Giovani, agli Oscar Green Lazio vincono innovazione e sostenibilità

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Sono otto i giovani imprenditori agricoli innovativi arrivati in finale al Concorso di Coldiretti. L’età media dei vincitori è inferiore ai 35 anni. Granieri: «I giovani devono essere sostenuti anche finanziariamente»

Creatività, avanguardia e sostenibilità, sono le caratteristiche degli otto progetti vincitori degli Oscar Green 2020 della regione Lazio, il concorso di Coldiretti che premia le idee più innovative dei giovani imprenditori agricoli.

L’età media dei giovani imprenditori che hanno presentato i loro progetti è inferiore ai 35 anni. La maggior parte di loro - rende noto Coldiretti - è titolare della propria impresa o ha un ruolo di amministratore delegato. Significativa l’adesione delle donne, che raggiungono quasi la metà dei concorrenti (33 partecipati in totale). Una indagine di Coldiretti rivela che nel Lazio le aziende guidate da under 35 hanno superato quota mille.

Granieri: «Aumentano le imprese under 35 che non hanno alle spalle un’azienda di famiglia»

«Continuano ad aumentare le imprese agricole condotte da under 35 – afferma il presidente di Coldiretti Lazio David Granieri – e molte di loro non hanno alle spalle l’azienda di famiglia, ma decidono di investire con le proprie forze e la propria energia in questo settore, mossi solo dalle capacità e dalla passione per questo lavoro. Non è stato facile – prosegue  Granieri – riuscire a selezionare i vincitori, perché i progetti presentati sono stati tutti molto innovativi. Gli Oscar Green rappresentano una grande occasione di confronto e crescita, ma anche la possibilità di creare nuove e interessanti sinergie tra le imprese».

Giovani e il nodo finanziamenti

«Le nuove generazioni rappresentano il nostro futuro – incalza Granieri - e proprio per questo devono essere sostenute anche finanziariamente. Non possiamo lasciare da soli i nostri giovani, che sempre di più dimostrano di rappresentare la forza trainante della filiera agricola alla quale stanno dando il loro prezioso contributo».

Oscar Green, i giovani vincitori

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Finalisti Oscar Green 2020 Lazio

Nella categoria Creatività spicca per la sua capacità innovativa l’idea di Marco Iacobelli, un trentaseienne di Sora (FR), che insieme al suo socio, ha creato l'applicazione Wine Listening, in grado di riconoscere oltre 2.5 milioni di vini solo dalla foto dell'etichetta. Da poco hanno lanciato anche il loro ecommerce.

Nella categoria Campagna Amica troviamo il progetto la Cantina subacquea di vino Bio Doc, realizzata da Giosafat Josè Amici, un trentaquattrenne titolare dell’agriturismo il borgo Ariccia (RM). Giosafat ha avuto l’idea di affinare il vino nelle acque vulcaniche del Lago di Nemi, dove alla profondità di 18 metri ha posto 500 bottiglie di Roma Doc Rosso Bio. E’ lui stesso, operatore tecnico subacqueo e istruttore professionale sub, ad immergersi. Un progetto che prevede un percorso turistico e culturale che si lega alla storia del Lago e alle navi di Caligola. 

Nella stessa categoria è arrivato in finale anche il progetto Secco ma fresco, l’idea è di Flavio Corsetti, trentaseienne di Cisterna di Latina (LT), che ha pensato di disidratare prodotti di stagione, colti direttamente dal suo orto, per averli in casa tutto l’anno.

Due le finaliste anche nella categoria Noi per il sociale: Silvia Proietti e il suo progetto Agriscuola nella Vecchia Fattoria di Mentana (RM) e Chiara De Santis con il progetto Agriland di Viterbo. L'idea di Silvia mira ad avvicinare i bambini alla natura: dalla raccolta dei frutti, all'osservazione degli animali. Prevista anche la coltivazione dell’orto e laboratori per studiare le erbe aromatiche oltre alla raccolta delle olive e la visita al frantoio.

La realizzazione dell'orto Agriland di Chiara nasce dalla concertazione tra l’esperienza lavorativa agricola di Andrea e la strutturazione degli spazi di Chiara, psicologa e educatrice.

Nella categoria Impresa 5. Terra ci sono le bevande originali e benefiche del Fruttolivo, progetto presentato da Elena Gramiccia, giovane imprenditrice agricola ventiseienne, laureata in Biotecnologie agro-industriali, attualmente studentessa in Scienze e Tecnologie alimentari. Elena è titolare dell’azienda Monti Simbruini di Paliano (FR) e ha ideato una bevanda non alcolica a base di estratti di foglie di olivo biologiche, con aggiunta di succo di melograno, limone e zucchero. Le molecole contenute nell'estratto, quali oleuropein e tirosolo, hanno effetto antiossidante e benefico sul sistema immunitario, e rendono la bevanda un’alternativa salutare ai succhi zuccherini che si trovano in commercio. Un prodotto unico sul territorio laziale.

Sostenibilità è la parola d’ordine del progetto Il circolo vizioso dell’orzo di Eugenio Rendina titolare dell’omonima azienda nata nel 2016 ad Accumoli (RI), appena pochi mesi prima del terremoto. Eugenio ha realizzato un birrificio artigianale bio, lavorando i cereali prodotti nelle sue terre. Dopo anni di ricerche e sperimentazioni nasce "Arca" la birra realizzata utilizzando il pane sciocco invenduto della zona. Esempio di economia circolare: il pane serve per la birra, la trebbia di birra viene venduta come mangime e utilizzata per produrre pane e biscotti quasi privi di zuccheri. 

I kiwi sono al centro del progetto KiwiAgrinnova arrivato in finale nella categoria Fare Rete e presentato da Enrico Ferrari, giovane ventiquattrenne titolare dell’azienda agricola di Latina. L’idea di Enrico è produrre alimenti ottenuti da processi di fermentazione soft del frutto a base 100% kiwi. Il progetto nasce dalla collaborazione tra altre aziende agricole il PIN-Polo Universitario Città di Prato, l’Università Degli Studi di Firenze, il Cluster CHICO, l’Università degli studi di Roma Tor Vergata,l'ITZS di Lazio e Toscana.

 

Giovani, agli Oscar Green Lazio vincono innovazione e sostenibilità - Ultima modifica: 2020-09-30T15:14:12+02:00 da Laura Saggio

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