Olio di semi spacciato per evo, scoperta maxi frode

    Nas
    Due arresti e altri 12 indagati tra la Toscana e la Puglia. Accertata l'alterazione di 50 tonnellate di olio tramite l'aggiunta di sostanze come clorofilla e betacarotene, per fortuna non dannose per la salute umana

    Olio di semi di soia reso simile all'olio extravergine di oliva con l'aggiunta sostanze come clorofilla e betacarotene per ottenere un alto profitto illecito. Così una frode scoperta dal Nas di Firenze tra Toscana e Puglia che ha portato all'arresto ai domiciliari di due persone a Cerignola (Foggia) e a Montespertoli (Firenze) per riciclaggio e ricettazione di ingenti quantità di olio di semi etichettato fraudolentemente come olio extravergine d'oliva.

    Ad altri due soggetti di Impruneta e Castelfiorentino è stato notificato il divieto di esercitare l'attività imprenditoriale del commercio di prodotti alimentari per 6 mesi. Nell'inchiesta, coordinata dalla procura di Firenze, ci sono altri 10 indagati (totale 14) tra cui sette prestanome. Le indagini sono state nelle province di Barletta-Andria-Trani, Firenze, Foggia, Pescara, Pisa e Prato. L'olio di semi veniva modificato in Puglia con sostanze non dannose per la salute e immesso nei circuiti commerciali toscani del settore alimentare (bar, ristoranti, panifici, grossisti).

    Almeno cinquanta tonnellate di olio taroccato

    Nelle indagini del Nas di Firenze, a cui hanno collaborato il Nas di Foggia e i carabinieri dei comandi provinciali di Firenze e Foggia oltre a personale dell'Istituto Centrale Repressione Frodi, è stato documentato il flusso di 50 tonnellate di olio sofisticato di cui 16 sono state sequestrate per impedirne l'illecita commercializzazione. Inoltre, sono stati individuati i depositi dove l'olio veniva stoccato in attesa di essere venduto. Tra gli interventi c'è stato il sequestro a Firenze di un autocarro con 5.500 litri di olio modificato mentre andava a rifornire un'attività della ristorazione. Sempre le indagini del Nas avrebbero riscontrato che i presunti prestanome indagati avrebbero contribuito a sviare le indagini, in particolare avendo permesso l'uso del marchio di loro società, peraltro risultate inesistenti o non più operative, da parte dell'arrestato di Cerignola che realizzava materialmente la sofisticazione e il confezionamento di lattine e bottiglie di olio apponendo le etichette di quelle stesse società.

    Da Italia Olivicola massimo impegno contro gli illeciti

    «Italia Olivicola contrasterà sempre e in ogni sede tutte le operazioni illecite ai danni degli agricoltori italiani seri e onesti, come dimostrato con la costituzione di parte civile nel più grande processo sulle frodi nel settore olivicolo a Siena sul caso Valpesana». Così il presidente di Italia Olivicola Gennaro Sicolo, a proposito dell'operazione dei Nas di Firenze. «Esprimo vivo apprezzamento per l'operazione delle forze dell'ordine che ha consentito di smantellare l'ennesima truffa ai danni dei produttori italiani di olio extravergine d'oliva - precisa Sicolo - sono pronto a lavorare con il Ministro Bellanova, con il sottosegretario L'Abbate, con le forze dell'ordine e la Magistratura per valorizzare la qualità dell'extravergine e combattere tutte le pratiche sleali che inquinano il mercato e rovinano gli sforzi di migliaia di produttori».

    Bellanova: sistema controlli funziona

    «Abbiamo un sistema di controlli tra i migliori al mondo. L'operazione odierna conferma che la lotta alla contraffazione deve essere in cima alle nostre priorità per difendere i consumatori e le nostre imprese che lavorano duramente e nelle regole - sottolinea il ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova - grazie all'Icqrf e ai carabinieri».

    Olio di semi spacciato per evo, scoperta maxi frode - Ultima modifica: 2019-09-17T15:31:05+02:00 da Redazione Terra e Vita

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