Al via Bio Industria, il primo dei 6 impianti gemelli di biometano liquefatto

Realizzato a Verolanuova (Bs) dal Gruppo bresciano Lazzari & Lucchini, sarà alimentato da 47mila tonnellate di reflui zootecnici e biomasse agricole

Ha rifornito con il primo carico di biometano liquefatto i distributori della rete TotalEnergies. Tutti i 6 impianti sorgeranno nel bresciano.

Al via oggi il nuovo impianto Bio Industria di Verolanuova (Bs) che ha servito con il primo carico di biometano liquefatto (Bio-Lng) i distributori della rete TotalEnergies. E’ stato realizzato dal Gruppo bresciano Lazzari & Lucchini che, grazie alla partnership con il fondo Green Arrow Capital,  ha sviluppato un sistema integrato ad alta tecnologia con lo scopo di produrre biometano, comprimerlo e trasformarlo in forma liquida.

Rappresenta il primo dei 6 impianti messi in cantiere dal gruppo che fa capo ad Anna Lazzari ed Imerio Lucchini e ha scommesso su questo innovativo sistema di economia circolare che trasforma e valorizza i sottoprodotti della filiera agro-zootecnica per produrre energia rinnovabile e biocarburante di nuova generazione.  I 6 impianti saranno tutti realizzati nel bresciano.

Biocarburante da reflui zootecnici e biomasse agricole

L’impianto di Verolanuova sarà alimentato da circa 47mila tonnellate di reflui bovini, triticale e sorgo e, in misura residuale, da pollina provenienti da aziende agricole e zootecniche situate nelle immediate vicinanze dell’impianto.

L’impianto ha un sistema avanzato per il trattamento della massa del digestato risultante dalla fermentazione anaerobica e diviso in solido e liquido. Questa sezione di trattamento ha l’obiettivo di ridurre di oltre il 50% il carico di azoto del digestato con due vantaggi: minore inquinamento ambientale e, a parità di quantità di reflui conferiti, il digestato ottenuto permette di utilizzare minori superfici agricole per lo spandimento.

Il biometano prodotto viene raffreddato mediante un ciclo frigorifero a riciclo di azoto e portato tato allo stato liquido diventando bio-Lng. L’impianto attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, può produrre ii fino a 5 tonnellate al giorno di biocarburante, per un totale di circa 1800 tonnellate l’anno.

La  produzione di biometano da questo impianto permette un risparmio di oltre 2mila tonnellate di petrolio equivalente, evitando così di immettere in atmosfera quasi 4mila tonnellate di CO2 in meno nell’atmosfera.

Rolfi: «Reflui zootecnici una risorsa»

«L’approccio di Regione Lombardia verso queste tematiche – ha sottolineato Marco Rolfi, assessore all’agricoltura della Lombardia - mette sempre al centro le imprese e guardo con interesse e anche preoccupazione alle battaglie che il comparto agricolo dovrà affrontare in ambito europeo con il Green Deal. Anche sulla questione dei reflui zootecnici la sfida è quella della sostenibilità ambientale che deve essere anche considerata come opportunità economica delle imprese».

«La Regione Lombardia – ha aggiunto Rolfi -  ha cercato di accompagnare il settore zootecnico nel suo sviluppo  garantendo  un’indennità integrativa alle imprese. Siamo la regione leader non solo in campo zootecnico ma anche nell’utilizzo a fine energetici della risorsa dei reflui zootecnici».

Investimento da 12 milioni di euro per impianto

 «Con questa alleanza - ha detto Anna Lazzari, presidente della Lazzari & Lucchini - vogliamo dare un contributo concreto allo sviluppo del biometano per perseguire l’obiettivo comune della transizione ecologica. Il bio-Lng è una risposta al cambiamento climatico e una valida alternativa per una mobilità a basso contenuto di carbonio. Nel 2017 abbiamo iniziato a studiare la tecnologia del biometano valutando le soluzioni migliori che c’erano in Inghilterra e nei Paesi del Nord Europa. Abbiamo deciso di costruire i  primi 6 impianti nel territorio bresciano e saranno tutti ultimati nel 2022. Il primo impianto è in esercizio da quasi un anno e siamo molto soddisfatti delle sue performance».

«L’impianto che si inaugura oggi ha un costo di costruzione di circa 12 milioni di euro – ha fatto notare Lazzari - e realizzarne sei ha richiesto un grande impegno finanziario,  ma abbiamo trovato dei soci come Green Arrow Capital,  gestore del Fondo Green Arrow Energy Fund, che ci hanno accompagnato».

Lazzari ha sottolineato come ci siano ancora molte barriere alla realizzazione di questi impianti: dal decreto sul biometano pubblicato a marzo 2018, sono stati costruiti solo 22 impianti, di cui solo cinque sono agricoli e due sono i nostri. «Qualcosa però non funziona - ha detto - perché tutti gli impianti hanno una linea di ricavi diversa dalla nostra».

«Un grande potenziale in termini di sostenibilità»

«Siamo tra i pionieri delle nuove forme di energia rinnovabile - ha sottolineato Daniele Camponeschi, founding partner e ceo di Green Arrow Capital – e i biocarburanti di nuova generazione sono una fonte di energia pulita dal grande potenziale in termini di sostenibilità. Affianchiamo lo sviluppo delle aziende italiane per raggiungere gli obiettivi della decarbonizzazione previsti dall’Unione Europea con il Green New Deal. L’inaugurazione del nuovo impianto sottolinea l’impegno di Green Arrow Capital nel settore delle energie rinnovabili alle quali ci approcciamo con un’impronta fortemente innovativa, che è un elemento fondamentale e strategico per tutti i nostri asset».

«Questa partnership arriva - ha dichiarato Filippo Redaelli, Amministratore Delegato Total Italia - nel momento in cui la nostra azienda ha annunciato la trasformazione da Total a TotalEnergies. Un cambio questo, che conferma l’ambizione dell’intera azienda di raggiungere al 2050 l’obiettivo Net Zero insieme con l’intera comunità.  Il bio-Lng contribuisce nettamente alla riduzione progressiva degli impatti climatici riconducibili, in particolare, al trasporto stradale e marittimo».

Al via Bio Industria, il primo dei 6 impianti gemelli di biometano liquefatto - Ultima modifica: 2021-06-17T21:02:43+02:00 da Francesca Baccino

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