Entro il 31 dicembre 2021, come previsto dalla normativa Ue, il Piano Strategico per la Pac (Psp) è stato inviato alla Commissione europea.
Si tratta di un documento importantissimo poiché definisce le scelte nazionali della politica agricola dei prossimi 5 anni (2023-2027), per 33,5 miliardi di euro, pari a 7 miliardi di euro/annui (tab. 1).
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tab. 1 Risorse comunitarie per l’Italia nel 2021-2027 (milioni di euro) | ||||||||
Primo pilastro | Secondo pilastro | Totale | ||||||
Pagamenti diretti | Vino | Api | Olio d'oliva | Sviluppo rurale | Ngeu | Cofinanziamento nazionale | ||
2021 | 3.628,53 | 323,88 | 5,17 | 34,59 | 1.648,59 | 269,40 | 1.648,59 | 7.558,75 |
2022 | 3.628,53 | 323,88 | 5,17 | 34,59 | 1.349,92 | 641,18 | 1.349,92 | 7.333,19 |
2023 | 3.628,53 | 323,88 | 5,17 | 34,59 | 1.349,92 | 1.349,92 | 6.692,01 | |
2024 | 3.628,53 | 323,88 | 5,17 | 34,59 | 1.349,92 | 1.349,92 | 6.692,01 | |
2025 | 3.628,53 | 323,88 | 5,17 | 34,59 | 1.349,92 | 1.349,92 | 6.692,01 | |
2026 | 3.628,53 | 323,88 | 5,17 | 34,59 | 1.349,92 | 1.349,92 | 6.692,01 | |
2027 | 3.628,53 | 323,88 | 5,17 | 34,59 | 1.349,92 | 1.349,92 | 6.692,01 | |
Totale | 25.399,71 | 2.267,16 | 36,19 | 242,13 | 9.748,11 | 910,58 | 9.748,11 | 48.351,99 |
di cui 2023- 2027 | 18.142,65 | 1.619,40 | 25,85 | 172,95 | 6.749,60 | 0,00 | 6.749,60 | 33.460,05 |
Fonte: elaborazioni RRN su dati Ue |
I lavori per la scrittura del Psp hanno raggiunto un livello molto frenetico nelle ultime settimane del 2021, con moltissime riunioni tra Ministero, Regioni, organizzazioni agricole, organizzazioni del mondo cooperativo e portatori d’interesse (associazioni ambientaliste, rappresentanze dell’industria alimentare, ecc.).
Alla fine, l’Italia è riuscita a rispettare l’obiettivo di inviare il Psp a Bruxelles entro la data del 31 dicembre 2021.
Articolo pubblicato sulla rubrica Primo piano di Terra e Vita
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Le scelte sul plafond dei pagamenti diretti
Il massimale assegnato all’Italia (pari a 3,658 miliardi l’anno) potrà essere utilizzato dagli Stati membri con una certa flessibilità, secondo due modalità:
- trasferimento di risorse dal I al II pilastro;
- attribuzione ad ogni sostegno una percentuale del budget, all’interno di un range.
Ad esempio, il sostegno di base potrà assorbire una percentuale dal 41 al 65% del budget, gli ecoschemi a partire da un minimo del 25%, il pagamento redistributivo con un minimo del 10% e almeno il 3% ai giovani agricoltori.
Le scelte dell’Italia sono riportate in tab. 2, tab. 3 e tab. 4.
tab. 2 Le scelte del piano strategico della Pac 2023-2027: pagamenti diretti | ||||
Scelte nazionali | Descrizione | Scelte nazionali | ||
Ripartizione del plafond di pagamenti diretti (PD) |
Il plafond di pagamenti diretti in Italia è di 3,658 miliardi l’anno. Una piccola parte di questo massimale viene trasferito in favore degli Interventi settoriali e del II pilastro. | Milioni di euro |
% | |
Plafond pagamenti diretti (lordo) | 3658.5 | 100 | ||
Trasferimento II pilastro per biologico | 90 | 2,5 | ||
Trasferimento II pilastro per giovani | 36 | 1 | ||
Trasferimento per interventi settoriali (patate) | 6 | 0,16 | ||
Plafond pagamenti diretti (netto) | 3.526,50 | 96,3 | ||
Distribuzione del massimale dei pagamenti diretti | Il massimale dei pagamenti diretti in Italia, al netto dei trasferimenti, è di 3,526 miliardi l’anno. Le scelte italiane consistono nell’attribuzione delle percentuali alle 5 tipologie di pagamenti diretti. | Sostegno di base al reddito per la sostenibilità | 48% | |
Sostegno redistributivo complementare al reddito per la sostenibilità | 10% | |||
Sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori | 2% | |||
Regime per il clima e l’ambiente (eco-schema) | 25% | |||
Sostegno accoppiato al reddito | 15% | |||
Trasferimento per la gestione del rischio (Fondo mutualistico nazionale) | Sì (3%) | |||
Aiuto forfettari per i piccoli agricoltori | No | |||
Pagamento di base |
Il pagamento di base è un regime di sostegno al reddito per gli agricoltori che svolgono attività agricole. Le scelte nazionali riguardano tre possibili opzioni: 1. pagamento uniforme, senza titoli; 2. pagamento differenziato per territorio, senza titoli; 3. pagamento sulla base di titoli all’aiuto, con convergenza obbligatoria. |
Pagamento annuale sulla base di titoli all’aiuto. Convergenza parziale al 2026: tutti i titoli avranno un valore pari ad almeno l’85% dell’importo unitario medio. |
||
Convergenza parziale al 2026 | Convergenza dei titoli parziale al 85% del valore medio nazionale al 2026. | Per finanziare l’aumento dei titoli di valore basso: - tetto ai titoli del valore di 2.000 € dal 2023; - diminuzione del valore unitario dei titoli più elevati; - stop loss del 30%. |
||
Condizionalità rafforzata | Requisiti addizionali a quelli già presenti nella condizionalità. | CGO e BCAA con impegni (rivisitati) del greening. Condizionalità sociale. |
||
Riserva Nazionale | Rimane l’impianto esistente con l’assegnazione di titoli all’aiuto o l’incremento del valore per le fattispecie già esistenti. | - Dimensione minima per accedere: 1 ettaro; - Vincolo ai trasferimenti dei titoli: dopo 3 anni: - Trattenuta sui titoli, in caso di trasferimento in affitto senza ettari corrispondenti. |
||
Capping e degressività |
Tetto e/o riduzione dei pagamenti diretti sopra una certa soglia. Opzioni: 1. tetto massimo degli aiuti diretti a 100.000 euro; 2. riduzione fino al 85% per importi superiori a 60.000 euro; 3. prima di applicare le riduzioni, si possono sottrarre i costi del lavoro. |
Nessuna applicazione del capping e della degressività. | ||
Soglia minima | Importo minimo per accedere ai pagamenti diretti. | Soglia minima a 300 €. | ||
Agricoltore Attivo | È definito tale chi svolge almeno un’attività agricola minima (una pratica colturale annuale per il mantenimento delle superfici agricole o per il conseguimento della produzione agricola). | Almeno uno dei seguenti requisiti: 1. pagamenti diretti per un importo non superiore a 5.000 euro; 2. iscrizione dell’azienda al registro delle imprese o come coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali, coloni o mezzadri al Inps; 3. possesso della partita Iva attiva in campo agricolo. |
||
Regime per il clima e l’ambiente (eco-schemi) | La nuova Pac obbliga ogni Stato membro a dotarsi di schemi volontari per il clima e l’ambiente (eco-schemi) che generano un pagamento annuale, aggiuntivo al pagamento di base, agli agricoltori che si impegnano a osservare pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente. | Tipologia di ecoschema |
Milioni di euro | % |
Pagamento per il benessere animale e la riduzione degli antibiotici (Eco 1) | 376,41 | 42 | ||
Premio per Inerbimento delle colture arboree (Eco 2) | 155,59 | 19 | ||
Premio per la Salvaguardia olivi di particolare valore paesaggistico (Eco 3) | 150,27 | 17 | ||
Premio per i Sistemi foraggeri estensivi (Eco 4) | 164,94 | 17 | ||
Premio per Misure specifiche per gli impollinatori (Eco 5) | 43,4 | 5 | ||
ECO 1 - Pagamento per il benessere animale e la riduzione degli antibiotici | È legato al alla zootecnia e mira al benessere animale e alla riduzione dell’utilizzo dei farmaci negli allevamenti. | L’ecoschema prevede 2 livelli di impegno: - Livello 1: Prevede il rispetto di soglie di impiego del farmaco veterinario (antibiotici) espresse in DDD (Defined Daily Dose) diverse per tipologie zootecniche; - Livello 2: Adesione al sistema SQNBA e svolgimento dell’intero ciclo o di una parte di esso al pascolo. Entrambi consistono in un pagamento per UBA differenziato per tipologia zootecnica. - Livello 1: Bovini da latte: 66 €/UBA; Bovini da carne e duplice attitudine: 54 €/UBA; Bufalini: 66 €/UBA; Vitelli a carne bianca: 24 €/UBA; Suini: 24 €/UBA; Ovini e caprini: 60 €/UBA; - Livello 2: Bovini da latte, da carne e duplice attitudine: 240 €/UBA; Suini: 300 60 €/UBA. |
||
ECO 2 - Inerbimento delle colture arboree | Per tutte le superfici occupate da colture permanenti (legnose agrarie) e altre specie arboree permanenti a rotazione rapida. | 1. inerbimento (spontaneo o artificiale) dell’interfila, fatta salva la pratica del sovescio, o, per le colture non in filare, all’esterno della proiezione verticale della chioma tra il 15 settembre e il 15 maggio dell’anno successivo; 2. limitare ulteriormente e progressivamente l’uso di fitosanitari sull’intero campo, incluso il bordo, per il controllo della vegetazione di copertura. 3. non lavorazione del suolo nell’interfila, fatta salva la pratica del sovescio. È consentito qualsiasi metodo di semina che non implichi la lavorazione del suolo. 4. durante tutto l’anno, gestire la copertura vegetale erbacea mediante operazioni di trinciatura-sfibratura della vegetazione erbacea, senza asportazione della vegetazione erbacea dal terreno. Pagamento di 120 €/ha aggiuntivi al sostegno di base. |
||
ECO 3 - Salvaguardia olivi di particolare valore paesaggistico | Per tutte le superfici olivetate di particolare valore paesaggistico e storico (Regione o P.A), anche in consociazione con altre colture. | Per accedere è necessario aderire anche agli impegni previsti da ECO-2 (con possibilità di cumulo dei pagamenti). Gli impegni sono: 1. potatura annuale delle chiome secondo criteri stabiliti; 2. divieto di bruciatura in loco dei residui di potatura (salvo diversa indicazione).Il pagamento consiste in 220 €/ha aggiuntivi al sostegno di base. |
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ECO 4 - Sistemi foraggeri estensivi | Introduzione in avvicendamento di colture leguminose e foraggere, nonché da rinnovo con l’impegno alla gestione dei residui con un ottica di carbon sink. | Impegni: 1. Assicurare la presenza di colture leguminose e foraggere, nonché di colture da rinnovo. Su tali superfici non è consentito l’uso di diserbanti chimici e di altri prodotti fitosanitari e nel corso dell’anno; 2. In caso di colture da rinnovo, effettuare l’interramento dei residui. Il pagamento consiste in 110 €/ha aggiuntivi al sostegno di base. |
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ECO 5 - Misure specifiche per gli impollinatori |
Interessa le superfici a seminativo e quelle occupate da colture arboree permanenti. | Impegni: 1. Nell’interfila dei seminativi o delle coltivazioni arboree o, per le colture non in filare, all’esterno della proiezione verticale della chioma, mantenimento di una copertura dedicata con piante di interesse apistico (nettarifere e pollinifere), spontanee o seminate, nell’anno di impegno. Il mantenimento viene assicurato tramite la semina con metodi che non implichino la lavorazione del suolo; 2. Non eseguire operazioni di asportazione, sfalcio, trinciatura o sfibratura delle piante di interesse apistico su tutta la superficie, per tutto il periodo dalla germinazione al completamento della fioritura; 3. Non utilizzare diserbanti chimici, ma eseguire il controllo esclusivamente meccanico o manuale di piante infestanti non di interesse apistico; 4. Non utilizzare i prodotti fitosanitari non consentiti su tutta la superficie a seminativo e durante la fioritura della coltura arborea o mellifera (durante il resto dell’anno, è possibile applicare quelli poco persistenti, con DT50 < 15 giorni). Il pagamento consiste, aggiuntivo al sostegno di base, in 500 €/ha ad ettaro per i seminativi e 250 €/ha ad ettaro per le colture arboree. |
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Pagamento ridistributivo | Sostegno destinato agli agricoltori che hanno diritto al pagamento di base e che operano in aziende di piccole e medie dimensioni. Tale pagamento è calcolato come importo aggiuntivo per ettaro di valore uniforme | 1. Metodo “primi ettari”: sono ammissibili i primi 14 ettari delle aziende fino alla soglia di 50 ha, stabilendo il premio: - Da 0 a 14 ettari ammissibili: 81,7 €/ha; - Da 14,1 a 50 ettari ammissibili: 0 €/ha. 2. Il pagamento è erogato su tutti gli ettari ammissibili a disposizione dell'agricoltore, anche se non coperti da diritti all'aiuto, di dimensione maggiore di 0,5 ha. |
||
Pagamento per i giovani agricoltori |
Pagamento per garantire la parità di accesso e favorire il ricambio generazionale su tutto il territorio nazionale. | 1. Limite massimo di età 40 anni; 2. Aiuto: pagamento annuale per ettaro ammissibile. Durata massima di 5 anni, dall’anno di presentazione della domanda. |
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Pagamento accoppiato | Le scelte nazionali hanno riguardato le tipologie di prodotti che possono usufruire del pagamento accoppiato. | Percentuale dei pagamenti diretti da destinare al pagamento accoppiato (15%), di cui il 2% è destinato al sostegno alle colture proteiche (soia e leguminose). - Settori a cui destinare il pagamento accoppiato: > Zootecnia: - Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità; - Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità siti in zone montane; - Bufale da latte; - Vacche nutrici da carne e a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico; - Capi bovini macellati, età 12 - 24 mesi, allevati per almeno sei mesi; - Agnelle da rimonta; - Capi ovini e caprini macellati;- Vacche a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico, inserite in piani selettivi o di gestione razza; - Capi bovini macellati, età 12 - 24 mesi, allevati per almeno dodici mesi ovvero allevati per almeno sei mesi e aderenti a sistemi di etichettatura/qualità/certificazione; - Vacche nutrici non iscritte nei Libri genealogici o nel registro anagrafico e appartenenti ad allevamenti non iscritti nella BDN come allevamenti da latte. |
||
> Per le colture a superficie: - Grano Duro; - Proteaginose; - Agrumi; - Riso; - Barbabietola; - Pomodoro; - Olio Dop e Igp. |
tab. 3 Le scelte del piano strategico della Pac 2023-2027: Ocm | ||
Scelte nazionali | Descrizione | Scelte nazionali |
Misure di mercato |
Vengono mantenuti gli interventi settoriali per i settori tradizionalmente beneficiari, con l’aggiunta della novità del settore pataticolo. | 1. settore ortofrutticolo;2. apicoltura;3. vitivinicolo;4. olio di oliva e olive da tavola;5. altri settori: patate. |
Ortofrutta | Interventi mirati al settore ortofrutta che includerà il mais dolce. | - plafond pari a 250 milioni di euro all’anno. L’assistenza finanziaria dell’Unione sarà limitata al 4,1% del valore della produzione commercializzata da una OP, che può essere innalzato del: - 4,5% nel caso di AOP;- 5% nel caso di OP e AOP transnazionali; - 0,5% a interventi legati al raggiungimento degli obiettivi ambientali delle OP e AOP. |
Apicoltura | Interventi mirati al ripopolamento del patrimonio apistico dell’Unione. | 5,17 milioni di euro annui |
Olio d’oliva e delle olive da tavola | Interventi mirati al sostegno dei programmi operativi alle OP e AOP del settore dell’olio d’oliva e delle olive da tavola. | Budget di 34,59 milioni di euro annui; il sostegno è limitato al 30% del valore della produzione commercializzata dalle OP e AOP per il 2023 e 2024, al 15% per il 2025 e 2026, e al 10% per il 2027. |
Vitivinicolo | Interventi mirati al settore vitivinicolo. | - plafond pari a 313,88 milioni di euro all’anno; - sistema di autorizzazioni all’impianto per le viti viene esteso fino 2045;- reimpianto di viti a 6 anni;- riconversione dei diritti di impianto in portafoglio che si somma a entro il 31 dicembre 2025 alla consueta assegnazione annuale dell’1% in più del potenziale viticolo. |
Pataticolo | Interventi per il settore delle patate | Budget: 6 milioni di euro l’anno. |
tab. 4 Le scelte del piano strategico della Pac 2023-2027: Sviluppo rurale | ||
Scelte nazionali | Descrizione | Scelte nazionali |
Nella politica di sviluppo rurale, il Psp prevede: - 26 interventi ACA: pagamenti per Impegni ambientali, climatici e altri impegni in materia di gestione; - 3 interventi per pagamenti per vincoli naturali o altri vincoli regionali specifici; - 3 interventi per pagamenti per svantaggi regionali specifici a causa di determinati requisiti obbligatori; - 15 interventi per investimenti; - 4 interventi per insediamento giovani agricoltori e avvio di imprese rurali; - 4 interventi per strumenti di gestione del rischio; - 10 interventi di cooperazione; - 6 interventi per scambio di conoscenze e informazioni. |
Il Psp ha previsto il trasferimento di risorse dal I al II pilastro, per importi pari a:
- 90 milioni di euro annui per il sostegno all’agricoltura biologica, andando ad integrare le risorse del II pilastro;
- 36 milioni di euro annui per i giovani agricoltori;
- 6 milioni di euro annui per interventi settoriali alle patate.
Da ciò ne deriva che il plafond netto per i pagamenti diretti si è ridotto a 3.526,5 milioni di euro che è stato ripartito tra le diverse tipologie di pagamenti. Inoltre il Psp ha previsto una trattenuta del 3% dei pagamenti diretti da trasferire al fondo mutualistico nazionale sulla gestione del rischio per le avversità catastrofali.
Pagamento di base con i titoli
Dal punto di vista dei titoli, il pagamento da prendere in considerazione è il “pagamento di base al reddito per la sostenibilità”. Infatti, tutti gli altri pagamenti sono erogati per superficie e non sono legati ai titoli.
Il nuovo pagamento di base 2023-2027 continuerà ad essere erogato sulla base dei titoli all’aiuto, con i titoli attuali che verranno ricalcolati nel 2023.
A chi saranno assegnati i nuovi titoli?
Gli attuali possessori di titoli continueranno a mantenere i titoli, mentre gli agricoltori che ne sono sprovvisti potranno acquistarli sul mercato o accedere alla riserva nazionale.
Tuttavia, il valore dei titoli verrà ricalcolato.
Come verrà calcolato il valore dei nuovi titoli?
Il nuovo valore unitario dei titoli per ogni agricoltore sarà calcolato partendo dal valore dei titoli all’aiuto dell’anno di domanda 2022 e aggiungendo ad esso il relativo pagamento greening per l’anno di domanda 2022.
In altre parole, il valore dei nuovi titoli sarà determinato sommando il loro valore storico e il relativo pagamento percepito per il greening per ogni agricoltore, riproporzionato in base al nuovo budget per il sostegno di base. Quindi gli agricoltori con un valore dei titoli più elevato continueranno a beneficiare di un sostegno più elevato e, viceversa, gli agricoltori con un valore dei titoli più basso continueranno a beneficiare di un sostegno più basso.
Bisogna tener conto che il vecchio pagamento di base + greening, assommava al 85,08% del massimale dei pagamenti diretti; invece il nuovo pagamento di base è il 48% del massimale dei pagamenti diretti. Di conseguenza, il nuovo pagamento di base è molto inferiore rispetto al vecchio pagamento di base + greening.
La convergenza interna
Va inoltre tenuto conto del processo di convergenza interna dei titoli.
I titoli rimarranno differenziati sulla base del loro valore storico, ma l’Italia dovrà ridurre i titoli di valore elevato e finanziare l’innalzamento dei titoli di valore basso, attraverso tre criteri:
- una convergenza per avvicinare il valore dei titoli di valore basso al 85% del valore medio nazionale nel 2026, raggiungibile con 4 step crescenti (5%, 6%, 7%, 7%);
- un tetto ai titoli di 2.000 euro dal 2023;
- una diminuzione dei titoli di valore più elevato, applicando uno “stop loss” al 30%.
L’obiettivo finale del nuovo modello di sostegno della Pac è di avvicinare i valori dei pagamenti diretti ad ettaro.
Gli ecoschemi
Nelle scelte nazionali, in merito alla stesura del Psp, la decisone più dibattuta ha riguardato gli ecoschemi. Inizialmente, il Mipaaf aveva proposto 7 ecoschemi, che sono stati, successivamente, implementati a 5 categorie, strettamente correlati e integrati con la condizionalità rafforzata.
A questa tipologia di pagamento viene destinato il 25% delle risorse per i pagamenti diretti, che corrisponde a circa 891 milioni di euro, di cui il 42% al ECO 1, il 19% al ECO 4, il 17% sia al ECO 2 che al ECO 3 e l’ultimo 5% al ECO 5.
I cinque ecoschemi riguarderanno:
- ECO 1 - Pagamento per il benessere animale e la riduzione dell’utilizzo degli antibiotici, con due livelli di impegno, il primo relativo al rispetto di soglie di impiego del farmaco veterinario (antibiotici) diverse per tipologie zootecniche, il secondo per gli allevamenti che si impegnano al rispetto di obblighi specifici nel benessere animale (adesione al sistema Sqnba) e svolgono per l’intero ciclo o una parte di esso, pascolamento o allevamento brado di bovini e suini. Il sostegno per entrambi i livelli è concesso per tutte le UBA oggetto d’impegno come pagamento annuale sotto forma di pagamento aggiuntivo al sostegno di base;
- ECO 2 - Inerbimento delle colture arboree, a cui sono ammissibili tutte le superfici occupate da colture permanenti (legnose agrarie) e altre specie arboree permanenti a rotazione rapida. Vengono concessi 120 €/ha aggiuntivi al sostegno di base se, sulle superfici aderenti all’ ecoschema, sono rispettati gli impegni di inerbimento, spontaneo o artificiale, dell’interfila, o, per le colture non in filare, all’esterno della proiezione verticale della chioma, tra il 15 settembre e il 15 maggio dell’anno successivo; di non lavorazione del suolo nell’interfila, fatta salva la pratica del sovescio; di limitazione ulteriore e progressiva dell’uso di fitosanitari sull’intero campo e ,durante tutto l’anno; gestire la copertura vegetale erbacea mediante operazioni di trinciatura-sfibratura della vegetazione erbacea, senza asportazione della vegetazione erbacea dal terreno;
- ECO 3 - Salvaguardia olivi di particolare valore paesaggistico, a cui sono ammissibili tutte le superfici olivetate che aderiscono già all’ECO 2 e sono di particolare valore paesaggistico e storico, anche in consociazione con altre colture. A queste superfici viene concesso un aiuto di 220 €/ha, se rispettano gli impegni specifici relativi alla potatura annuale delle chiome, secondo criteri stabiliti, e al divieto di bruciatura in loco dei residui di potatura, salvo diversa indicazione.
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- ECO 4 - Sistemi foraggeri estensivi: sono ammissibili all’eco-schema tutte le superfici a seminativo in avvicendamento di colture leguminose e foraggere, nonché da rinnovo con l’impegno alla gestione dei residui con un’ottica di carbon sink. A queste superfici a seminativo in avvicendamento viene concesso un pagamento di 110 €/ha se è assicurata la presenza di colture leguminose e foraggere o da rinnovo, dove non è consentito l’uso di diserbanti chimici e di altri prodotti fitosanitari. Nel corso dell’anno, in caso di colture da rinnovo, si devono interrare i residui;
- ECO 5 - Misure specifiche per gli impollinatori. A questo ecoschema sono ammissibili le superfici a seminativo e quelle occupate da colture arboree permanenti sulle quali sono rispettati gli impegni relativi al mantenimento, tramite la semina con metodi che non implichino la lavorazione del suolo, di una copertura dedicata con piante di interesse apistico (nettarifere e pollinifere), spontanee o seminate (senza lavorazione del suolo). A questa copertura non deve essere eseguita nessuna operazione di asportazione, sfalcio, trinciatura o sfibratura, per tutto il periodo che va dalla germinazione al completamento della fioritura. Inoltre, gli impegni relativi al quinto ecoschema prevedono che il controllo avvenga solo meccanicamente o manualmente, senza l’utilizzo di diserbanti chimici. I prodotti fitosanitari non sono mai consentiti su tutta la superficie a seminativo, come anche nelle coltura arborea o mellifera durante la fioritura, mentre, durante il resto dell’anno, in quest’ultime è possibile applicare prodotti fitosanitari poco persistenti (ad esempio con DT50 < 15 giorni). Le superfici a seminativo che rispettano questi impegni hanno diritto ad un premio medio annuale indifferenziato di tipo flat aggiuntivo (top up) al sostegno di base al reddito di 500 euro ad ettaro, mentre le colture arboree 250 €/ha.
Il percorso del Piano strategico per la Pac
Il ministero delle Politiche agricole aveva attivato da due anni una serie di gruppi di lavoro tecnici per redigere gli indicatori dell’analisi di contesto e l’analisi swot (punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce).
Dall’analisi swot sono stati individuati i fabbisogni e poi la strategia della Pac 2023-2027 per l’Italia.
Gli esiti di questo lavoro sono presenti nel sito della Rete Rurale Nazionale: https://www.reterurale.it/PAC_2023_27
Il lavoro di programmazione è stato svolto in sede fase tecnica fino ad aprile 2021, data in cui è stato istituito il Tavolo di Partenariato, con Decreto ministeriale n. 360279 del 6/08/2021, che prevede la presenza di soggetti istituzionali nazionali (29 componenti) e regionali (21 componenti), delle rappresentanze economiche, ambientaliste, sindacati (132 soggetti).
Il 19 aprile 2021, l’8 settembre 2021 e il 22 novembre 2021 si sono svolti i primi tre incontri del Tavolo di Partenariato. L’ultima riunione si è svolta il 28 dicembre 2021, a ridosso dell’adozione definitiva del Psp.
Programmi su misura
Ricordiamo che nella programmazione 2023-2027, gli Stati membri godono di una maggiore flessibilità, per quanto riguarda le modalità di utilizzo delle dotazioni finanziarie della Pac, e potranno progettare programmi su misura che rispondano più efficacemente alle preoccupazioni degli agricoltori e delle comunità rurali.
Questa è, infatti, principale novità della Pac 2023-2027: il new delivery model (nuova modalità di attuazione), che consiste in un maggiore potere decisionale agli Stati membri, che si esprime tramite il cosiddetto Piano strategico nazionale o più precisamente Piano strategico per la Pac 2023-2027 (Psp).
Le scelte del Psp riguardano tutti gli strumenti della Pac (pagamenti diretti, interventi settoriali, sviluppo rurale).