La passione per gli allevatori di domani si coltiva nelle fiere e negli istituti agrari. Due momenti che si incontrano in occasione delle principali esposizioni zootecniche, aperte appunto a giornate didattiche all'insegna delle gare di valutazione riservate agli studenti. E' così, da sempre, ad Agriumbria, la cui 53esima edizione si è appena chiusa rimandando a casa i 430 espositori partecipanti e gli oltre 600 animali presenti nell'area allevamenti.
TRE GARE DI VALUTAZIONE, 54 SQUADRE IN GARA
Ben 54 le squadre di futuri periti agrari in competizione nelle tre gare di valutazione: quella delle bovine da latte, razza Frisona Italiana, organizzata da AIA-Anfibi; quella dei bovini da carne, razza Chianina, organizzata da AIA-Anabic; e quella ancora su bovini da carne, razza Limousine, organizzazione AIA-Anacli. Molto alto il livello di confronto, tanto che nella prima categoria, quella sulle bovine da latte, si è registrato per la prima volta, un ex-aequo con tre istituti, su 24 in gara, con il punteggio di 114,2: primo posto a pari merito, dunque, per l'Istituto Agrario "Serpieri" di Bologna, per il "Cuppari" di Alanno (Pescara) e per il "Cassata-Gattapone" di Gubbio (Perugia).
SCUOLE DA TOSCANA, ABRUZZO, UMBRIA, LAZIO
Classifica sul filo di lana anche nella sezione dedicata alla Chianina, che ha visto 15 istituti in gara: qui l'oro è andato all'Istituto Agrario "Vegni" di Capezzine-Cortona (Arezzo) con il punteggio di 108,5, tallonato ad appena mezzo punto dal "Cuppari" di Alanno e, al terzo, con 106,5 punti, dall'Istituto Agrario "Patrizi" di Città di Castello (Perugia).
Prima piazza per il Lazio, invece, nella valutazione della razza Limousine alla quale hanno preso parte 15 scuole: sul gradino più alto del podio il "Fratelli Agosti" di Bagnoregio (Viterbo) con 105 punti, con alle spalle l'Istituto Agrario di Sant'Anatolia di Narco (Perugia) e il "Vegni" di Capezzine-Cortona (Arezzo).
L'iniziativa, al di là dei risultati agonistici, ai quali le scuole agrarie italiane tengono molto, si conferma un momento formativo importante per le nuove generazioni di tecnici, molti dei quali decidono poi il proseguimento degli studi in ambito universitario nei diversi dipartimenti di scienze agrarie e nei corsi di laurea di produzioni animali.