Ngt 2), prodotte con le stesse tecniche ma con modifiche più complesse, invece, continueranno a essere equiparate agli Ogm, soggette a una delle legislazioni che, viene sottolineato, "è tra le più rigorose al mondo" e include l'etichettatura obbligatoria dei prodotti. Per incentivarne la diffusione, l'Eurocamera propone di accelerare la procedura di valutazione del rischio per quelle piante Ngt 2 che dovrebbero
contribuire a un sistema agroalimentare più sostenibile, ma sottolinea che "il cosiddetto principio di precauzione va comunque rispettato".
Nel loro testo che ora sarà negoziato con i Paesi membri, i deputati hanno introdotto un divieto totale di brevetti per tutte le piante Ngt per evitare incertezze giuridiche, aumento dei costi e nuova dipendenza per agricoltori e allevatori. «Le Ngt sono fondamentali per rafforzare la sicurezza alimentare dell'Europa e rendere più verde la nostra produzione agricola. Le nuove regole consentiranno lo sviluppo di varietà vegetali migliorate che garantiranno rese più elevate, saranno resistenti al clima o richiederanno meno fertilizzanti e pesticidi», ha evidenziato la relatrice del testo, l'eurodeputata svedese Jessica Polfjard (Ppe), auspicando che «gli Stati membri prendano presto posizione, in modo da poter adottare le nuove norme prima delle elezioni europee e dare agli agricoltori gli strumenti necessari per la transizione verde».