Farine proteiche: scatto in avanti della soia di provenienza estera

cereali foraggeri
Secondo i dati Bmti, ha guadagnato 30€/t nell'ultima settimana. Continuano invece a scendere grano tenero foraggero, orzi e sorgo

Nel comparto dell’alimentazione zootecnica è proseguita anche nella prima settimana di dicembre la discesa dei prezzi dei cereali foraggeri. A pesare sui listini è ancora la domanda zootecnica contenuta, che colpisce trasversalmente gli orzi, il sorgo e il grano tenero ad uso “feed”. Sul fronte dei prodotti proteici, gli aumenti sui mercati esteri hanno sostenuto al rialzo i prezzi della farina di soia quotata nei listini delle Borse Merci nazionali. Altra settimana di ribassi, invece, per i semi di soia, sia nazionali che di origine estera, condizionati dalla disponibilità di prodotto sul mercato.

Grano tenero foraggero sotto i 350€/t

Ulteriori diffusi cali hanno interessato i prezzi dei cereali foraggeri. Sulla piazza di Bologna il grano tenero foraggero ha ceduto 10,50 €/t, con il prezzo medio passato da 347,50 a 337 €/t (franco arrivo). Il nuovo ribasso settimanale ha riportato i prezzi in linea (-0,3%) con dodici mesi fa. Le quotazioni restano comunque sostenute, più alte di quasi il 50% rispetto al 2020.

Orzi e sorgo ancora in discesa

Quarta settimana consecutiva di calo per gli orzi nazionali, scesi a Bologna sotto i 320 €/t (316-319 €/t, -4 €/t), con la crescita su base annua che si attenua ancora e scende sotto il +5%. E un nuovo calo ha interessato anche il sorgo nazionale (331-335 €/t, -4 €/t), che tuttavia si mantiene più alto del 15%  rispetto alla scorsa annata.

Soia, salgono le quotazioni dei futures

Prosegue la flessione dei prezzi della soia quotata nelle principali Borse Merci italiane, indeboliti anche dall’ulteriore rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro. Sulla piazza di Milano la soia di provenienza estera ha perso 15 €/t rispetto a sette giorni prima e ora si attesta sui 550-565 €/t (franco arrivo), un livello che resta superiore di quasi il 10% su base annua. Oltreoceano, ribasso settimanale a doppia cifra anche per la soia nazionale, scesa sui 542-547 €/t. Al contrario, la settimana ha messo in evidenza un rafforzamento delle quotazioni dei futures della soia scambiati alla Borsa di Chicago, salite sui 14,85 dollari per bushel (pari a 517 €/t) e sostenute dalle condizioni siccitose in Argentina e dal miglioramento delle prospettive sulla domanda di soia (e più in generale di materie prime agricole) da parte della Cina, anche legate all’annuncio dell’introduzione di misure meno restrittive nella lotta al Covid.

Farina di soia estera, +30€/t in una settimana

L’avvio di dicembre ha registrato diffusi rialzi settimanali per la farina di soia, sulla scia degli aumenti consistenti osservati sul mercato estero, Borsa di Chicago in primis, dove le quotazioni sono tornate ai massimi da inizio settembre, spinte anche in questo caso dai timori sul prossimo raccolto in Argentina. In Italia, la farina di soia proteica estera quotata a Bologna ha guadagnato 30 €/t, riportandosi sulla soglia dei 590 €/t (franco arrivo), il 35% in più rispetto ad un anno fa.

Farine di colza e girasole, domina la stabilità

Poche variazioni hanno interessato i listini della farina di girasole, stabile su tutte le principali piazze di scambio, ad eccezione del segno “più” a Milano (+5 €/t). Terza settimana consecutiva di stabilità per la farina di colza, ferma a Bologna sui 395-400 €/t (franco arrivo).

I prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 5 al 10 dicembre 2022

Farine proteiche: scatto in avanti della soia di provenienza estera - Ultima modifica: 2022-12-12T10:15:15+01:00 da Redazione Terra e Vita

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