«Una misura senza precedenti per il contenuto e per le circostanze».
Tradotto: fondi freschi aggiuntivi per il settore agro-alimentare e le aree rurali europee. Così commenta Paolo De Castro (S&D) quello che è successo oggi alla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo.
De Castro è il relatore del testo legislativo collegato al Recovery Plan che prevede finanziamenti subito per le aree rurali, ma vincolati a investimenti su clima e digitale.
Sulla rubrica "La Pac sotto la lente" di Terra e Vita 31
l'analisi di Angelo Frascarelli
sulle interazioni tra Recovery Plan e Pac nel 2021
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Gli obiettivi del Green deal
Gli eurodeputati, approvando il provvedimento, hanno proposto di anticipare al primo gennaio 2021 lo stanziamento di oltre 8 miliardi di euro dallo strumento europeo di ripresa a sostegno del settore, che nella proposta della Commissione europea doveva partire con la riforma della Pac nel 2023.
I fondi andranno a sostegno di «un'agricoltura più resiliente, sostenibile e digitale, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo». «La decisione costituirà la base del nostro mandato negoziale e ci consentirà di avviare immediatamente i negoziati inter-istituzionali con la Commissione e il Consiglio».
Clicca per accedere al video della conferenza stampa di Paolo De Castro
Cia: «Liquidità cruciale per agricoltura»
Cia-Agricoltori Italiani esprime soddisfazione per il via libera della Comagri. «Dall'Europa – dichiara in una nota - arriva un aiuto concreto a sostegno della ripresa del settore agricolo e agroalimentare per fronteggiare la crisi da Covid e incoraggiare una reale svolta del
comparto in chiave innovativa e green».
Al via libera sull'anticipo al primo gennaio 2021 dello stanziamento di oltre 8 miliardi di euro a favore del settore si aggiungono 2,6 miliardi previsti dall'accordo sul Bilancio Ue (1,22 destinati all'Italia). Per Cia, che aveva già sollecitato interventi immediati senza aspettare l'entrata in vigore della riforma Pac nel 2023, si tratta, infatti, di un'iniezione di liquidità importante accompagnata tra l'altro da quella visione strategica auspicata più volte dall'organizzazione che pone al centro del rilancio le aree rurali così come la digitalizzazione e la sostenibilità dell'agricoltura.
Recovery Plan, velocizzare l’accesso alle risorse
«È dunque, positiva la conferma da parte dell'europarlamentare Paolo De Castro, che almeno il 55% dei fondi aggiuntivi dovrà incentivare la crescita delle aree interne tramite investimenti in agricoltura di precisione, ricambio generazionale e modernizzazione dei macchinari, da tempo richiesta da Cia, con il rinnovo del parco macchine agricole in chiave competitiva e green».
«Si tratta di un riconoscimento fondamentale all'agricoltura europea e italiana - ha detto il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino - che ha dimostrato grande tenuta e forte responsabilità nel garantire ai cittadini cibo sano e di qualità durante il lockdown, pur subendo le conseguenze economiche di una crisi globale. Ecco perché velocizzare l'accesso alle risorse europee è necessario per permettere al settore di riassestarsi, continuando ad assicurare l'approvvigionamento alimentare e rispondere alle prossime sfide ambientali del Green Deal».
Coldiretti: «L’anticipo è una boccata di ossigeno»
Positivo anche il commento di Coldiretti. «Con 6 aziende su 10 (58%) – dichiara il
presidente Ettore Prandini - che hanno registrato una diminuzione dell'attività a causa del Covid l'anticipo dei fondi europei rappresenta una boccata d'ossigeno per l'agricoltura italiana che nonostante la pandemia non si è mai fermata per garantire al Paese la disponibilità di cibo».
Prandini aggiunge che «a causa del coronavirus non abbiamo un settore produttivo in ambito agricolo che non sia in sofferenza e purtroppo dobbiamo sottolineare che l'Europa sotto questo punto di vista non è stata sino ad oggi tempestiva e non ha provveduto con stanziamenti sufficienti rispetto ai danni che le nostre aziende stanno subendo».
«L’agricoltura non sia però esclusa dal grosso delle risorse del Recovery Plan»
«La nuova proposta, che speriamo - spiega Coldiretti - venga adottata in tempi brevi nel negoziato con Commissione e Consiglio, andrà invece, a modificare il regolamento transitorio Ue sulla gestione della Politica agricola comune consentendo di mettere a disposizione delle imprese agricole italiane già dal prossimo anno risorse finanziarie importanti».
«Per sostenere le nostre aziende – ammonisce Prandini- e superare il gap competitivo nei confronti degli altri Paesi l'agroalimentare va incluso anche nei progetti strategici da realizzare con le altre risorse del Recovery Plan».
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