Il richiamo della foresta seduce anche il digitale

selvicoltura di precisione
Software, app, Dss, droni e satelliti permettono di gestire in maniera più sostenibile ed efficiente la filiera del legno

In Italia il settore forestale si trova ad affrontare problematiche in ampia misura connesse alla necessità di valorizzare in maniera più efficace le potenzialità e le opportunità in termini di salvaguardia ambientale, presidio del territorio e sviluppo socioeconomico e occupazionale, soprattutto, ma non solo, nelle aree interne e montane. In questo quadro, la ricerca ha raccolto la sfida di tradurre i risultati degli avanzamenti metodologici e tecnologici in applicazioni operative. Un particolare ambito riguarda l’implementazione e integrazione delle tecnologie geomatiche e di quelle dell’informazione e della comunicazione (Ict), che si traduce nell’applicazione di quella che viene definita “selvicoltura di precisione” (precision forestry).

A tali applicazioni il è stato dedicato a Trento un evento divulgativo, organizzato dal Crea Foreste e Legno, nell’ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale e in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach, l’Ordine Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Trento e l’Associazione Forestale del Trentino: una giornata finalizzata a trasferire conoscenze di base sulla precision forestry e a presentare le soluzioni applicative messe a punto nell’ambito del programma di ricerca Agridigit finanziato dal Masaf a supporto degli operatori del settore.

Scarica la guida alla precision forestry

Dalla teoria alla pratica

L’implementazione delle applicazioni Ict nel settore forestale ha finora fatto prevalentemente riferimento a esperienze nordamericane e nordeuropee, spesso non direttamente trasferibili alla realtà italiana, caratterizzata da peculiari condizioni ambientali, colturali e socioeconomiche, le quali, nella gran parte dei casi, richiedono specificità di approcci, sia sotto il profilo metodologico che tecnologico. In questa prospettiva, l’evento ha cercato di sintetizzare, in un quadro propositivo e omogeneo, sia le modalità e le interazioni dei principali elementi tecnici connessi alla digitalizzazione del settore forestale italiano, sia i connessi aspetti di criticità.

Sensori satellitari di tipo multispettrale acquisiscono più bande, comprese quelle nella lunghezza dell’infrarosso vicino: un esempio è il satellite Sentinel-2

Tra le applicazioni di maggiore interesse trasferibili a livello operativo si evidenziano:

1) la mappatura della massa legnosa dei boschi italiani e della loro produttività annua in termini di massa legnosa, in grado di fornire online non solo la disponibilità, ma anche la caratterizzazione quali-quantitativa delle risorse forestali “in continuo” sull’intero territorio nazionale, indispensabile per la programmazione e pianificazione forestale;

2) Web App per la martellata forestale e cavalletto elettronico open source, pensati per facilitare le operazioni di martellata forestale (ovvero di censimento degli alberi da selezionare per il taglio, una delle principali operazioni nell’ambito della gestione selvicolturale) attraverso la geolocalizzazione, la dettatura vocale dei nomi delle specie degli alberi selezionati e il loro cavallettamento;

3) applicazioni software per Terrestrial Laser Scanning, uno strumento per il monitoraggio non distruttivo degli ecosistemi forestali che consente di acquisire sia informazioni dettagliate 3D sulla posizione, la dimensione e la forma dei fusti arborei (rami compresi), sia dati di struttura dell’intero popolamento forestale;

4) sistemi di supporto alle decisioni (Dss) per la pianificazione e gestione forestale in grado di mettere a disposizione dell’utente mappe delle variabili forestali e una vasta gamma di altri dati che consentono, attraverso interfacce, di estrarre informazioni di dettaglio a scala di azienda e di singola particella catastale e/o forestale e renderla operativa in termini decisionali attraverso metodi di analisi multicriteriale e di intelligenza artificiale;

5) tecnologie di precisione per le utilizzazioni forestali (precision harvesting) per l’applicazione di IoT - internet of things - alla gestione dei dati e delle informazioni durante le diverse fasi di lavoro in bosco e per l’ottimizzazione dei processi organizzativi dei cantieri e produttivi delle macchine e attrezzature, tramite l’analisi e l’elaborazione dell’elevata quantità di dati (big data);

6) innovazioni digitali per la tracciabilità dei prodotti forestali: aspetto cruciale nella gestione della filiera foresta-legno, i sistemi di marcatura e tracciabilità prevedono un codice univoco e sistemi di lettura automatici, sia ottici (con sensori di codici) sia elettronici (con trasmissione di dati tramite onde elettromagnetiche). In particolare, il sistema in radiofrequenza (Rfid, Radio Frequency Identification) risulta molto promettente, consentendo l’identificazione rapida, georiferita e ad alto contenuto informativo dei singoli elementi legnosi.

La piattaforma che integra le informazioni acquisite lungo la filiera e ne consente la fruizione in ogni fase e a ogni livello strutturato è definita “infotracing” e si basa sulla tecnologia blockchain.

Dendrometro per l’acquisizione in continuo di dati in modo preciso e mirato (con cadenza temporale prestabilita) per specifici campi applicativi. In questo caso serve per rilevare la massa legnosa

Più valore per la filiera

L’impiego delle tecnologie di precisione può condurre a una significativa revisione delle modalità di gestione dei boschi e delle piantagioni da legno. L’integrazione di tecnologie consolidate (ad esempio, telerilevamento, sistemi informativi geografici) con quelle di più recente sviluppo (ad esempio, sistemi aerei a pilotaggio remoto, web-Gis, smartphone App, realtà aumentata e virtuale) apre concrete prospettive di valorizzazione per la filiera foresta-legno. L’opportunità di definire e inserire, in un ampio e completo processo organizzativo, parametri quali, ad esempio, la posizione, la quantità, la qualità e le dimensioni del legname permette di fornire un quadro più esaustivo rispetto alle richieste di mercato, favorendo la valorizzazione del prodotto, la tracciabilità e la certificazione, oltre a poter contribuire alla salvaguardia della funzionalità ecologica dei boschi e delle piantagioni da legno.

Un approccio integrato e connesso offre anche il vantaggio di poter adattare in corso d’opera gli interventi programmati, attraverso comunicazioni dirette tra proprietario/acquirente e operatori in bosco, favorendo la riduzione dei tempi necessari per la raccolta, il trasporto e lo stoccaggio dei materiali.

Guarda il webinar formativo

Cambio di mentalità

Peraltro, l’introduzione di tecnologie di precisione richiede un cambio di mentalità in un settore radicato nella tradizione come quello forestale. È, pertanto, necessario mettere in rete le competenze, favorendo il confronto tra i principali attori (ricerca, istituzioni pubbliche, proprietari forestali, tecnici professionisti, ditte boschive, produttori dei mezzi tecnici, rappresentanze agricole, ecc.), e promuovere un’adeguata formazione per il rafforzamento delle abilità digitali degli operatori attuali e futuri (imprenditori, consulenti, studenti delle scuole professionali, secondarie e universitarie).

Nella direzione prospettata, il Crea Foreste e Legno, nell’ambito delle attività previste dal programma della Rete Rurale Nazionale del Masaf e in collaborazione con l’Accademia Italiana di Scienze Forestali, ha recentemente reso disponibili una rassegna commentata dell’offerta metodologica e tecnologica relativa alla precision forestry e un webinar formativo su YouTube, composto da 14 brevi lezioni, sulle connesse applicazioni e sul loro potenziale di implementazione e sviluppo nel nostro Paese.

Il richiamo della foresta seduce anche il digitale - Ultima modifica: 2023-10-06T07:37:29+02:00 da K4

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