Congresso degli agronomi: la parola chiave è sostenibilità

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Al centro della discussione gli obiettivi che l’Onu intende raggiungere entro il 2030, con 4 temi congressuali: sicurezza alimentare, città vivibili, sicurezza ambientale, gestione delle foreste
Si è concluso con la bozza della "Carta di Matera" il 17esimo congresso nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali, tenutosi quest’anno nella città capitale europea della cultura 2019. “#AGROFOR2030: the global goals. Tra paradigmi ed evoluzione di una professione in uno scenario di sviluppo sostenibile” è stato il titolo del congresso. Al centro della discussione gli obiettivi che l’Onu intende raggiungere entro il 2030, con 4 temi congressuali (sicurezza alimentare, città vivibili, sicurezza ambientale, gestione delle foreste) nei quali gli agronomi ritengono di poter avere un ruolo caratterizzante e da protagonista.
Oltre 300 i congressisti iscritti e 50 relatori hanno animato i lavori delle sessioni unitarie e dei 4 gruppi di lavoro che in tre giorni di lavoro hanno portato all’abbozzo di quella che sarà la “Carta di Matera”, un piano d'azione nazionale che agronomi e forestali redigeranno e adotteranno per restare al passo con le sfide ambientali del prossimo futuro.

Filo conduttore: la sostenibilità

Cibo, ambiente, clima, sicurezza alimentare, cura del territorio, qualità della vita, salute, sono tutti temi accomunati da una necessità: la sostenibilità. E non solo quella ambientale, ma anche quella sociale ed economica.
È evidente che il mondo agricolo e forestale ha già ora e avrà maggiormente in futuro un ruolo primario nella gestione sostenibile degli ecosistemi naturali o antropici ed ai dottori agronomi e forestali è chiesto di svolgere il loro ruolo e la loro professione tecnica adeguatamente alle nuove esigenze.
Con il contributo di qualificati esperti, il congresso ha delineato delle proposte su come traghettare l’agricoltura italiana verso la sostenibilità. Si è discusso, infatti, di come contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e la desertificazione, di come migliorare la gestione forestale e di come adattare le colture ai nuovi scenari.
Grande spazio è stato dato alle nuove tecnologie e ai sistemi informatici di supporto alle decisioni disponibili per il tecnico in agricoltura e selvicoltura. Altrettanta rilevanza è stata data all’innovazione nei metodi produttivi, per ridurre l’inquinamento, razionalizzare l’impiego di acqua ed energia, avvicinare la produzione al consumatore.
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Quattro priorità per la Carta di Matera

Nelle tre giornate di lavori sono state analizzate le criticità proprie di ogni tema e sono state individuate le priorità, con riferimento particolare alla realtà nazionale, così da poter circoscrivere gli ambiti di intervento.
Sicurezza alimentare. Coniugare il miglioramento della produzione di cibo alla sostenibilità è possibile. Le produzioni integrate, conservative e biologiche offrono opportunità interessanti . Lo sforzo da fare sarà quello di stimolare la crescita delle competenze, l’impiego di nuove tecnologie e il miglioramento dei processi per un uso più razionale delle risorse e il contenimento degli impatti.

Città più vivibili. La concentrazione della popolazione mondiale nelle metropoli continuerà a crescere nei prossimi anni, rendendo le città uno dei luoghi prioritari per gli interventi di sostenibilità. Il settore agricolo può contribuire in modo deciso alla vivibilità e alla salubrità delle città con la crescita dell’agronomia e della silvicoltura urbana, con le colture fuori suolo 4.0, rafforzando le relazioni città-campagna e rendendo anche le città luoghi di produzione del cibo.
Si dovranno comunque contrastare i fenomeni di consumo del suolo e stimolare le politiche di reimpiego degli scarti. La progettazione delle aree verdi, la pianificazione di area vasta, la definizione di standard prestazionali per la valutazione dei servizi ecosistemici possono completare l’intervento in questo settore.

Sicurezza ambientale. L’obiettivo è stimolare modelli produttivi sostenibili e i modelli economici circolari. Il migliore impiego delle risorse, la riduzione degli sprechi nei processi produttivi, il recupero e la riqualificazione delle aree degradate e da bonificare definiscono la strada da prendere. Un uso consapevole di agrofarmaci e un codice etico di utilizzo sarà il valore aggiunto per il raggiungimento dell’obiettivo finale.

Gestione sostenibile delle foreste. La superficie boscata italiana è in aumento, ma gran parte di queste superfici non sono gestite. La valorizzazione di questa risorsa offre l’opportunità per stimolare politiche virtuose di sviluppo delle aree interne e di protezione del territorio.

Imparare a pianificare e gestire il bosco, accrescere la superficie con certificazione sostenibile, stimolare l’impiego di tecnologie innovative faranno da cornice a questo obiettivo, in cui l’agronomo o il forestale potrà contribuire sia come attore che come coordinatore di team multidisciplinari.

Diamanti: contenuti da condividere con tutti

«La scelta della città di Matera è derivata dalla necessità di proiettare tematiche europee in una realtà importante quale quella della Basilicata – ha dichiarato la presidente di Conaf Sabrina Diamanti – i temi prescelti rappresentano la sintesi di una professione in evoluzione costante che risponde quotidianamente sul territorio».
«Il percorso che si vuole intraprendere – secondo la presidente del Conaf – non è una questione per i soli dottori agronomi e forestali, ma necessita del mondo universitario, chiamato a formare i professionisti di domani, e delle istituzioni che, ognuna per le proprie competenze, devono contribuire il raggiungimento degli obiettivi, chiama in causa le associazioni, gli altri ordini professionali, la collettività».
«La Carta di Matera – ha dichiarato Diamanti – è un manifesto che non vogliamo resti un documento autoreferenziale: vogliamo rappresenti una dichiarazione d’intenti rivolta a tutto il settore primario e una base di partenza per un lavoro in collaborazione aperta e cooperativa».
Congresso degli agronomi: la parola chiave è sostenibilità - Ultima modifica: 2019-11-12T11:49:34+01:00 da Simone Martarello

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