L’olivicoltura è fortemente influenzata dai cambiamenti della Pac, in quanto ha sempre beneficiato di un importante sostegno pubblico, con titoli all’aiuto nettamente più elevati della media nazionale.
La Pac 2023-2027 modifica radicalmente i pagamenti diretti agli olivicoltori: da una parte, le imprese olivicole subiscono una forte riduzione del pagamento di base per effetto della convergenza; dall’altra parte, il Piano strategico per la Pac (Psp) prevede una serie di sostegni aggiuntivi e selettivi (ridistributivo, ecoschemi, pagamento accoppiato), che possono consentire alle imprese di recuperare o anche superare le perdite del pagamento di base.
Da quattro a cinque tipologie
Nella Pac 2015-2022, i pagamenti diretti erano suddivisi in 4 tipologie (tab. 1):
1. pagamento di base;
2. pagamento greening;
3. pagamento giovani agricoltori;
4. sostegno accoppiato.
Poi c’è il pagamento per i piccoli agricoltori, ma non va considerato in quanto è solamente un regime semplificato che sostituisce i 4 pagamenti.
La Pac 2023-2027 prevede invece cinque tipologie di pagamenti diretti (tab. 1):
1. sostegno al reddito di base al reddito per la sostenibilità;
2. sostegno ridistributivo complementare;
3. sostegno complementare per i giovani agricoltori;
4. regimi per il clima e l’ambiente (eco-schemi);
5. sostegno accoppiato al reddito.
Articolo pubblicato sulla rubrica Primo Piano di Terra e Vita
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Il cambiamento più rilevante riguarda soprattutto il pagamento di base, per due motivi:
- il nuovo pagamento di base 2023-2027 sostituisce il precedente pagamento di base + greening;
- la percentuale del nuovo pagamento di base 2023-2027 è del 48%, a fronte del 85,08% precedente pagamento di base + greening (tab. 1).
Nella nuova Pac 2023-2027, ci sono due pagamenti totalmente nuovi: ridistributivo ed ecoschemi. Poi c’è la conferma del sostegno accoppiato (anche se aumenta la percentuale) e il pagamento per i giovani agricoltori.
Il nuovo pagamento di base
Il nuovo pagamento di base 2023-2027 continuerà ad essere erogato sulla base dei titoli all’aiuto, ma sarà soggetto alla convergenza, che riduce il sostegno agli agricoltori con titoli elevati e incrementa il sostegno agli agricoltori con titoli bassi (vedi Terra è Vita n. 3/2021).
Il pagamento di base è l’unico pagamento ad essere legato ai titoli, mentre tutti gli altri quattro pagamenti non sono legati ai titoli.
Nel 2023, il valore degli attuali titoli verrà ricalcolato, per ogni agricoltore. Gli agricoltori con un valore dei titoli più elevato continueranno a beneficiare di un sostegno più elevato e, viceversa, gli agricoltori con un valore dei titoli più basso continueranno a beneficiare di un sostegno più basso.
Di conseguenza gli olivicoltori, che generalmente hanno titoli più elevati della media nazionale, continueranno a beneficiare di un sostegno di base più elevato della media nazionale.
Bisogna tener conto che il vecchio pagamento di base + greening, assommavano al 85,08% del massimale dei pagamenti diretti; invece il nuovo pagamento di base è il 48% del massimale dei pagamenti diretti. Di conseguenza, il nuovo pagamento di base è molto inferiore rispetto al vecchio pagamento di base + greening.
Va inoltre tenuto conto del processo di convergenza interna dei titoli.
Il pagamento ridistributivo
La nuova Pac ha introdotto un pagamento redistributivo del 10% della dotazione nazionale dei pagamenti diretti.
In questo ambito, il Psp prevede di concedere un pagamento ridistributivo di circa 81,7 euro/ha per i primi 14 ettari di superficie ammissibile, fino ad un massimo di 50 ettari. In altre parole, sono ammissibili i primi 14 ettari delle aziende fino alla soglia di 50 ha (tab. 2).
La maggior parte degli olivicoltori possiedono superfici limitate, pertanto saranno la categoria di agricoltori che beneficeranno più largamente del pagamento ridistributivo.
Gli ecoschemi
Il Psp ha previsto 5 categorie di ecoschemi, a cui viene destinato il 25% delle risorse per i pagamenti diretti (tab. 3).
Gli ecoschemi accessibili per l’olivicoltura sono tre (tab. 4):
- Eco 2 - Inerbimento delle colture arboree;
- Eco 3 - Salvaguardia olivi di particolare valore paesaggistico;
- Eco 5 - Misure specifiche per gli impollinatori.
Gli ecoschemi sono cumulabili tra di loro, eccetto l’Eco 2 e l’Eco 5. Quindi un olivicoltore può cumulare l’Eco 2 e l’Eco 3 oppure l’Eco 3 e l’Eco 5.
Sostegno accoppiato
Il Psp prevede di destinare il 15% dei pagamenti diretti al pagamento accoppiato, di cui il 2% è destinato al sostegno alle colture proteiche (soia e leguminose).
Fino al 31 dicembre 2022, l’olivicoltura beneficiava di tre tipologie di sostegno accoppiato:
- un premio di base accoppiato per gli oliveti localizzati in Puglia, Calabria e Liguria;
- un premio aggiuntivo, per le superfici olivetate localizzate in Puglia e Calabria, caratterizzate da una pendenza media è superiore al 7,5%;
- un premio sull’intero territorio nazionale, rivolto agli oliveti che aderiscono a sistemi di qualità Dop e Igp.
Dal 2023, i suddetti tre pagamenti vengono soppressi; il Psp prevede un nuovo sostegno accoppiato per le superfici olivetate Dop con un plafond di 11,8 milioni di euro annui, che corrisponde a circa 120 euro/ha.
Alcune simulazioni
Come già detto, la nuova Pac 2023-2027 porterà molti cambiamenti per gli olivicoltori; il sostegno diventa più selettivo, con la conseguenza che alcuni olivicoltori avranno una riduzione dei pagamenti, mentre altri olivicoltori potranno addirittura aumentarli.
Per comprendere meglio gli impatti dei nuovi pagamenti diretti, operiamo una simulazione di quattro tipologie aziendali:
- un’azienda olivicola del Salento;
- un’azienda olivicola situata in Toscana;
- un’azienda olivicola intensiva situata nel barese;
- un’azienda olivicola Dop del barese.
Per un’azienda olivicola del Salento
La prima simulazione riguarda un’azienda del Salento con una superficie olivicola di 10 ettari, con 10 titoli nel 2022 del valore di 600 euro/ha.
Nel 2022, il sostegno complessivo (base + greening + accoppiato) è di 1.011 euro/ha (tab. 5).
Nel periodo 2023, il pagamento di base di quest’azienda viene ricalcolato e poi decresce gradualmente per effetto della convergenza fino al 2026.
Al pagamento di base si aggiunge:
- il pagamento ridistributivo sui primi 14 ettari (81,7 euro/ha);
- il pagamento per l’Eco 2 relativo all’inerbimento (120 euro/ha) e l’Eco 3 relativo agli oliveti paesaggistici (220 euro/ha).
L’olivicoltore non beneficia del sostegno accoppiato, in quanto non possiede la certificazione Dop.
I pagamenti complessivi passano da 1.011 euro/ha nel 2022 a 770 euro/ha nel 2026, con una riduzione importante, che sarebbe stata ancora più rilevante senza gli ecoschemi.
Per un’azienda olivicola in Toscana
La seconda simulazione riguarda un’azienda in Toscana con una superficie olivicola di 10 ettari, con 10 titoli nel 2022 del valore di 400 euro/ha.
Nel 2022, il sostegno complessivo (base +greening + accoppiato) è di 730 euro/ha (tab. 6).
Nel periodo 2023, il pagamento di base di quest’azienda viene ricalcolato e poi decresce gradualmente per effetto della convergenza fino al 2026.
Al pagamento di base si aggiunge:
- il pagamento ridistributivo sui primi 14 ettari (81,7 euro/ha);
- il pagamento per l’Eco 3 relativo agli oliveti paesaggistici (220 euro/ha) e per l’Eco 5 “misure per gli impollinatori” (250 euro/ha);
- il sostegno accoppiato di 120 euro/ha per le superfici certificate Dop.
I pagamenti complessivi passano da 730 euro/ha nel 2022 a 904 euro/ha nel 2026, con un aumento, per effetto dell’adesione agli ecoschemi.
Per un’azienda olivicola intensiva a Bari
La terza simulazione riguarda un’azienda a Bari con una superficie olivicola intensiva di 60 ettari, con 60 titoli nel 2022 del valore di 400 euro/ha.
Nel 2022, il sostegno complessivo (base + greening + accoppiato) è di 705 euro/ha (tab. 7).
Nel periodo 2023, il pagamento di base di quest’azienda viene ricalcolato e poi decresce gradualmente per effetto della convergenza fino al 2026.
Al pagamento di base si aggiunge il pagamento per l’Eco 2 relativo all’inerbimento (120 euro/ha).
L’azienda non beneficia:
- del pagamento ridistributivo, in quanto possiede 60 ettari;
- dell’Eco 3 relativo agli oliveti paesaggistici, in quanto l’oliveto supera le 300 piante/ha;
- dell’Eco 5 “misure per gli impollinatori”, poiché non è conveniente con la gestione intensiva dell’oliveto;
- del sostegno accoppiato, in quanto non possiede superfici certificate Dop.
I pagamenti complessivi passano da 705 euro/ha nel 2022 a 352 euro/ha nel 2026, con una rilevante riduzione del sostegno, per effetto dell’adesione a soli due pagamenti (base ed Eco 2).
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Per un’azienda olivicola Dop a Bari
La quarta simulazione riguarda un’azienda a Bari con una superficie olivicola certificata Dop di 30 ettari, con 30 titoli nel 2022 del valore di 400 euro/ha. Nel 2022, il sostegno complessivo (base + greening + accoppiato) è di 705 euro/ha (tab. 8).
Nel periodo 2023, il pagamento di base di quest’azienda viene ricalcolato e poi decresce gradualmente per effetto della convergenza fino al 2026.
Al pagamento di base si aggiunge:
- il pagamento ridistributivo sui primi 14 ettari (81,7 euro/ha), che genera un pagamento medio di 38 euro/ha;
- il pagamento per l’Eco 3 relativo agli oliveti paesaggistici (220 euro/ha) e per l’Eco 5 “misure per gli impollinatori” (250 euro/ha);
- il sostegno accoppiato di 120 euro/ha per le superfici certificate Dop.
I pagamenti complessivi passano da 705 euro/ha nel 2022 a 860 euro/ha nel 2026, con un aumento, per effetto dell’adesione agli ecoschemi.
di Angelo Frascarelli
Università di Perugia e
coordinatore del Comitato tecnico scientifico di Edagricole