Recovery approvato in CdM. Restano tagli di 5mld alla rivoluzione green agricola

Pnrr
Per l’Agricoltura sostenibile previsti 1,8 miliardi di euro

La tanto sostenuta rivoluzione green agricola non sembra aver trovato ampio spazio all’interno dell’ultimo testo di 160 pagine del Recovery Plan approvato ieri sera in Consiglio dei Ministri. Rimane, infatti, il taglio di 5 miliardi, da 74 a 68,9 miliardi, per la rivoluzione verde e transizione ecologica. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che traccia gli obiettivi, le riforme e gli investimenti che l'Italia si impegna a realizzare con i fondi europei del Next Generation EU, le risorse destinate all’agricoltura sostenibile sono complessivamente 1,8 miliardi di euro.

Un piano di interventi che ha lasciato insoddisfatto tutto il mondo agricolo, considerando che il pacchetto complessivo di risorse del Recovery ammonta a ben 222,9 miliardi, cifra astronomica mai vista prima in Italia.

Agricoltura sostenibile ed economia circolare, gli obiettivi della componente

Gli obiettivi della componente dedicati alla transizione green, come si legge nel testo del Recovery, sono:

-Conseguire una filiera agroalimentare sostenibile, migliorare la competitività delle aziende agricole e le loro prestazioni climatico-ambientali, potenziare le infrastrutture della logistica del comparto.

-Rendere performante la filiera del riciclo con interventi volti a consentire il recupero le materie prime secondarie.

-Implementare il paradigma dell'economia circolare, riducendo l'uso di materie prime di cui il Paese è carente e sostituendole progressivamente con materiali di scarto, conseguendo un minore impatto ambientale (ad esempio riduzione di inquinanti e CO2) e la creazione di posti di lavoro legati all'economia verde.

Complessivamente per questi obiettivi, la dotazione finanziaria, come si evince dalla tabella presente nel testo del Recovery, è di 6,3 miliardi.

RecoveryCosa c'è per l'agricoltura sostenibile nel Recovery Plan?

Nello specifico, come si legge nel testo del Recovery, la linea progettuale dedicata all’Agricoltura sostenibile è composta di tre misure: Contratti di filiera, Parco Agrisolare, Piano per la logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, forestale, florovivaistica.

Contratti di filiera: incentivi per progetti nei settori agroalimentari, ittici, forestali e florovivaistici che prevedano investimenti in beni materiali ed immateriali finalizzati alla riconversione delle imprese verso modelli di produzione sostenibile. L'individuazione delle priorità di intervento è prevista entro il secondo trimestre del 2021, la pubblicazione del bando per la selezione dei programmi di investimento entro il quarto trimestre del 2021 e l'approvazione delle graduatorie definitive dei bandi pubblici per la concessione degli aiuti entro il secondo trimestre del 2023. La realizzazione degli investimenti avverrà entro il 2026.

Parchi agrisolari: incentivi per l'ammodernamento dei tetti degli immobili ad uso produttivo nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale (installazione pannelli solari, isolamento termico, sostituzione coperture in eternit, ecc.) per incrementare la sostenibilità e l'efficienza energetica del comparto, realizzando inoltre sistemi decentrati di produzione di energia. Il programma sarà attuato tramite bandi, i cui criteri saranno coerenti con gli obiettivi europei (alta innovazione ed elevato contributo alla sostenibilità energetica ambientale). La procedura per la presentazione delle domande sarà avviata entro il quarto trimestre 2021 e si punterà ad ottenere entro il 2026 una superficie coperta con pannelli fotovoltaici pari a 13.250 mq, tale da produrre 1.300-1.400 GWh a regime (un incremento della produzione fotovoltaica del 5% rispetto alla baseline di 24.000 GWh).

Logistica per i settori agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura, forestale e florovivaistico: incentivi agli investimenti per il miglioramento della capacità di stoccaggio delle materie prime agricole, il potenziamento delle infrastrutture dei mercati agricoli e per lo sviluppo di un sistema logistico integrato per le filiere dei comparti coinvolti. Si individueranno dapprima le priorità di intervento; quindi si predisporrà la misura, i livelli di aiuto e la relativa pubblicazione delle manifestazioni d'interesse. Si aprirà quindi il bando, con successiva approvazione delle graduatorie e concessione degli aiuti, puntando a realizzare 60 interventi entro il 2026.

 

 

Recovery approvato in CdM. Restano tagli di 5mld alla rivoluzione green agricola - Ultima modifica: 2021-01-13T11:07:14+01:00 da Laura Saggio

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