Se non ti assicuri sei un pazzo

Un titolo provocatorio per stimolare un confronto costruttivo sul futuro delle assicurazioni agricole

gestione del rischio
Albano Agabiti
La gestione del rischio al tempo del climate change, degli insetti alieni, delle guerre commerciali internazionali, del possibile ridimensionamento della Pac e infine dell'incognita coronavirus. Produttori e assicuratori sono dalla stessa parte della barricata per affrontare tutte queste crisi. Quali speranze può avere chi decide di non stare dentro questa alleanza?

Il numero parla chiaro: oltre 8,2 miliardi di valore assicurato nella campagna 2019. Dal 2015 valori in continua crescita e agricoltori sempre più tutelati grazie alle polizze assicurative accanto ai nuovi strumenti mutualistici e dedicati anche alla stabilizzazione del reddito.

Editoriale pubblicato su Terra e Vita Magazine 8

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Questo in estrema sintesi il valore della gestione del rischio in agricoltura. Si badi bene, non un mero valore economico, ma un valore a 360 gradi per l’azienda agricola che permette di mantenere sostenibile un sistema agricolo che deve fare i conti con numerose problematiche, basti pensare ai cambiamenti climatici, agli insetti alieni, ai delicati rapporti commerciali, e chi più ne ha più ne metta, purtroppo.

L'obiettivo della tutela della competitività

Fortunatamente, e non voglio sembrare autoreferenziale, in questi ultimi 5 anni la gestione del rischio ha permesso di tamponare numerose criticità, diventando una delle frecce a disposizione dell’imprenditore agricolo per restare competitivi in un contesto in evoluzione.

Il record storico non è un caso

Al 12° convegno nazionale sulla gestione del rischio in agricoltura, organizzato da Cesar e Asnacodi, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università degli studi di Perugia, si è messa in evidenza la sempre maggiore importanza che le polizze assicurative e i nuovi strumenti mutualistici rivestono per il mondo agricolo: il record storico di oltre 8,2 miliardi di euro di valori assicurati raggiunto nella campagna scorso non può essere un caso.

Dobbiamo renderci conto che il mondo agricolo e gli agricoltori si stanno organizzando in maniera sempre più efficiente per tutelare le proprie produzioni e, di conseguenza, il proprio reddito. Il settore primario è in cambiamento! Anche grazie all’attività di Asnacodi le criticità riscontrate nelle campagne precedenti sul fronte dei pagamenti sono state brillantemente superate.

Nuovi strumenti per la gestione del rischio

In questo contesto in evoluzione, anche Asnacodi si è attivata per raggiungere un impegno strategico: la continua crescita quantitativa e qualitativa del settore. Per portare avanti questo importante obiettivo Asnacodi ha già individuato i pilastri da perseguire: attenzione ai territori, innovazione, comunicazione.

Pilastri che trovano al loro interno numerose attività innovative per il mondo della gestione del rischio a partire dagli strumenti:

  • fondi mutualistici,
  • fondi per la stabilizzazione del reddito (IST),
  • polizze parametriche

strumenti che stanno andando ad affiancarsi agli strumenti già consolidati.

Sistemi di supporto alle decisioni

Fondamentale sarà l’integrazione con tutti gli strumenti di innovazione tecnologica che possono creare valore aggiunto al sistema agricolo nazionale. Su questo fronte Asnacodi è già pronta a fornire strumenti tecnologici a supporto delle decisioni ai Consorzi associati i quali potranno fornirli a loro volta agli agricoltori. Innovazione che permette di meglio adattarsi alle diverse esigenze e caratteristiche uniche dei molti territori presenti a livello nazionale. Quindi l’attenzione ai territori e alle loro esigenze sarà un altro dei capi saldi del progetto Asnacodi.

Infine, ma non per questo meno importante, Asnacodi ha attivato un importante programma di comunicazione rivolto a tutti gli attori della filiera agricola con lo scopo di sensibilizzare, potenziare, migliorare le conoscenze sul mondo della gestione del rischio in tutte le aree di competenza, specialmente in un momento come questo caratterizzato da rischi di natura diversa.

L'incognita della nuova Pac

Il tutto immerso all’interno di un momento delicato, ovvero la concretizzazione della nuova programmazione agricola comunitaria. L’obiettivo comune condiviso con tutte le forze agricole è quello di finanziare il futuro senza cambi straordinari di regole, ma solo lievi aggiustamenti al fine di sostenere gli agricoltori e promuovere la competitività del settore primario, come già fatto per il 2021, e forse per il 2022, ma che dovrà essere “assicurato” anche nella nuova Pac 2022-2027.

Se non ti assicuri sei un pazzo - Ultima modifica: 2020-02-28T15:15:02+01:00 da K4

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