Pomodoro da industria, quello “d’oro” del 2021 è ravennate

    pomodoro da industria
    Mario Ricci Maccarini si è aggiudicato il premio che l'azienda Mutti assegna ogni anno al miglior conferitore. Ecco alcuni dei segreti che l'hanno portato al successo

    «Rotazione quadriennale, scelta del terreno e delle migliori varietà in commercio, ma anche tempestività nel seguire passo dopo passo le pratiche agronomiche più adatte per evitare ristagni idrici e permettere alla pianta di sviluppare al meglio anche l’apparato radicale». Sono alcuni degli accorgimenti adottati da Mario Ricci Maccarini, imprenditore agricolo ravennate, vicepresidente di Confagricoltura Ravenna, che si è aggiudicato il "Pomodorino d'Oro Mutti", il premio che ogni anno l'azienda emiliana assegna ai produttori che consegnano il prodotto migliore. Il vincitore del premio, titolare di una azienda agricola a Lugo, con circa 80 ettari a pomodoro da industria, ha superato brillantemente la verifica dei requisiti ottenendo il massimo punteggio e aggiudicandosi così il gradino più alto del podio della storica categoria “pomodoro tondo”.

    «Inoltre è fondamentale rispettare gli standard della sostenibilità ambientale ossia dosare il fertilizzante esclusivamente dove e quando serve attraverso la fertirrigazione – aggiunge Ricci Maccarini –. Poi occorre prestare attenzione alla fase di raccolta facendosi aiutare da macchine 4.0 che, se ben tarate, consentono una selezione del frutto maturo a puntino e l’eliminazione dei corpi estranei».

    Soddisfatto è anche il presidente di Confagricoltura Ravenna, Andrea Betti: «Nel Ravennate la superficie coltivata a pomodoro da industria cresce a doppia cifra percentuale attestandosi attualmente attorno ai 2500 ettari totali. L’alto livello di specializzazione raggiunto dai produttori e la presenza di cooperative di raccolta e trasformazione sul territorio lasciano presagire un ulteriore consolidamento nell’area».

    Campagna 2021 da incorniciare

    La campagna di trasformazione 2021 può essere considerata tra le migliori registrate da Mutti dal punto di vista della qualità e della resa del pomodoro - si legge nella nota diramata dall’ufficio stampa del Gruppo. Un lavoro eccellente quello delle oltre 800 famiglie di agricoltori italiani che, tra Nord e Sud Italia, hanno conferito a Mutti 685.000 tonnellate di materia prima raccolta nel momento di perfetta maturazione. Nel 2021 il Gruppo ha erogato in totale oltre 6,3 milioni di euro come incentivi ai propri agricoltori per premiare una materia prima di qualità superiore. Numeri importanti che testimoniano l’attenzione che il Gruppo pone nei confronti dei propri agricoltori, capaci di innovare e di migliorare continuamente.

    I migliori agricoltori della campagna sono stati celebrati nell’ambito del Premio Pomodorino D’Oro Mutti, iniziativa istituita oltre 20 anni fa per riconoscere l’impegno e la qualità del pomodoro di 64 famiglie di conferitori attraverso un importante incentivo economico - quest’anno pari a 300mila euro distribuiti tra i selezionati - e la consegna di un iconico premio agli agricoltori che si sono ulteriormente distinti nelle tre categorie: pomodoro tondo, pomodoro lungo e pomodoro ciliegino.

    Oltre all’azienda agricola di Stefania e Mario Ricci Maccarini di Ravenna per il pomodoro tondo, si sono distinti anche Antonio Cendamo di Lesina (FG) per il pomodoro ciliegino e Giuseppe Nicola De Filippo di Manfredonia (FG) per il pomodoro lungo.

    Pomodoro da industria, quello “d’oro” del 2021 è ravennate - Ultima modifica: 2021-10-28T12:30:59+02:00 da Simone Martarello

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento
    Per favore inserisci il tuo nome