Crispr/Cas9: l’Accademia reale di Svezia ha assegnato quest’anno il premio Nobel per la chimica per un’innovazione di cui parliamo spesso su queste pagine.
La biochimica francese Emmanuelle Charpentier dell’Istituto Max Planck di Berlino e la chimica americana Jennifer A. Doudna dell’Università di Berkeley in California sono infatti le due ricercatrici che hanno scoperto il meccanismo biomolecolare del complesso Crispr/Cas9.
Una scoperta che ha consentito di mettere a punto il Genome editing, la più evoluta tra le tecnologie di evoluzione assistita (Tea o Nbt, New breeding techniques).
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Crispr/Cas9: una forbice genetica estremamente precisa
Crispr/Cas9 è una sorta di forbice genetica che può consentire di modificare il DNA di animali, piante e microrganismi con estrema precisione. Si tratta di una biotecnologia che sta avendo un impatto rivoluzionario sul settore Bioscience.
In medicina ha già consentito di sviluppare nuove terapie contro il cancro. Il prossimo obiettivo sarà quello di curare le malattie ereditarie. In agricoltura sta consentendo di sviluppare varietà (meglio dire nuovi cloni) innovative che però in Europa scontano gli effetti di una discriminazione normativa che ne blocca lo sviluppo.
Un segreto custodito dallo Streptococcus pyogenes
Come spesso accade nella scienza – si legge nel comunicato dell’accademia svedese - la scoperta di queste forbici genetiche è stata inaspettata. Durante gli studi di Emmanuelle Charpentier sullo Streptococcus pyogenes, uno dei batteri che causano più danni all'umanità, ha scoperto una molecola precedentemente sconosciuta, il tracrRNA (RNA trans-attivatore, un piccolo frammento di RNA). Il suo lavoro ha dimostrato che il tracrRNA fa parte dell'antico sistema immunitario dei batteri, CRISPR /Cas, che disarma i virus scindendo il loro DNA.
Charpentier ha pubblicato la sua scoperta nel 2011. Lo stesso anno ha avviato una collaborazione con Jennifer Doudna, una biochimica esperta con una vasta conoscenza dell'RNA. Insieme, sono riuscite a ricreare le forbici genetiche dei batteri in una provetta e a semplificare i componenti molecolari delle forbici in modo che fossero più facili da usare.
Un esperimento epocale
In un esperimento epocale, hanno poi riprogrammato le forbici genetiche. Nella loro forma naturale, le forbici riconoscono il DNA dai virus, ma Charpentier e Doudna hanno dimostrato che potevano essere controllati in modo da poter tagliare qualsiasi molecola di DNA in un sito predeterminato. Un intervento di estrema precisione che consente di riscrivere il codice della vita.
Il Crispr/Cas9? «È un’innovazione da cui dipende il futuro di tutta l’umanità»
«Questo strumento genetico – commenta Claes Gustafsson, presidente del Comitato per il Nobel per la chimica- ha un enorme potenzialità che riguarda tutta l’umanità. Non solo ha rivoluzionato la scienza di base, ma ha già anche consentito numerose applicazioni come lo sviluppo di colture innovative (non ancora coltivabili in Europa, ndr) che resistono ad avversità, parassiti e siccità e porterà a nuovi trattamenti medici rivoluzionari».
Sbloccarle in Europa, il proposito della Commissione
La speranza è che l’attribuzione del massimo premio scientifico internazionale consenta di sbloccare presto la partita delle Tea/Nbt nel vecchio continente, bloccate da una sentenza della Corte di Giustizia che le ha equiparate dal punto di vista normativo agli Ogm.
La Commissione Ue ha già fatto il primo passo inserendole nella strategia From Farm to Fork come strumento principe per realizzare gli obiettivi di sostenibilità tracciati dal Green Deal
Approfondimenti su Crispr/Cas9
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Come funziona Crispr/Cas9 (in inglese)