Tea, in Consiglio Ue fumata nera per il nuovo regolamento

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Niente maggioranza tra i rappresentanti dei 27 Paesi dell'Unione sulla proposta di Regolamento della Commissione. Fiducia per un'intesa prima della fine della legislatura

Fumata nera in Consiglio Ue sul regolamento sulle piante ottenute con le nuove tecniche di modifica del genoma, le cosiddette Tea. «Siamo molto vicini a un accordo, ma ancora non c'è la maggioranza», ha detto il presidente di turno del Consiglio dei ministri dell'Agricoltura Luis Planas, invitando le delegazioni e la Commissione europea a «fare uno sforzo» per
chiudere quanto prima il dossier superando le divisioni sui punti controversi.
«Noi - ha dichiarato Planas - continueremo a lavorare affinché la presidenza belga che comincia a gennaio possa adottare delle conclusioni.

La questione è urgente, se non cogliamo l'opportunità adesso, rischiamo di non avere un regolamento prima del 2025», ha sottolineato Planas alludendo alle elezioni europee e alla conseguente pausa legislativa legata al rinnovo di Parlamento e Commissione europea.

La proposta della Commissione propone di dividere le piante geneticamente modificate in due categorie, la prima (Categoria 1) equiparata alle piante convenzionali sulla base dei criteri stabiliti nell'allegato 1 della proposta, la seconda (Categoria 2) sarebbe sottoposta a una valutazione del rischio più soft rispetto alla normativa attualmente in vigore sugli Ogm.

Lollobrigida: le nuove tecniche sul genoma essenziali

«Le piante ottenute da nuove tecniche genomiche sono uno strumento essenziale per migliorare la sostenibilità dei processi produttivi in agricoltura e contribuire alla sicurezza alimentare e alla sovranità alimentare europea, che oggi consideriamo in pericolo». Così il
ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida nel dibattito in corso nel Consiglio Ue sulle piante il cui Dna viene modificato con biotecnologie di ultima generazione. Queste piante, ha detto Lollobrigida, sono «totalmente differenti dagli Ogm su cui confermiamo la nostra contrarietà».

Confagricoltura, tecniche genomiche restino una priorità

«C'è bisogno di tecniche produttive all'avanguardia, per far crescere la sostenibilità ambientale del sistema agricolo. In quest'ottica, non è una buona notizia il mancato raggiungimento di un'intesa in seno al Consiglio Agricoltura Ue sull'inquadramento delle nuove tecniche genomiche nell'ordinamento dell'Unione». Così il presidente di
Confagricoltura Massimiliano Giansanti sul dibattito nel Consiglio Ue, a Bruxelles. «I problemi emersi non sembrano insolubili – ha aggiunto –. Ringraziamo la delegazione italiana per il positivo contributo assicurato alla discussione».

Coldiretti: Tea opportunità da non perdere

«Per difendere la biodiversità, la distintività e vincere la sfida climatica, l’Unione europea non può perdere le opportunità offerte dalla nuova genetica green che non ha nulla a che vedere con i vecchi Ogm transgenici che in Europa sono stati sconfitti grazie alle nostre battaglie» ha commentato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini.

Tea, in Consiglio Ue fumata nera per il nuovo regolamento - Ultima modifica: 2023-12-11T17:23:03+01:00 da Redazione Terra e Vita

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