Tripla evoluzione in campo, nella fase di trasformazione e vendita diretta e nel rapporto con il territorio di appartenenza. é l'attacco a tre punti che ha garantito ai fratelli Emanuele e MIchele Ciucci la vittoria del premio "L'agricoltura è giovane".
I due fratelli, 26 e 23 anni, sono i titolari dell’azienda agricola “La Valle di San Biagio” di Cacciano di Todi (PG) e hanno superato la concorrenza delle circa 500 realtà che hanno aderito alla survey su giovani e agricoltori indetta dalla nostra casa editrice assieme a Bayer e Nomisma nell'ambito dell’Osservatorio Giovani Agricoltori.
La proclamazione è avvenuta in diretta streaming nel corso dell’evento «Verso un’agricoltura più giovane e smart» lo scorso 4 febbraio con la consegna del premio dalle mani di Marc Aupetitgendre, Country Division Head Italy & Greece di Bayer CropScience.
I criteri e le motivazioni della scelta
La loro realtà risulta infatti quella più aderente ai criteri di selezione adottati dalla Giuria tecnica:
- propensione all’innovazione in particolar modo nella digitalizzazione aziendale, in linea con gli obiettivi tracciati dall’Unione europea nel Next Generation Eu;
- originalità nella trasformazione aziendale in ottica multifunzionale, multisettoriale e nell’evoluzione dei rapporti di filiera,
- capacità di promuovere lo sviluppo del proprio territorio e di creare opportunità per altri giovani imprenditori agricoli.
Un’esperienza che conferma che sono le nuove leve a diffondere il paradigma dell’agricoltura 4.0 nel nostro Paese. E allo stesso tempo che è la digital farming a innescare il necessario ricambio generazionale del comparto primario italiano. Una doppia evoluzione favorita dalla predisposizione all’innovazione dei nativi digitali, dalla migliore connettività e dalla disponibilità di nuovi dispositivi smart, efficaci ed intuitivi.
Duplice evoluzione aziendale
“La Valle di San Biagio” è una realtà famigliare che produce con metodi di agricoltura integrata: frumento tenero e duro, orzo, farro, cece, lenticchia, favino, girasole alto oleico, colza su un’estensione di 150 ettari in gestione diretta più 500 come contoterzisti. L’ingresso dei due fratelli, alla guida dell’azienda dal 2016, ha comportato una profonda evoluzione aziendale in un duplice senso:
- Michele, che si occupa principalmente della gestione di campo ha innescato una decisa svolta verso la digitalizzazione adottando strumenti come: Dss (sistemi di supporto alle decisioni), trattrici Gps, spandiconcimi a rateo variabile e presto anche una seminatrice RV.
- Emanuele ha dato un impulso decisivo verso la chiusura della filiera grazie all’investimento su un mulino alimentato con fonti energetiche rinnovabili per la produzione di farine di alta qualità e arrivando a commercializzare direttamente anche pasta di loro produzione.