L’innovazione nell’irrigazione “ruba” la scena al Macfrut di Rimini

Il modello irriguo italiano fa scuola anche all'estero. Premio agli alunni di un istituto superiore di Salerno per un progetto su una coltura idroponica al chiuso

L’irrigazione a goccia, ma anche i cosiddetti “bancomat dell’acqua” ed il sistema “esperto” Irriframe/Irrinet, che ormai copre il 60% del territorio irriguo italiano e garantisce un risparmio fino al 30% nel fabbisogno colturale d’acqua, sono i  capostipiti della ricerca applicata, che vede protagonisti i Consorzi di bonifica e di irrigazione e, in particolare, Acqua Campus, l’area sperimentale creata dal Consorzio C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo a Budrio, nel bolognese e la cui riproduzione (su circa 640 metri quadri) è una delle principali attrattive del salone Macfrut, con focus sull’Africa sub-sahariana, in corso di svolgimento a Rimini Fiera.
Questo a dimostrazione di come i consorzi di bonifica non si limitino solo a portare acqua ai campi, ma siano in prima linea nella conservazione. Proprio la Regione Emilia-Romagna ha in previsione quasi 225 milioni di euro di nuovi investimenti in infrastrutture irrigue, un incremento della capacità d'invaso regionale pari a 16,6 milioni di metri cubi d'acqua e un areale servito dai nuovi finanziamenti irrigui di 178mila ettari con quasi 14 mila aziende agricole beneficiarie.

L'obiettivo: produrre di più con meno acqua

Se ne è avuta conferma dal grande interesse riscontrato dalla Terza Conferenza Nazionale Anbi sull’Innovazione per l’Irrigazione, che ha presentato novità quali i “canali intelligenti”, il miglior consiglio fertirriguo, il fruttometro, le tecnologie satellitari per il calcolo del bilancio idrico del suolo, il “vertical farming”.
«Siamo orgogliosi della sinergia con Anbi in una logica di sistema a servizio dell’agricoltura» ha detto il presidente di Macfrut Renzo Piraccini.
«L’innovazione è un tassello fondamentale per il futuro di un settore primario, il cui obbiettivo, per sfamare il mondo, deve essere aumentare la produttività del 50% entro metà secolo», sottolinea il presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi perla Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi) Francesco Vincenzi, confermando la partnership con l’importante fiera riminese.

Un momento della conferenza

Innovazione nell'irrigazione, premiata una scuola superiore

Nel corso del simposio è stato anche assegnato il premio per l’innovazione irrigua: è stato assegnato all’istituto superiore “Guglielmo Marconi” di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, per il progetto Tekaplant, sperimentazione su una coltura idroponica al chiuso, utilizzando luci a led di colore rosso e blu, con controllo a distanza dei parametri di crescita.
«Grazie all’efficiente sinergia operativa con i Consorzi di bonifica– sottolinea Simona Caselli, Assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna – stanno arrivando finanziamenti per nuovi invasi, che incrementeranno la disponibilità idrica regionale di 16.600.000  metri cubi d’acqua; non solo, la rete irrigua raggiungerà ulteriori 13.590 aziende agricole, migliorandone notevolmente le potenzialità di mercato».
«Bisogna ricordare – ha concluso Vincenzi - che i 3.300.000 ettari irrigati producono l’85% del made in Italy agroalimentare; ciò nonostante, in Italia, perdiamo 15 ettari di campagna al giorno. Bisogna puntare ad un nuovo modello di sviluppo, che abbia la valorizzazione del territorio al centro».

L’innovazione nell’irrigazione “ruba” la scena al Macfrut di Rimini - Ultima modifica: 2019-05-09T18:11:30+02:00 da Redazione Terra e Vita

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