I nuovi portinnesti salveranno la viticoltura

portinnesti serie m
I portinnesti serie M, grazie a “Winegraft S.r.l.” e Vivai Cooperativi Rauscedo che li moltiplica e commercializza in esclusiva mondiale sono oggi a disposizione di tutti i viticoltori!

Nella seconda metà dell’800, con la comparsa in Europa della fillossera che causò la distruzione di centinaia di migliaia di ettari di vigneto, la viticoltura europea potè sopravvivere solo grazie al miglioramento genetico con il ricorso alla vite innestata su portinnesti creati tramite incrocio utilizzando specie con radici resistenti all’attacco di questo afide.

I portinnesti della vite, oggi ancora ampiamente utilizzati, sono stati creati e selezionati più di cento anni orsono: sono ancora validi ed efficaci per affrontare le sfide cui è chiamata la viticoltura del futuro?

L’espansione della viticoltura in areali con condizioni pedoclimatiche fortemente limitanti, le sfide poste dal cambiamento climatico e la richiesta di maggiore sostenibilità impongono la necessità di riprendere l’attività di breeding per rinnovare l’offerta sui portinnesti in funzione di queste nuove esigenze.

I portinnesti serie M

L’Università di Milano ha, per prima, raccolto questa sfida, avviando, a partire dagli anni ’80, un programma di miglioramento genetico dei portainnesti che ha portato, nel 2014 all’iscrizione nel RNVV dei 4 portinnesti della serie M, le cui caratteristiche peculiari sono quelle di rispondere in maniera più efficiente a fattori limitanti come carenza idrica, clorosi ferrica e salinità, di migliorare la capacità di assorbimento di potassio e magnesio, e indurre una minore vigoria a favore della qualità delle uve.

La ricerca VCR

A partire dal 2015, i Vivai Cooperativi Rauscedo hanno intrapreso un proprio programma di miglioramento genetico all’interno del quale è inclusa una sezione dedicata esclusivamente ai portainnesti, con l’obiettivo di ampliare la gamma di soluzioni, anche in funzione dei diversi Paesi di destinazione delle barbatelle ed alle caratteristiche peculiari dei suoli.

I principali obiettivi che VCR si propone sono quelli di ottenere portainnesti rustici, ma con vigoria moderata e una maggiore efficienza nell’assorbimento delle sostanze nutritive. Particolare attenzione è rivolta alla selezione di varietà capaci di resistere sia agli stress abiotici, quali alti livelli di calcare, salinità e siccità, che a quelli biotici come i nematodi vettori di virosi. Non da ultimo, i nuovi portainnesti dovranno garantire elevate reso all’innesto e ridurre al minimo i fenomeni di disaffinità, incompatibilità e deperimento osservabili con talune combinazioni marza-portainnesto.

 

I nuovi portinnesti salveranno la viticoltura - Ultima modifica: 2022-03-18T12:35:20+01:00 da Redazione Terra e Vita

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