Beauveria bassiana per il controllo microbiologico dei fitofagi

Beauveria bassiana
Esemplari di Vanessa e vespa attaccati da B. bassiana
L'uso di funghi entomopatogeni dovrebbe rappresentare un metodo basilare per la difesa delle piante. Beauveria bassiana è attiva nei confronti di varie specie d’insetti e agisce sia sulle larve sia sugli adulti

I funghi entomopatogeni sono i più noti microrganismi che infettano i fitofagi dannosi alle piante e si stima che siano causa di circa il 60% delle epizoozie a carico di insetti e altri artropodi. Diverse specie fungine sono state oggetto di sperimentazioni finalizzate al controllo biologico degli insetti in agricoltura, afferenti a un numero di generi quali Achersonia, Agerata, Verticillium, Sphaerostilbe, Podonectria, Myriangium, Hirsutella, Beauveria, Metarhizium. I primi risultati significativi sono stati ottenuti con Beauveria bassiana fungo naturalmente presente nei suoli di tutto il mondo, dove vive come saprofita nutrendosi della materia in decomposizione.

Le specie sensibili al fungo

Numerosi studi dimostrano che B. bassiana è attiva nei confronti di varie specie d’insetti, agendo sia sulle larve sia sugli adulti. In particolare,le specie sensibili al fungo sono: coleotteri come le Dorifora della patata (Leptinotarsa decemlineata), il Balanino del castagno (Curculio elephas) e delle nocciole (Curculio nucum), il Punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus); lepidotteri come la Carpocapsa (Cydia polmonella), la Processionaria del pino (Thaumatopea pityocampa), la Piralide del mais (Ostrinia nubilalis); cavallette (come Ocneridia volxemi); rincoti omotteri (come Afidi, Aleurodidi, Cocciniglie); rincoti eterotteri (come Tingidi e Pentatomidi). Sono in corso studi sull’utilizzo di B. bassiana nel controllo delle cimici, delle zanzare (genere Anopheles, vettori del plasmodio della malaria), dell’acaro della ruggine degli agrumi Phyllocoptruta oleivora), della piralide delle bacche di caffè (Hypothenemus hampei) e anche di acari come il ragnetto del tabacco Tetranychus sp.

Come agisce Beauveria bassiana

Beauveria bassiana produce abbondanti spore asessuate (conidi) non pigmentate, unicellulari, idrofobiche che, su terreni colturali solidi, formano aggregati bianchi polverulenti. Quando le spore di B. bassiana entrano in contatto con la cuticola d’insetti sensibili, e le condizioni ambientali sono idonee, germinano e producono ife che penetrano nel corpo dell'ospite, in cui il fungo prolifera e produce tossine ad azione insetticida, provocando così la morte. In condizioni ambientali favorevoli, il fungo fuoriesce dalla cuticola dell’ospite ormai mummificato e ricopre la superficie esterna dell’insetto, producendo milioni di nuove spore infettive che si diffondono nell’ambiente. Il processo di infezione e sporulazione della B. bassiana porta alla formazione di nuove spore che possono infettare successivamente altri insetti.

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L'uso di funghi entomopatogeni dovrebbe rappresentare un metodo basilare per la difesa delle piante, sulla scorta delle osservazioni inerenti i ruoli aggiuntivi da essi svolti in natura. Infatti molte specie si rinvengono endofiticamente e/o nella rizosfera, e si comportano come antagonisti di svariati agenti patogeni e come promotori della crescita delle piante, con un ruolo ecologico che allo stato è ben lungi dall’essere completamente compreso.

Una più diffusa conoscenza delle loro attitudini potrà indubbiamente migliorare la possibilità di impiegarli con successo.

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Beauveria bassiana per il controllo microbiologico dei fitofagi - Ultima modifica: 2020-09-16T14:13:10+02:00 da Sara Vitali