Corona: «Un nuovo Testo unico per una gestione forestale sostenibile»

Testo unico
Piermaria Corona
L’efficacia di applicazione del TU dipenderà comunque, in larga parte, dai decreti attuativi previsti, la cui elaborazione richiederà, dunque, particolare attenzione.

È stato promulgato dal Presidente della Repubblica il nuovo testo unico (TU) in materia di foreste e filiere forestali che sostituisce e riprende in parte quanto previsto dalla precedente normativa di settore (Dlgs. n. 227/2001), ampliandone lo spettro di intervento, tenuto conto del ruolo trasversale del bosco, e prevedendo, in modo ancora più operativamente stringente, la definizione di un indirizzo nazionale unitario per il settore forestale. In particolare, il TU attua il riordino della materia nazionale di indirizzo con stretto riferimento agli impegni internazionali assunti dal Paese e alle nuove politiche europee in materia di gestione forestale sostenibile, tutela del paesaggio, conservazione dell’ambiente, energia, sviluppo sostenibile, commercio e trasformazione dei prodotti forestali.

Il TU riconosce il patrimonio forestale italiano, che ammonta a 11,8 milioni di ettari (quasi il 40% del territorio), come parte del capitale naturale nazionale e inserisce tra i principi fondanti (art. 1) il riconoscimento del suo interesse pubblico come valore costituzionale primario e assoluto, in riferimento alla multifunzionalità ambientale, oltre che come valore patrimoniale, in riferimento alla sua funzione economico-produttiva.

Il TU mira a far fronte alle diversificate necessità sia di tutela e conservazione ambientale sia di gestione produttiva dei sistemi forestali soprattutto mediante un quadro organico di programmazione e pianificazione (art. 6) che, partendo dalla strategia forestale nazionale, si declina nei programmi forestali regionali, nei piani forestali di indirizzo territoriale e nei piani di gestione forestale, in stretto coordinamento con i piani di matrice ambientale e territoriale (in primis, i piani paesaggistici regionali).

Molti sono gli aspetti di rilevanza e innovatività presenti nel TU, tra gli altri, il ritorno a una unica definizione di bosco o, come aspetto di dettaglio, l’introduzione della definizione di “impresa forestale” (art. 3), più volte enunciata nelle normative nazionali e regionali ma mai finora concretamente codificata.

Il TU risulta di complessa e non facile lettura se non approfondito congiuntamente alle relazioni tecnica e illustrativa che lo accompagnano e presuppone particolare dimestichezza con la normativa di riferimento citata in premessa. Proprio anche questo aspetto può aver dato adito ad alcune polemiche scaturite a seguito della divulgazione del testo del provvedimento prima della sua emanazione. Ad es. non sembra diffusamente compreso, almeno alla luce di vari commenti apparsi sui media, che il TU può risultare efficace anche nel contribuire a rafforzare ed estendere la gestione di aree forestali orientata specificatamente alla conservazione della natura, tramite gli strumenti di cui all’art. 6. Sono dunque ora opportune adeguate azioni di informazione e comunicazione sulle effettive potenzialità e sui vincoli connessi al TU.

L’efficacia di applicazione del TU dipenderà comunque, in larga parte, dai decreti attuativi previsti, la cui elaborazione richiederà, dunque, particolare attenzione. Va anche evidenziato che il TU prevede la clausola di invarianza finanziaria, cosicché le amministrazioni saranno condizionate dalla necessità di provvedere ai relativi adempimenti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili: è auspicabile che con successivi provvedimenti siano introdotti idonei strumenti finanziari per il sostegno della gestione forestale in analogia, ad es., a quanto indicato nella proposta di legge quadro forestale curata dall’Accademia italiana di Scienze forestali nel 2001.

 

di Piermaria Corona

Direttore Centro di ricerca Foreste e Legno – CREA

e membro del Comitato scientifico di Terra e Vita

piermaria.corona@crea.gov.it

Corona: «Un nuovo Testo unico per una gestione forestale sostenibile» - Ultima modifica: 2018-04-13T12:21:01+02:00 da K4

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