Tutti i benefici di un terreno vivo

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Avere un suolo in salute significa mantenere un'alta stabilità e qualità delle produzioni nel tempo. Rivedi e scarica le presentazioni del seguitissimo webinar con Kalòs organizzato da Edagricole

Il suolo è la base della vita, tanto da poter quasi essere assimilato a un organismo, tenuto in vita da miliardi di microrganismi viventi che formano il microbiota del suolo. Quando la sua attività è carente, si manifestano problemi come la “stanchezza del terreno”, che può compromettere direttamente la fertilità del suolo.

Nel webinar C’è vita nel suolo. Perché concimare non equivale a fertilizzare organizzato da Edagricole in collaborazione con Kalòs il 13 aprile scorso è stata approfondita l’importanza cruciale del microbiota del suolo per la fertilità del terreno, a partire dall’assorbimento dei nutrienti fino all’equilibrio dell’intero ecosistema agrario.

Rivedi il webinar

Aspetto fondamentale affrontato durante il webinar il legame tra microrganismi del suolo e le piante. L'intervento iniziale di Martina Broggio, consulente di Soil Evolution, ha aperto una nuova visione: «Il legame tra microrganismi del suolo e le piante è fondamentale anche per la salute umana: la perdita di fertilità microbiologica arriva a far perdere nutrienti nel cibo che stiamo mangiando».

Secondo Broggio, il calo di fertilità che si registra in molti terreni negli ultimi anni, è dovuto anche alle concimazioni di sintesi: «Essendo il concime un sale provoca la plasmolisi di tutte le cellule microbiche, ma una loro influenza negativa ce l'hanno anche i prodotti fitosanitari per la difesa, il compattamento, l'aumento delle temperature e la riduzione dell'utilizzo di sostanza organica».

Per questo occorre, definiti gli obiettivi produttivi, applicare le giuste sostanze che nutrono i microrganismi, che vivono sia all'esterno che all'interno della pianta.

Perché concimare non equivale a fertilizzare

Proprio Broggio, durante il suo intervento, ha risposto alla domanda "madre" del webinar: perché concimare non equivale a fertilizzare? «Perché molto spesso i concimi che utilizziamo per la nutrizione sono limitati dal punto di vista dell'assorbimento, solo una piccola parte può essere direttamente utilizzata dalle piante. Questo avviene, per esempio, nel caso dell'ureasi batterica, un enzima prodotto dai batteri che aiuta ad assorbire l'urea. Il suolo è come il nostro intestino – ha spiegato Broggio – se abbiamo una flora intestinale che lavora bene tutto quello che mangiamo viene assimilato. Al contrario e in modo simile, se abbiamo un suolo povero dal punto di vista microbico l'assorbimento viene compromesso».

Poi l'agronoma ha parlato anche di alcune funzioni del microbiota, dei fattori che lo influenzano, di come valutare la fertilità del suolo e degli effetti del microbiota sulla pianta: di come avere più radici significhi miglior assorbimento dell'acqua, minor stress idrico e termico.

Scarica la presentazione di Martina Broggio IL MICROBIOTA DEL SUOLO E L'EFFETTO SULLE PIANTE

Il ruolo dei microrganismi nella fertilità

Simone Lavezzaro, agronomo del centro di saggio Agricola 2000, ha raccontato la sua esperienza con concimi che contengono microrganismi e della loro funzione nell'aumentare la vitalità delle piante.

«Negli ultimi anni, analizzando il terreno, ci siamo accorti come ci sia un buon livello di sostanza organica, per via dell'inerbimento e dei concimi, ma a volte i cali di produzione e vigore erano in concomitanza con una scarsa vitalità del suolo».

Scarica la presentazione di Simone Lavezzaro IL RUOLO DEI MICRORGANISMI NELLA FERTILITÀ: ESPERIENZE TECNICHE

La storia di Actilife e l'importanza del microbiota

Mirco Storari di Kalòs ha parlato del progetto Actilife, che opera nel campo della nutrizione e della salute del terreno delle piante. In 30 anni la sostanza organica è diminuita del 21%, ha detto citando uno studio della fondazione Mach che riguarda i vigneti trentini.

«Quando la biodiversità delle specie vegetali è alta si osserva un aumento della biodiversità del microbiota. Le radici delle specie presenti producono essudati, precursori che stimolano batteri a produrre acidi organici, che a loro volta supportano la crescita delle radici delle piante coltivate.

Questo meccanismo è alla base del progetto Actilife, la cui parola significa "attivazione della vita". Il progetto intende esaltare i fenomeni benefici che si verificano nel suolo, stimolando i processi simbiotici della rizosfera utili all'assorbimento dei nutrienti, allo sviluppo delle radici e ai processi che sovrintendono allo sviluppo armonico della pianta».

Scarica la presentazione di Mirco Storari ACTILIFE: UNA STORIA NATURALE

Le esperienze dal campo

Fonti scientifiche e esperienze confermano che la possibilità di superare gli stress ossidativi e osmotici deriva da apparati radicali performanti per i quali sono importanti:
•un aumento della sostanza organica umificata nel suolo
•un aumento della biodiversità microbica
•un utilizzo di sostanze naturali che favoriscono l’efficienza delle radici

Un valido aiuto, ha ricordato Storari, lo danno i formulati del progetto Actilife, che favoriscono la funzionalità delle radici.

Al progetto Actilife hanno partecipato numerose aziende agricole, vitivinicole e non, alcune delle quali hanno portato la loro esperienza di successo al webinar:

Le vostre domande durante il webinar

Coltivo orticole. Per avere più biodiversità vorrei seminare su terreno inerbito senza effettuare lavorazioni. Secondo voi riesco ad avere una fertilizzazione e uno stato idrico "naturali"?

Dipende dal terreno: se partiamo da una buona base il terreno è già strutturato, fino a una profondità di 20 cm, quindi la risposta è si. Sono molto utili ad esempio le cover con trifogli, sulle quali si può trapiantare, e che consentono di evitare la competizione con specie infestanti. Bisogna ricordare che il suolo, nei millenni, si è formato grazie agli inerbimenti. Le lavorazioni causano la perdita di sostanza organica e della struttura del terreno e l'acqua fa fatica a infiltrarsi.

Quali sono le condizioni ideali per la fissazione del carbonio a opera dei batteri?

La sostanza organica è data dai microrganismi che la decompongono nel terreno, dove con un buon tasso costante d'umidità i microrganismi proliferano. Condizione che spesso nei terreni italiani manca, rendendo poco disponibili i nutrienti. Inoltre, i suoli scoperti portano a un aumento delle temperature, condizione dannosa per i microrganismi. Quindi è una condizione da evitare, insieme alle lavorazioni.

Cosa contiene il prodotto Vitalumi? Va interrato?

Contiene un inoculo di funghi micorrizici in un pellet a base di origine vegetale, in parte torbe e in parte residui vegetali non compostati, necessari per alimentare i batteri Pgpr e il Trichoderma.
L'interramento non è necessario, perché la funzionalità di Vitalumi è basata proprio sulla presenza del pellet, che protegge i microrganismi.

Tutti i benefici di un terreno vivo - Ultima modifica: 2023-04-21T09:58:35+02:00 da Alessandro Piscopiello

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