Nel primo trimestre del 2025, il mercato italiano delle macchine agricole continua a mostrare segni di flessione, con cali generalizzati nelle vendite rispetto allo stesso periodo del 2024. Le trattrici registrano un -7,3%, le mietitrebbiatrici -23,1%, i rimorchi -6,5% e i sollevatori telescopici -7,9%. Solo i transporter segnano una crescita significativa del 36,9%. Questo trend negativo, che persiste da oltre tre anni, ha impatti rilevanti sulla capacità delle imprese agromeccaniche di investire in ricerca e innovazione, elementi essenziali per la competitività del settore.
La riduzione del ricambio dei mezzi incide negativamente sulla produttività e sulla qualità delle coltivazioni. Il parco macchine italiano invecchia, con un mercato dell’usato che cresce (+8% nel 2024) e una media d’età dei mezzi venduti di 22 anni. Questo fenomeno comporta anche rischi per la sicurezza e l’ambiente, poiché le vecchie macchine non sono dotate di tecnologie moderne come i sistemi di sicurezza (es. OPC) e producono emissioni inquinanti notevolmente superiori rispetto ai mezzi di nuova generazione.
In Europa, il calo delle immatricolazioni è generalizzato: Germania -19,2%, Regno Unito -22,9%, Austria -13,6%, Norvegia -18,8%. In controtendenza Spagna (+32%), Polonia (+11,9%) e Bulgaria (+20,6%). Fuori dall’Europa, la Turchia registra un crollo del 35,5%, mentre gli Stati Uniti segnano -15,1% per i trattori e -56,5% per le mietitrebbie. In controtendenza Canada (+12%) e soprattutto India, che cresce del 23,4% con oltre 200.000 trattori venduti.