Agricoltura di precisione avanti tutta

agricoltura di precisione
Filippo Paolasini
Riduzione dei tempi di lavoro e minor spreco di materia prima, utilizzo del prodotto fitosanitario mirato in base allo sviluppo della malattia. Sono alcuni dei vantaggi, spiegati dal giovane Filippo Paolasini, che si possono ottenere mettendo in campo le nuove tecnologie digitali

Filippo Paolasini, 32 anni, è un agronomo da sempre appassionato di agricoltura. Da tre anni è responsabile terreni dell’azienda Mastai Ferretti Soc. Agr. situata a Senigallia (An). L’azienda, estesa su una superficie di 897 ettari, è a vocazione cerealicola e vitivinicola. I record produttivi (media annua) sono: grano 55 q/ha; uva 100 q/ha.

Il processo di cambiamento verso l’agricoltura di precisione

Dal suo ingresso in azienda Paolasini ha lavorato sul rinnovamento delle tecniche colturali e soprattutto su una nuova visione di sistema. «Abbiamo iniziato un processo di cambiamento verso l’agricoltura di precisione istallando dei dispositivi di guida automatica sui trattori che permettono di svolgere le principali operazioni colturali tramite guida assistita», ha spiegato Paolasini.

Le tecnologie implementate in azienda

Tra le tecnologie implementate in azienda traviamo: guida automatica satellitare sui trattori e sulle macchine semoventi; Dss; stazione meteo aziendale e software gestionali specifici per l’agricoltura.

«Le tecnologie che utilizziamo  - afferma Paolasini - ci permettono di migliorare l’efficienza e di risparmiare sui fattori produttivi a seconda del sistema che usiamo e su quale coltura».

agricoltura di precisioneMeno input chimici

Nello specifico, la guida assistita «ci consente di ridurre i tempi di lavoro, di risparmiare input chimici e seme evitando sovrapposizioni nelle operazioni colturali che prevedono la loro distribuzione, come la chiusura automatica dei distributori nelle aree già trattate. Inoltre, quando il sistema è usato nelle lavorazioni primarie e secondarie del terreno riusciamo ad avere un’omogeneità del risultato, ossia non ci sono zone eccessivamente lavorate derivate dal “ripasso”, dovuto spesso dalla paura dell’operatore di non aver raggiunto la zona lavorata nel passaggio precedente, e parti non lavorate».

Paolasini spiega che per l’azienda che lavora in regime di agricoltura conservativa questo è molto importante, sia perché si evita l’arieggiamento eccessivo di parti del terreno (con tutti i conseguenti problemi di ossidazione della s.o.), sia per la minor permanenza nel terreno dei mezzi di lavoro con importanti vantaggi in termini di sostenibilità.

Dss per il monitoraggio dei vigneti

«L’utilizzo di un dss specifico - prosegue Paolasini - ci aiuta nella gestione fitosanitaria e nel monitoraggio dei vigneti. Questa piattaforma tramite sensori posizionati in campo e diverse fonti di informazioni, comprese quelle che vengono inserite sulla base degli interventi effettuati, raccoglie dati e li converte in allert e consigli».

Vigneti dell’azienda Mastai Ferretti Soc. Agr

Big data, i risultati in campo

Le informazioni fluiscono continuamente tra il vigneto e il dss grazie a tecniche avanzate di modellistica e big data. «L'interpretazione dei dati - puntualizza - fornisce un quadro sempre aggiornato della situazione in campo».

«L’utilizzo dei dss - spiega Paolasini - ci consente di intervenire al momento giusto per avere la massima efficacia nello scegliere il principio attivo idoneo in base allo stadio di sviluppo della malattia, riducendo, a volte, i passaggi e i prodotti utilizzati. Questo genera molteplici risvolti positivi sia a livello economico che ambientale».

Gestione del suolo

Il futuro dell’azienda sarà sempre più sostenibile e smart. «Ho l’obiettivo - incalza Paolasini - di implementare nuove strategie per la gestione agronomica e fitosanitaria del sistema vigneto che portino la pianta ad essere più resiliente nei confronti dei cambiamenti climatici e delle avversità parassitare, passando anche attraverso l’aumento della biodiversità soprattutto nella gestione del terreno».

Inoltre, afferma Paolasini, c’è l’intento di continuare a realizzare mappe del vigore vegetativo per le principali colture (grano e vite) e utilizzare dei sistemi a rateo variabile nella distribuzione dei prodotti fitosanitari.

Ma non solo, «darò il mio contributo per incrementare il processo di ammodernamento aziendale attraverso l'impiego di dispositivi tecnologici che agevolino l’attività di controllo e monitoraggio, sia tecnico che economico».

«Sono convinto - conclude Paolasini - che il futuro passi inevitabilmente dall'innovazione in chiave green. A noi giovani il compito di metterlo in campo con la passione e la voglia di fare che ci contraddistingue».

Leggi le storie di tutti i giovani imprenditori agricoli del nostro Osservatorio Giovani Agricoltori

 

 

Agricoltura di precisione avanti tutta - Ultima modifica: 2022-01-31T11:46:58+01:00 da Laura Saggio

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