Giulia Giuffrè: «Sono cresciuta coltivando i valori della sostenibilità»

Giulia Giuffrè
Le donne, oggi alla guida di un’azienda su tre, grazie anche al crescente livello di formazione, riescono a coniugare tradizione e innovazione. La gestione dell’acqua in agricoltura rappresenta un ambito strategico per garantire sostenibilità e competitività

Un forte impegno, in prima persona, per l’integrazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile nelle strategie di sviluppo aziendale hanno fatto sì che a Giulia Giuffrè (Marketing Director e Sustanaibility Ambassador del Gruppo Irritec di Capo D’Orlando, Me) sia stato riconosciuto il titolo di “Global Compact Network Italy SDG Pioner 2020. (Il Global Compact delle Nazioni Unite è l’iniziativa strategica di cittadinanza d’impresa più ampia al mondo che nasce dalla volontà di promuovere un’economia globale sostenibile).

Un’iniziativa importante che Giuffrè ha coordinato in prima persona è AgriLab, progetti pilota rivolti principalmente ai Paesi in via di sviluppo, volti a identificare e formare esperti d’irrigazione locali e offrendo, allo stesso tempo, un valido contributo sia in termini di sviluppo sociale che alimentare alla comunità dei paesi coinvolti. I progetti includono non solo corsi e seminari ma anche training su impianti di irrigazione da installare in campi prova.

Giuffrè è anche molto impegnata sul tema dell’imprenditoria femminile. Infatti dal 2020 fa parte delle “Donne dell’Ortofrutta” e lo scorso anno ha ricevuto a Palermo il premio “Donna Attiva 2020” per la capacità di coniugare l’etica del lavoro e le solide tradizioni dell’innovazione tecnologica quale volano di sviluppo per il territorio e il benessere sociale. Inoltre fa parte del direttivo di Confapi Sicilia con delega alle pari opportunità e “no discriminazioni”.

Negli ultimi anni l’imprenditoria femminile sta avendo sempre più successo nel settore agricolo. La sensibilità femminile può dare una svolta al comparto agricolo?

Nella filiera dell’agroalimentare un’impresa su tre è guidata da una donna e il 70% circa degli occupati è di sesso femminile. Numeri importanti, soprattutto in un settore strategico come quello dell’agricoltura. La chiave di questo successo può essere ricondotta alle capacità imprenditoriali, a un maggiore livello di formazione e a una visione più ampia e sistemica delle donne in agricoltura, che consente di coniugare l’attività tradizionale con servizi nuovi e innovativi.

Per questo nella nostra impresa diamo grande rilevanza all’argomento, impegnandoci quotidianamente nell’assicurare equità di trattamento e mettendo tutti, non solo le donne, in condizione di potersi esprimere al meglio. La nostra mission è infatti quella di semplificare la vita di chi cura le piante, per lavoro e per passione, attraverso sistemi di irrigazione altamente tecnologici ed efficienti, anche dal punto di vista ambientale.

Per questo, ci impegniamo ogni giorno per migliorare la vita delle donne che “scendono in campo”, anche nelle aree rurali e nei Paesi in via di sviluppo, come l’Africa, dove rappresentano il 60% della manodopera dedicata all’agricoltura e un semplice sistema d’irrigazione può fare la differenza. Irritec, attraverso la sua Academy e ad iniziative mirate sul territorio, insegna anche alle donne come ottenere il massimo dall’irrigazione efficiente, in modo da ridurre il loro carico. In questo modo, il loro lavoro sul campo è più veloce, meno duro e più produttivo e possono trascorrere più tempo con le loro famiglie.

Da dove nasce la sua vocazione allo sviluppo sostenibile? Riesce, questo, a conciliarsi con la realizzazione di prodotti a elevata tecnologia?

«Ci impegniamo ogni giorno per migliorare la vita delle donne che "scendono in campo" anche nelle aree rurali nei paesi in via di sviluppo come l'Africa dove rappresentano il 60% della manodopera agricola. Fin da piccola sono cresciuta con i valori della sostenibilità ambientale e sociale nella consapevolezza che anche i piccoli gesti possono cambiare il mondo»

Fin da piccola, sono cresciuta coltivando i valori della sostenibilità ambientale e sociale, nella consapevolezza che ogni piccolo gesto è fondamentale per contribuire alla salvaguardia del nostro Pianeta. Valori già presenti anche nel Dna di Irritec e di cui ho scelto di farmi portavoce al mio ingresso in azienda.

La sostenibilità oggi non è soltanto un insieme di buone pratiche ma rappresenta una vera e propria “rivoluzione industriale”, un modus operandi improntato a una visione di lungo periodo che interessa l’intera produzione.

In Irritec, oltre a progettare e realizzare sistemi di irrigazione altamente tecnologici pensati per migliorare la resa e ottimizzare l’uso di risorse, utilizziamo energia proveniente da fonti rinnovabili e plastica riciclata. Investiamo costantemente in ricerca e sviluppo per ridurre l’impiego di materiale plastico e favorire l’introduzione di materiali bio-based, biodegradabil e compostabili. Inoltre, dal 2015, abbiamo avviato il progetto Green Fields per il corretto smaltimento dei prodotti a fine ciclo, oggi attivo in Italia e Messico.

Green Deal e Farm to Fork sono sulla bocca di tutti sia per apprezzarne gli scopi ma anche per contestarne i contenuti. Come pensa che questi progetti possono conciliarsi con la redditività dell’agricoltura?

Il Green Deal è una preziosa opportunità da cogliere e la strategia Farm to Fork può rappresentare un aiuto valido per favorire il passaggio a un sistema alimentare sano e sostenibile, nella consapevolezza che senza sostenibilità oggi non può esserci futuro.

Gli obiettivi da raggiungere entro il 2030 sono molto ambiziosi, ma altrettanto indifferibili: ridurre del 50% l’uso dei pesticidi e del 20% dei fertilizzanti, ridurre del 50% gli antimicrobici per gli animali da allevamento e per l’acquacoltura, ridurre le emissioni di gas serra del settore agricolo e zootecnico, aumentare l’agricoltura biologica fino al 25% della Sau, come indicato dalla Ue. In questo contesto, l’irrigazione e la redditività in agricoltura assumono quindi un ruolo centrale. Ci tengo a precisare che da sempre Irritec pone al centro della sua azione sistemi per l’irrigazione a pieno campo, in serra e per il settore residenziale che consentono la distribuzione dell’acqua e delle soluzioni nutritive in piccole quantità e con maggiore frequenza, mantenendo il livello di umidità ideale della zona radicale. L’irrigazione localizzata permette, infatti, di ridurre i consumi di acqua, energia, fertilizzanti e fitofarmaci, incrementando la produzione.

La posizione geografica del quartier generale del suo Gruppo, lontana dalle rotte commerciali europee ma in posizione strategica sul Mediterraneo, ha in qualche modo influenzato lo sviluppo e la diffusione dei vostri prodotti?

Essere nati in un contesto dove l’acqua rappresenta una risorsa da promuovere e salvaguardare ha rappresentato una sfida e, al contempo, un’opportunità. È stato un ottimo “laboratorio” per testare e perfezionare la nostra tecnologia, che ci ha permesso di posizionarci tra i leader mondiali della smart irrigation. Con 12 stabilimenti e circa 800 collaboratori Irritec possiede sedi produttive e commerciali in Italia, Spagna, Messico, Brasile, Stati Uniti, Algeria, Germania e Cile.

Come ha cambiato l’agricoltura, ed eventualmente l’irrigazione, l’epidemia di Covid-19?

La pandemia ha rilanciato la centralità dell’agricoltura e del cibo come elemento sociale. Insieme alla crescita della spesa alimentare domestica e degli acquisti nei negozi di vicinato, è aumentata anche l’attenzione e la ricerca di prodotti sani e sostenibili. Uno studio Censis mostra, ad esempio, come per il 90% degli italiani l’agricoltura sia il motore della sostenibilità e il 93,7% dei cittadini si è dichiarato anche favorevole a dare aiuti alle imprese agricole che investono in sostenibilità.

In questo contesto di cambiamento e alla luce della sfida climatica che ci troviamo ad affrontare, la gestione dell’acqua in agricoltura rappresenta un ambito strategico per garantire sostenibilità e competitività. In Irritec, promuoviamo da sempre un modello di agricoltura sostenibile, attraverso sistemi di irrigazione a goccia appositamente studiati per garantire il risparmio idrico.

Come vede il futuro dell’irrigazione? Quali sono le strategie e le tecnologie da sviluppare?

«Ogni goccia deve essere impiegata al meglio riducendo al minimo l'impatto ambientale della pratica irrigua»

Irritec non stata con le mani in mano e ha studiato e realizzato nuove tecnologie d’avanguardia. In particolare ha brevettato un’ala gocciolante a labirinto continuo per acque difficili (eXXtreme Tape®), che garantisce ottime prestazioni di filtraggio anche nel caso di utilizzo di acque difficili grazie alla presenza del doppio filtro continuo in entrata. I filtri, che vengono mantenuti puliti ed efficienti, assicurano un’erogazione più uniforme per l’intera vita utile dell’ala, garantendone una maggiore durata. La struttura leggera, ideale per terreni sabbiosi o drenanti, richiede una bassa pressione di esercizio, genere un prezioso risparmio di energia, e mostra una notevole resistenza in differenti condizioni di campo.

Parallelamente stiamo portando avanti un processo di digitalizzazione, volto a sfruttare correttamente tutte le potenzialità dell’agricoltura IoT.

Ispirati da una missione che ha radici profonde, attraverso l’irrigazione di precisione affrontiamo quindi le sfide del presente preservando le risorse e l’ecosistema per il domani.

Giulia Giuffrè: «Sono cresciuta coltivando i valori della sostenibilità» - Ultima modifica: 2021-01-28T13:40:21+01:00 da Alessandro Maresca

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