Mastrandrea: «Accesso al credito, il principale ostacolo per i giovani»

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Francesco Mastrandrea
Il punto del presidente dei Giovani di Confagricoltura su ricambio generazionale, New Breeding Techniques, misure a supporto degli under 40

«L’imprenditore agricolo è il primo tassello di una catena del valore fondamentale, quella del cibo. Quando è giovane - afferma il presidente dei Giovani Agricoltori di Confagricoltura (Anga) Francesco Mastrandrea - si contraddistingue in genere per una gestione innovativa e sostenibile dell’impresa, capace di valorizzare potenzialità e competitività dell’azienda. Possibilità interessanti per un lavoro sempre più vocato all’innovazione e al cambiamento».

Allora perché da tempo, in Italia e in Europa, si parla di difficoltà nel ricambio generazionale in agricoltura? Quali gli ostacoli? 

Il nodo dell’accesso al credito

«Il primo ostacolo sostanziale è quello dell’accesso al credito. Le aziende dei giovani agricoltori, che siano al primo insediamento o al subentro, soffrono anche perché hanno spesso patrimoni insufficienti a garantire l’erogazione del credito, a cui quindi hanno accesso con difficoltà. Sebbene gli istituti di credito negli ultimi anni abbiano creato qualche nuova condizione, regole e tempi sono ancora purtroppo troppo lunghi. Poca liquidità - spiega Mastrandrea - determina due ulteriori fondamentali vincoli al ricambio: l’accesso alla terra (ne abbiamo sempre meno a disposizione e costa sempre di più) e gli investimenti in tecnologia (per garantire i principi di sostenibilità economica ed ambientale richiesti soprattutto dalla Farm to Fork i costi si sono moltiplicati)».

«Malgrado negli ultimi anni si siano moltiplicate le misure per favorire il ricambio in agricoltura, gli under 40 alla guida delle imprese agricole, pur aumentati, sono ancora troppo pochi se paragonati a quelli degli altri Paesi europei».

L’impegno di Anga

«Se si intende agevolare davvero il passaggio generazionale - incalza Mastrandrea - servono misure più importanti, che portino i giovani imprenditori agricoli italiani a poter giocare sullo stesso campo dei colleghi europei. Gli under 40 di Confagricoltura fondano la loro attività sindacale su queste tematiche e lavorano a tutti i livelli, nazionale ed europeo, impegnandosi all’interno del Ceja (Consiglio europeo dei giovani agricoltori), per sensibilizzare politica e Istituzioni su questi temi».

«In questo anno segnato dalla pandemia ci siamo confrontati con tutti gli stakeholder per mantenere alta l’attenzione su un aspetto fondamentale: rendere il comparto agricolo attraente per i giovani, almeno alla stregua di tutte le altre attività che sembrano attrarre di più».

«Oggi che stiamo ridefinendo la nuova Politica Agricola Comune e siamo nel pieno della discussione sulle strategie del Green Deal, stiamo lavorando per supportare la risoluzione di questi problemi, attraverso politiche ad hoc per gli under 40».

Apertura alle New Breeding Techniques

«Come Anga continuiamo ad impegnarci anche per l’apertura alle nuove tecnologie colturali: le NBT (New Breeding Techniques) che, consentendo rese migliori, di maggior qualità e con minor impatto ambientale, rappresentano la vera modernizzazione e sicuramente una delle chiavi di volta per il ricambio generazionale».

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«Cogliere l'opportunità del Next Generation Eu»

«I fondi del Next Generation Eu nel nostro settore devono puntare a favorire realmente il ricambio generazionale. Anche per questo, come unica associazione agricola, ci siamo uniti con i Giovani di Confindustria, Federmanager Giovani ed altre dieci Organizzazioni giovanili di categoria dando vita al progetto “IMPatto Giovani” che ha l’obiettivo di parlare con una voce ‘young’ univoca dei diversi settori produttivi alle Istituzioni, affinché sia colta l’opportunità di questi fondi per investire concretamente sul futuro del Sistema Paese».

Le aziende giovani in cifre

Le imprese agricole a conduzione giovanile in Italia, anche per effetto degli incentivi governativi per l’insediamento, hanno registrato nell’ultimo quinquennio un incremento del 15,2% (da 49.543 a 57.083 imprese su un totale di 749.990 imprese agricole); tuttavia nel 2019 hanno segnato una flessione dello 0,9%, da 57.621 a 57.083.(Centro studi di Confagricoltura su dati Istat).

Mastrandrea: «Accesso al credito, il principale ostacolo per i giovani» - Ultima modifica: 2021-04-08T19:49:08+02:00 da Laura Saggio

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