«Sette miliardi di danni all’anno causati dal climate change»

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Il direttore di Asnacodi Andrea Berti fa il punto al festival della meteorologia di Rovereto sui danni causati da eventi atmosferici sempre più estremi. Per l'agricoltura la risposta è in una gestione del rischio a 360°. I trend di crescita delle coperture assicurative

All’interno del festival della meteorologia di Rovereto è stata organizzata una sessione dedicata all’ agricoltura da parte di Codipra Trento, Condifesa Bolzano e Asnacodi Italia sul tema del clima che cambia e degli scenari del mondo agricolo in questo ambito.

Nel confronto sono emerse ancora una volta le conseguenze delle criticità climatiche ed in particolare gli effetti economici negativi che ne conseguono.

«Ammontano a oltre 7 miliardi di euro all’anno- afferma Andrea Berti direttore di Asnacodi - i danni legati agli effetti del climate change in Italia, oltre 550 miliardi in Europa negli ultimi 10 anni».

Il festival della Meteorologia a Rovereto

L’apporto dell’innovazione digitale

Dati che descrivono una situazione critica alla quale è indispensabile far conseguire azioni complesse volte all’adattamento delle imprese ai cambiamenti climatici e alla resilienza. Fortunatamente gli sviluppi tecnologici e digitali consentono di strutturare importanti sistemi di conoscenza ambientale e territoriale, monitoraggi in campo, letture satellitari e con l’utilizzo di radar, che consentiranno di adottare soluzioni di agricoltura sostenibile e di precisione.

Gestione del rischio a 360°

L'intervento di Andrea Berti

«Con la Pac 2023-27 – osserva Berti - siano stati destinate quasi 4 miliardi di euro di risorse a questo settore che diventa così uno dei capitoli più importanti del bilancio». «Responsabilmente oggi dobbiamo partire dalle criticità per definire un piano strategico». Secondo il direttore di Asnacodi la percezione del contesto e del rischio effettivo da parte degli agricoltori, la distribuzione omogenea territoriale delle imprese assicurate e la gestione del rischio a 360° sono le criticità su cui lavorare. Berti ha quindi informato del fatto che si sta definendo un piano straordinario di trasferimento della conoscenza a tutti gli stakeholder e non solo agli agricoltori, oltre che percorsi formativi integrati in percorsi di studio o di formazione.

Il fondo AgriCat

E’ inoltre in fase di attivazione il Fondo AgriCat per un cambio di paradigma della gestione del rischio in Italia e un approccio di sinergia con ogni forma economico/associativa organizzata per favorire una cooperazione nell’ottica di una efficace azione di risk management. Con Cai, Anbi, Organizzazioni Professionali, Filiere e altri soggetti stiamo cercando di favorire un approccio sostenibile ed efficace di risk management che cerchi di ridurre gli effetti economici prima che di trasferire il rischio. La prima soluzione al problema siccità frequente, ad esempio, deve essere una corretta infrastruttura irrigua. In Italia si trattiene solo il 10,8% dell’acqua piovana, dobbiamo migliorare. AgriCat è una soluzione fortemente voluta da Asnacodi Italia, dalle Organizzazioni Professionali, dal Ministero ed Ismea. Si tratta di un progetto ambizioso e straordinario che dovrà portare tutte le imprese agricole italiane ad essere consapevoli che una corretta valutazione e gestione del rischio è imprescindibile.

Coperture assicurative in crescita

Il trend di crescita dei valori assicurati è costante, mentre il numero delle imprese è tendenzialmente stabile. Dobbiamo però considerare che i dati Istat ci confermano il trend di aggregazione delle imprese che si sono ridotte del 40% negli ultimi 10 anni con una crescita della dimensione aziendale (superficie media) del quasi 50%. Quindi rispetto al benchmark anche il nu mero delle imprese possiamo considerarlo in crescita. La vera sfida però parte dal 2023 con il fondo AgriCat.

E il Trentino come si colloca per copertura assicurativa? è ai primi posti a livello nazionale sia per il numero e la percentuale delle imprese assicurate rispetto a quelle esistenti che per volumi dei prodotti assicurati. Con riferimento ai fondi mutualistici il primato è ancora più evidente. Tutte le imprese zootecniche aderiscono dal 2022 al fondo ist latte per la stabilizzazione del reddito ad esempio ed una percentuale pari a circa il 60% aderisce al fondo ist frutta. Codipra grazie alla sinergia con tutte le organizzazioni provinciali, con lo stesso assessorato e grazie ad un’ottima struttura operativa è riuscito a far capire alle imprese l’importanza e la convenienza di questi strumenti.

Piano strategico Asnacodi

Il piano strategico di Asnacodi Italia 2020-2023 è partito dal capire quello di cui i singoli condifesa già disponevano. Grazie a dei progetti di ricerca Life, Psr, Pei ed altri in Italia si erano sviluppate interessanti soluzioni a livello territoriale quali per dialogare con big data esterni. Questo a regime potrebbe rappresentarci un dato istantaneo di tutti i danni geolocalizzati. Previsto anche l’allargamento degli strumenti e delle prestazioni che possono arrivare alla stabilizzazione del reddito che sono supporti importanti. L’Italia con orgoglio rappresenta un’eccellenza a livello europeo in questo settore ed i condifesa sono le organizzazioni dedicate a questa attività.

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«Sette miliardi di danni all’anno causati dal climate change» - Ultima modifica: 2022-11-29T10:02:15+01:00 da Lorenzo Tosi

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