Riparto fondi Feasr, le Regioni del Centro-Nord scrivono a Patuanelli

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Stefano Patuanelli
Inviata al ministro una lettera sottoscritta da 15 assessori all'Agricoltura per spiegare le ragioni che li hanno spinti a proporre di rivedere i parametri con i quali vengono distribuiti i fondi, difendere la loro posizione e invitarlo a prendere una decisione al più presto

Dopo la fumata nera nell'ultima riunione della Commissione politiche agricole sui nuovi criteri per il riparto dei fondi Feasr nel biennio 2021-2022, i 15 assessori delle Regioni del Centro-Nord hanno recapitato una lettera al ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli (inviata per conoscenza anche al commissario europeo Janusz Wojciechowski), per spiegare le ragioni che li hanno spinti a proporre di rivedere i parametri con i quali vengono distribuiti i fondi, difendere la loro posizione e invitarlo a prendere una decisione al più presto.

La questione è nota. Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Umbria si oppongono alla modifica perché riceverebbero meno soldi, le altre 13 Regioni più le Province autonome di Trento e Bolzano sono invece favorevoli, perché ne otterrebbero di più. L'ultima parola spetta ora proprio al titolare del dicastero di Via XX Settembre. Gli uffici del Mipaaf avevano messo sul tavolo una proposta "di mediazione", ma anche questa è stata rifiutata dalle cinque Regioni del Sud più l'Umbria.

Criteri vecchi, è ora di cambiare

"Ricordiamo che l’accordo per il riparto tra Regioni delle risorse per lo Sviluppo rurale 2014-2020, approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome il 16 gennaio 2014, prevede che il criterio di riparto – risalente alla programmazione dello sviluppo rurale 2000-2006 – venga utilizzato per l’ultima volta per il periodo 2014 – 2020 (documento D. 17/007/SR10/C10) – si legge nella missiva –. In tale occasione, molte Regioni dettero l’intesa, pur a fronte di una sensibile penalizzazione rispetto alla quota di cofinanziamento a loro carico, solo a fronte di questo impegno, in quanto il riparto proposto risultava assolutamente non rispondente alle effettive realtà agro-forestali e ai conseguenti fabbisogni di intervento della gran parte delle Regioni, mentre determinava un deciso vantaggio a favore di 6 Regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Umbria hanno, infatti, assorbito nelle ultime due programmazioni il 52% delle risorse Feasr disponibili per tutte le Regioni italiane)".

Nessuna volontà di trovare un accordo

I 15 assessori fanno notare a Patuanelli come da novembre 2020 a oggi si siano svolti otto incontri per modificare la proposta di riparto in modo da accogliere i rilievi delle sei Regioni contrarie, ma senza risultato. "Le sei Regioni hanno continuato a non entrare nel merito della proposta – scrivono – limitandosi a leggere in modo “funzionale” le norme di riferimento e il contesto al fine di giustificare il mantenimento del riparto storico, disattendendo l’impegno del 2014 e senza rendersi disponibili a ricercare un punto di mediazione e di sintesi". Per i firmatari della lettera, le motivazioni del rifiuto da parte di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Umbria di accettare i nuovi parametri sono "strumentali".

Gabriella Murgia (Sardegna), Federico Caner (Veneto), Emanuele Imprudente (Abruzzo), Alessio Mammi (Emilia-Romagna), Stefano Zannier (Friuli-Venezia Giulia), Davide Sapinet (Valle d’Aosta), Enrica Onorati (Lazio), Alessandro Piana (Liguria), Fabio Rolfi (Lombardia), Mirco Carloni (Marche), Nicola Cavaliere (Molise), Marco Protopapa (Piemonte), Giulia Zanotelli (Provincia autonoma di Trento), Arnold Schuler (Provincia autonoma di Bolzano) e Stefania Saccardi (Toscana), chiudono la lettera sottolineando "l’estrema urgenza di procedere quanto prima all’assegnazione delle risorse 2021-2022 per poter sostenere con nuovi bandi lo sforzo straordinario che il settore rurale ha messo in campo nell’attuale crisi pandemica".

Riparto fondi Feasr, le Regioni del Centro-Nord scrivono a Patuanelli - Ultima modifica: 2021-04-06T11:59:19+02:00 da Simone Martarello

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