Tea, fumata bianca in Commissione Ambiente Ue

bioeconomia
La bozza di Regolamento sarà ora votata dalla plenaria del Parlamento europeo il 6 febbraio, poi servirà l'accordo tra i Paesi membri. Le piante ottenute con le nuove tecniche genomiche non saranno protette da brevetti

Altro passo in avanti per le Tea. Dopo il mancato accordo in Consiglio Ue dello scorso dicembre, ora con 47 voti a favore, 31 contrari e 4 astenuti la Commissione Envi del Parlamento europeo ha dato parere favorevole alla relazione emendativa del Regolamento Ue sulle Ngts (New Genomic Techniques) presentata dall'eurodeputata Jessica Polfjärd che autorizzerà la coltivazione in Europa e quindi anche in Italia di piante ottenute con tecniche di evoluzione assistita (Tea). Il testo dovrà ora superare il voto dell'Eurocamera, poi inizieranno i negoziati con gli Stati membri.

La proposta sulla quale è stato trovato l'accordo è quella che suddivide le piante
prodotte con le nuove tecniche genomiche in due categorie. Le piante che presentano mutazioni semplici (Ngt 1), cioè simili a quelle che possono essere ottenute con l'incrocio
tradizionale o possono accadere in natura e che sono considerate alla stregua delle piante convenzionali, saranno soggette a un iter di autorizzazione veloce, senza le regole di tracciabilità ed etichettatura degli Ogm. Tutte le altre piante (Ngt 2), prodotte con le stesse tecniche ma con modifiche più complesse, continueranno a essere equiparate agli Ogm.
Nel testo, i deputati hanno introdotto un divieto totale di brevetti per tutte le piante Ngt per evitare incertezze giuridiche, aumento dei costi e nuova dipendenza per agricoltori e allevatori.

Approvazione in extremis, si può fare

«L’approvazione con quasi il 60% dei voti a favore della posizione sul nuovo regolamento ci fa sperare in un accordo finale entro la fine della legislatura» ha detto Paolo De Castro, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo. «Nonostante i tentativi di alcuni deputati di ritardarne l’approvazione o rivoluzionarne il contenuto, il testo approvato dalla Commissione Ambiente ricalca la posizione approvata lo scorso novembre dalla Commissione Agricoltura, con ulteriori sforzi in termini di trasparenza e sostenibilità – ha sottolineato l’eurodepuato –. Ora il testo arriverà in plenaria il prossimo 6 febbraio, a conferma della volontà del Parlamento di mettere il prima possibile questa innovazione al servizio dei nostri agricoltori».

«L’auspicio è che anche il Consiglio dei ministri agricoli dell’Ue acceleri i dibattiti - ha concluso De Castro – per poter avviare i negoziati interistituzionali nel mese di febbraio e tentare il tutto per tutto per un voto finale da parte del Parlamento durante l’ultima Plenaria della legislatura, ad aprile prossimo».

Cia, Tea cruciali per la transizione verde

«Un risultato che premia il nostro lavoro e lascia ben sperare per il futuro dell’agricoltura italiana». Così Cia-Agricoltori Italiani commenta l’approvazione in Commissione Ambiente a Bruxelles della relazione emendativa al Regolamento sulle nuove tecniche genomiche (Ngts) nel quadro della transizione verde e della riduzione degli agrofarmaci. Positivo, secondo Cia, il rigetto di alcuni emendamenti che si riteneva potessero introdurre criteri eccessivamente rigidi.

«Oltre al lavoro della Commissione e del Parlamento – ha detto il presidente Cia Cristiano Fini – aspettiamo adesso che tutti gli Stati membri prendano posizione e trovino un accordo, altrimenti, si consegnerebbe il fascicolo alla prossima presidenza, dilatando i tempi e rischiando un stop con conseguenze negative per tutto il mondo agricolo».

Cia ricorda che queste biotecnologie sono già autorizzate in moltissimi Paesi (Argentina, Israele, Gran Bretagna, ecc.) e senza una legislazione Ue, ricercatori e investimenti potrebbero essere attratti da Paesi extraeuropei.

«Le Ngt sono cruciali per affrontare le grandi sfide della transizione green e rappresentano uno strumento indispensabile contro le fitopatie e i cambiamenti climatici che già oggi, da soli, spiegano tra il 20% e il 50% delle fluttuazioni del rendimento agricolo – ha concluso Fini – l’Europa deve diventare leader in questo campo, per un futuro in cui sia garantita sia la produttività che la qualità e la sostenibilità del settore primario».

Coldiretti: con le Tea maggior resilienza al climate change

Anche Coldiretti e Filiera Italia plaudono all’approvazione del progetto di relazione sulle Tea perché "avvicina gli agricoltori all’utilizzo della genetica green, che permetterà di selezionare nuove varietà vegetali, con maggiore sostenibilità ambientale, minor utilizzo di input chimici, ma anche resilienza e adattamento dei cambiamenti climatici, nel rispetto della biodiversità e della distintività dell’agricoltura italiana ed europea” scrivono le due associazioni in un comunicato congiunto.

Tea, fumata bianca in Commissione Ambiente Ue - Ultima modifica: 2024-01-24T16:06:45+01:00 da Redazione Terra e Vita