Radicchio, ora è in pugno anche la cercospora

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Una buona difesa fitosanitaria deve basarsi su un portafoglio prodotti in grado di gestire tutte le patologie chiave di questa orticola: oidio, sclerotinia, botrite e cercospora

In Veneto, a seconda degli areali previsti dai disciplinari, vengono coltivate le varietà radicchio rosso di Treviso IGP tardivo e precoce, radicchio variegato di Castelfranco IGP, radicchio di Chioggia IGP e radicchio di Verona IGP. Vere e proprie eccellenze produttive del territorio che richiedono strategie di difesa fitosanitaria con prodotti caratterizzati da un favorevole profilo ecotossicologico e da tempi di carenza sufficientemente brevi, necessari sugli ortaggi che possono richiedere interventi anche nelle fasi prossime alla raccolta. Un radicchio di Chioggia Igp di qualità è quello prodotto da Filippo Gatto dell’omonima azienda agricola a Codevigo, comune in provincia di Padova.

Radicchio in Veneto: strategie di difesa 2022 - Guarda il video

Le strategie di chi coltiva radicchio

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Filippo Gatto

«Ci troviamo in una zona particolarmente vocata per le colture orticole, specialmente per il radicchio – introduce Filippo Gatto. La mia azienda si estende su 45 ettari complessivi sui quali coltiviamo diverse orticole. Di questi, 7 ettari sono dedicati alla coltivazione di radicchio di Chioggia Igp e radicchio Rosso lungo. Queste due tipologie derivano da seme autoprodotto, che nel caso del Chioggia Igp viene seminato direttamente a fine luglio per essere pronto a gennaio oppure ai primi di agosto per quello commercializzato a febbraio. Mentre il seme del Rosso lungo viene dato al vivaista che prepara la piantina da trapiantare a inizio oppure a metà agosto per le tipologie rispettivamente di novembre e dicembre».

 

«Le principali patologie fungine che possono colpire il radicchio sono: la sclerotinia (Sclerotinia sclerotiorum e S. minor), la botrite (Botrytis cinerea) e, specialmente negli ultimi anni, anche la cercospora (Cercospora longissima) – precisa Graziano Coccato, tecnico consulente del settore orticolo della O.P.O Veneto. Per la gestione di queste patologie, sono risultati fondamentali i prodotti Basf autorizzati per la difesa del radicchio. In ordine sono stati applicati Signum®, Dagonis® abbinato a insetticidi e infine Serifel®».

Difendere le eccellenze

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Roberto Trentin

«Tra le patologie fungine non vanno dimenticate l’oidio (Erysiphe cichoracearum) e l’alternaria (Alternaria porri f. sp. cichorii) - ricorda Roberto Trentin, technical area manager Basf Italia. La strategia suggerita da Basf, in particolare per il controllo di sclerotinia, oidio, botrite e cercospora si basa su tre prodotti: il primo intervento, eseguito all’incirca a metà settembre, è a base Signum® (boscalid e pyraclostrobin), il secondo è a base di Dagonis® (fluxapyroxad e difenoconazolo) e viene fatto a cavallo tra settembre e ottobre, mentre il nuovo biofungicida Serifel® (B. amyloliquefaciens, ceppo MBI 600) può essere applicato con ampia flessibilità fino alla fine della stagione rivelandosi un alleato versatile ed efficace specialmente quando si effettuano almeno 2-3 applicazioni ripetute. Quest’ultimo prodotto, proprio per l’assenza di intervallo di sicurezza e di limiti massimi di residuo, può essere applicato anche nelle fasi di immediata pre-raccolta ed è per questo particolarmente indicato per una strategia di intervento integrata che preveda l’utilizzo di prodotti convenzionali durante le fasi di sviluppo della parte vegetativa.

In linea con le richieste di produttori e tecnici del territorio, Basf ha completato la linea di difesa estendendo l’utilizzo di Signum® e Dagonis® anche sul patogeno target della Cercospora. L’azienda è infatti attenta a sviluppare le proprie soluzioni di comune accordo con le necessità che via via emergono dalle diverse filiere, in questo caso quella del radicchio, per la difesa efficace e sostenibile delle orticole».


Focus sui prodotti

Serifel® è un prodotto biologico a base del batterio Bacillus amyloliquefaciens, ceppo MBI600, in formulazione polvere bagnabile, per il contenimento di muffa grigia su uva da tavola e da vino, fragola, frutti di piante arbustive, altra frutta a bacche, pomodoro, melanzana, peperone, lattughe e insalate e di sclerotinie su lattughe e insalate. Serifel® è impiegabile sia in piani di lotta integrata che biologica. Per la sua modalità di azione Serifel® va applicato preventivamente, prima dell’insorgenza della malattia, utilizzando un volume di acqua che consenta una ottimale bagnatura della vegetazione, evitando lo sgocciolamento. Nel caso del radicchio si consiglia di intervenire nelle ore centrali della giornata quando le temperature risultano superiori ai 10-15 °C. Per massimizzare l’efficacia di Serifel®, è preferibile eseguire 2-3 applicazioni consecutive.

Signum® è un fungicida ad ampio spettro d’azione autorizzato su drupacee, fragola, nocciolo, ornamentali e orticole. L’associazione di boscalid e pyraclostrobin consente di ampliare lo spettro d’azione del formulato ad una vasta gamma di funghi patogeni importanti, tra cui antracnosi, botrite, monilia, necrosi grigia, oidio, sclerotinia. Recentemente è stato registrato anche per il controllo della cercospora. Entrambe le sostanze attive sono caratterizzate da attività translaminare che garantisce il pronto assorbimento del formulato nei tessuti della pianta. Signum® è provvisto di una intrinseca strategia antiresistenza in quanto le due sostanze attive agiscono su due diversi siti della respirazione mitocondriale. Se ne consiglia comunque l’uso in alternanza con prodotti a diverso meccanismo d’azione. Signum® deve essere applicato preventivamente nei periodi a rischio per le malattie delle colture autorizzate.

Dagonis® è l’innovativo fungicida ad ampio spettro di azione per le colture orticole a base di Xemium® (fluxapyroxad) e difenoconazolo. Fluxapyroxad e difenoconazolo appartengono a due gruppi chimici distinti, rispettivamente le carbossamidi e i triazoli con diverso meccanismo d’azione. Il prodotto è dotato di attività preventiva di lunga durata che protegge le diverse colture da oidio, alternaria, cancro gommoso, sclerotinia, antracnosi, ruggine, mycosferella, stemfiliosi e cercospora. La struttura molecolare di Xemium® consente un rapido passaggio attraverso le membrane lipofile e idrofile dei patogeni e, quindi, può raggiungere e colpire il sito target più rapidamente ed efficacemente di altre molecole simili. L’acqua e la rugiada non solo favoriscono la diffusione sulla superficie dei depositi cristallini di Xemium®, ma anche la loro penetrazione all’interno del tessuto ceroso e vegetale.


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Radicchio, ora è in pugno anche la cercospora - Ultima modifica: 2022-09-16T12:53:49+02:00 da Sara Vitali

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