L'Agea comunica i valori definitivi, in diversi casi sostanziosi, del sostegno accoppiato 2020. Erogazioni previste già entro fine giugno 2021

Arriva il sostegno accoppiato. Probabilmente presto. Agea ha infatti comunicato i dati definitivi delle domande e degli importi dei pagamenti accoppiati dell’articolo 52, Reg. 1307/2013, per l’annualità 2020 (Circolare AGEA n. 40089 del 1.06.2021).

Questa comunicazione segue le Circolari Agea n. 11766 del 19 febbraio 2021, in cui era già stato definito l’importo unitario del premio relativo alla barbabietola da zucchero (leggi qui).

Plafond di 438 milioni di euro per il sostegno accoppiato

Per il 2020, il plafond assegnato per il sostegno accoppiato (art. 52 del Reg. 1307/2013, attuato con DM 7 giugno 2018 n. 5465) è pari al 12,92% del totale nazionale dei pagamenti diretti, pari a 438 milioni di euro (compresi il sostegno accoppiato per i piccoli agricoltori).

Gli importi unitari, comunicati da Agea con Circolare AGEA n. 40089 del 1.06.2021, sono stati definiti sulla base delle superfici (tab. 1) e dei capi accertati a premio nel 2020 (tab.2).

Soia

Il premio è riconosciuto a favore della soia nel nord Italia. Il massimale è di 9,2 milioni di euro, pari al 2,11% del plafond.  Gli ettari di soia accertati a premio nel 2020 sono 128.972 ettari e il pagamento erogato è di 66,90 euro/ettaro.

Colture proteaginose

Il premio a favore delle colture proteaginose è riconosciuto nel centro Italia e prevede un massimale è di 13,2 milioni di euro, pari al 3,03% del plafond.

Gli ettari di colture proteaginose accertate a premio sono 269.501 ettari e il pagamento erogato è di 48,70 euro/ettaro.

 

Frumento duro

grano duro

Il premio a favore del frumento duro viene riconosciuto nel centro-sud Italia. Il massimale è di 63,6 milioni di euro, pari al 14,54% del plafond.

Gli ettari di frumento duro accertati a premio sono 874.509 ettari e il pagamento erogato è di 90,09 euro/ettaro.

Leguminose da granella e erbai annuali di sole leguminose

Il premio a favore delle leguminose da granella e dei erbai annuali di sole leguminose viene riconosciuto nel sud Italia. Il massimale è di 11 milioni di euro, pari al 2,52% del plafond.

Gli ettari di leguminose da granella e erbai annuali di sole leguminose accertati a premio sono 436.528 e il pagamento erogato è di 25,14 euro/ettaro.

Riso

Il premio è riconosciuto a favore del riso. Il massimale è di 21,2 milioni di euro, pari al 4,86% del plafond. Gli ettari di riso accertati a premio sono 226.214 e il pagamento erogato è di 147,29 euro/ettaro.

Barbabietola da zucchero

Il premio a favore della barbabietola da zucchero presenta un massimale di 16,1 milioni di euro, pari al 3,68% del plafond.

Gli ettari di barbabietola da zucchero accertati a premio sono 27.235 e il pagamento erogato è di 804,69 euro/ettaro.

Pomodoro da industria

Il premio a favore del pomodoro da industria presenta un massimale di 10,5 milioni di euro, pari al 2,41 % del plafond.

Gli ettari di pomodoro da industria accertati a premio sono 61.912 ettari e il pagamento erogato è di 170,43 euro/ettaro.

Olivo

Gli oliveti localizzati in Puglia, Calabria e Liguria ricevono un premio di base accoppiato, a cui è destinata una percentuale del 9,44% del plafond disponibile, pari a 41,3 milioni di euro.

Le superfici richieste e accertate per il pagamento sono state di 383.677 ettari. Il pagamento erogato è di 99,44 euro/ha (tab. 1).

In aggiunta al premio di base, gli oliveti localizzati in Puglia e Calabria ricevono un premio aggiuntivo, per le superfici olivetate caratterizzate da una pendenza media è superiore al 7,5%.

Per tale misura sono a disposizione il 2,84% del plafond disponibile, pari a 12,43 milioni di euro.

Le superfici richieste e accertate per il pagamento sono state di 110.0241 ettari. Il pagamento erogato è di 107,73 euro/ha (tab. 1), che si somma al premio di base.

Il premio per l’olivicoltura di rilevanza economica, sociale, territoriale e ambientale, a differenza dei due premi precedenti, si applica sull'intero territorio nazionale ed è rivolta agli oliveti che aderiscono a sistemi di qualità DOP e IGP.

Per tale misura sono a disposizione il 2,75% del plafond disponibile, pari a 12,04 milioni di euro.

Le superfici richieste e accertate per il pagamento sono state di 100.134 ettari. Il pagamento erogato è pari a 119,92 euro/ha (tab. 1), che si somma al premio di base (in Liguria, Puglia e Calabria) e al pagamento aggiuntivo (in Puglia e Calabria).

Latte bovino

L'aiuto, destinato alle vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità, prevede una dotazione finanziaria di 66,9 milioni di euro, pari al 15,29% del plafond totale; a questo, si aggiunge una dotazione di 25,9 milioni di euro (il 5,93% del plafond totale) per gli allevamenti situati in zone montane.

I capi richiesti e accertati a premio sono 976.411 e nelle zone montane sono 191.005. Il pagamento erogato è di 68,56 euro/capo e di 135,93 euro/capo per le zone montane (tab. 2).

Settore bufalino

Il premio è riconosciuto a favore delle bufale con un'età superiore a 30 mesi che abbiano partorito nel corso dell'anno civile 2019. Il massimale è di 3,8 milioni di euro, pari allo 0,88% del plafond.bufale

Le bufale richieste e accertate a premio sono 110.200 capi e il pagamento erogato è di 34,95 euro/capo.

Vacche nutrici

Un plafond di 24,3 milioni di euro è concesso a favore delle vacche nutrici iscritte ai Libri genealogici o ai Registri anagrafici delle razze bovine da carne. Un plafond specifico di 13,7 milioni di euro è riservato alle vacche nutrici incluse in appositi piani selettivi o di gestione della razza Chianina, Marchigiana, Maremmana, Romagnola e Podolica, facenti parte di allevamenti che aderiscono a piani di gestione della razza finalizzati al risanamento dal virus responsabile della Rinotracheite infettiva del bovino IBR.

Un plafond specifico di 7,62 milioni di euro è riservato alle vacche nutrici non iscritte ai libri genealogici o nel registro anagrafico e appartenenti ad allevanti non iscritti nella BDN come allevamenti da latte.

Gli allevatori di vacche nutrici ricevono un pagamento di (tab. 2):

  • vacche nutrici iscritte ai Libri genealogici o ai Registri anagrafici: 134,97 euro/capo;
  • vacche nutrici inserite in piani selettivi e gestione di razza, sommando il pagamento di base e quello specifico per i piani selettivi: 151 euro/capo.
  • vacche nutrici non iscritte: 61,91 euro/capo.

Bovini macellati

Il sostegno accoppiato è riconosciuto a favore dei bovini da carne la cui età è compresa tra 12 e 24 mesi al momento della macellazione, i quali abbiano subito un periodo di permanenza presso l'allevamento del richiedente per non meno di 6 mesi.

A tale misura è destinato un plafond a 3,8 milioni di euro. I capi richiesti e accertati a premio sono 71.997 e il pagamento erogato è di 53,48 euro/capo.

Un importo di premio di 58,33 euro/capo, superiore al precedente, è erogato ai capi che presentano alcuni requisiti aggiuntivi:

  • capi allevati per almeno 12 mesi nell'allevamento del richiedente;
  • capi aderenti al sistema di qualità nazionale o regionale;
  • capi rientranti nell'ambito di un sistema di etichettatura;
  • capi certificati come DOP e IGP, ai sensi del Reg. 1151/2012.

Ovini

L'aiuto è corrisposto a favore delle agnelle da rimonta, che fanno parte di greggi che aderiscono ai piani regionali di selezione per la resistenza alla scrapie.

La quota di agnelle da rimonta ammissibili a finanziamento per ciascun gregge è determinata come segue:

  1. il 75% delle agnelle destinate alla riproduzione, considerato un valore massimo della quota di rimonta del 20% sul totale dei soggetti adulti in riproduzione per gli allevamenti ove l’obiettivo del piano di risanamento risulta non raggiunto;
  2. il 35% delle agnelle destinate alla riproduzione, considerato un valore massimo della quota di rimonta del 20% sul totale dei soggetti adulti in riproduzione per gli allevamenti ove l’obiettivo del piano di risanamento risulta raggiunto (allevamenti dichiarati indenni).

oviniA tale misura è riservata una percentuale del 2,03% della dotazione, pari a 8,88 milioni di euro; l’importo unitario del premio, sulla base dei capi richiesti e accertati (362.151 capi), è di 24,54 euro/capo.

Inoltre, il settore ovino beneficia di un premio agli allevatori i cui capi ovini e caprini macellati siano certificati come Dop e Igo, ai sensi del Reg. 1151/2012.

La dotazione è pari all'1,18% del massimale riservato al sostegno accoppiato, corrispondente a 5,16 milioni di euro; l’importo unitario del premio, sulla base dei capi richiesti e accertati (909.096 capi), è di 5,68 euro/capo.

Sostegno accoppiato, ecco i pagamenti definitivi 2020 - Ultima modifica: 2021-06-04T08:00:55+02:00 da Gianni Gnudi

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