Il Progetto Combi Mais arriva al settimo anno di sperimentazione

Nel 2020 il progetto ideale di coltivazione del mais che unisce ricerca e innovazione per aumentare produttività e sostenibilità coinvolgerà nuovi partner

Mario Vigo, ideatore del progetto Combi Mais
«Ci focalizziamo sul mais, ma questo vuole essere - ha spiegato Mario Vigo, contitolare della società Agricola Folli e ideatore del progetto Combi Mais - un format sull’agricoltura al top, un modello di agricoltura di precisione che unisce ricerca e innovazione per diventare più produttiva, efficiente e sostenibile».

Coltivare mais in modo esemplare mettendo assieme l’innovazione nei mezzi tecnici e il know how dell’agricoltura di precisione, non solo per massimizzare la resa, ma anche per ridurre l’impiego di agrofarmaci e acqua in un’ottica di sostenibilità. Questo il traguardo del progetto Combi Mais 7.0 Evolution (vedi qui) giunto al settimo anno di attività con un protocollo che si fa via via sempre più efficiente e che nel 2020 coinvolgerà nuove aziende partner.

«L’obiettivo resta quello di ottenere - ha commentato Mario Vigo, titolare, assieme al fratello Alberto, della società Agricola Folli di Mediglia (Mi) che ha ideato e sostenuto il progetto Combi Mais (presso la quale vengono effettuate le prove di sperimentazione) - una resa media di 20 tonnellate a ettaro nella produzione di granella. Siamo intorno ai 16 ettari a ettaro ottenuti nel raccolto del 2019, ma in molti punti dei 30 ettari di superficie totale dedicata alle prove abbiamo raggiunto anche una resa di 22 tonnellate a ettaro. Ci focalizziamo sul mais, ma questo vuole essere un format sull’agricoltura al top, un modello di agricoltura di precisione che unisce ricerca e innovazione ed è in grado di far fronte agli imprevisti, ad esempio alle avversità dei cambiamenti climatici».

«La sfida del progetto Combi Mais quindi continua – prosegue Vigo – perché occorre rilanciare la cerealicoltura nel nostro Paese che da sempre vanta una tradizione storica. Oggi, però, importiamo più del 50% del nostro fabbisogno di mais e per invertire questo trend abbiamo bisogno anche del sostegno delle istituzioni».

Nuovi partner del progetto Combi Mais

 Il progetto Combi Mais si propone quindi  come modello di precision farming  nella selezione di una granella di altissima qualità dal punto di vista nutrizionale. Il format del progetto Combi Mais prevede l’utilizzo di metodologie all’avanguardia messe a punto dai partner.

Una novità nel progetto di Combi Mais versione 7.0 Evolution è quello di una tesi di laurea di uno studente dell’Università di Milano che sarà incentrata sull’impiego della micro-irrigazione nella produzione di cereali in Pianura Padana, in particolare sui risultati del progetto Combi Mais.

Quest’anno, inoltre,  il team di aziende partner che aderiscono all’iniziativa mettendo a disposizione le innovazioni tecnologiche si è ampliato e coinvolge Adama, multinazionale degli agrofarmaci e Maschio Gaspardo, produttore di attrezzature agricole che affiancano i partner storici Netafim, Syngenta, Unimer, Cifo, Deutz-Fahr, Topcun Agriculture, che sono tutte aziende leader nei rispettivi settori.

Milano Cento Pertiche, la nuova linea di prodotti da forno del progetto Combimais

Syngenta ha proposto due nuove linee di ibridi sia per il food che per il feed. «Oltre a quello per la produzione di polenta già impiegato lo scorso anno– sottolinea Vigo - è stato introdotto  l’ibrido Sy Impulse  per ottenere una granella di mais di ottimo valore nutrizionale grazie all’alto tenore di polifenoli antiossidanti (Xantofille).  L’obiettivo è ottenere una farina di mais da impiegare per produrre una nuova linea di biscotti (ovviamente gluten free)».

Con la farina di mais prodotta nell’ambito del progetto Combimais dovrebbe quest’anno essere lanciata anche la linea di prodotti artigianali da forno dolci e salati (biscotti, cracker e grissini di mais, baci) a marchio Milano Cento Pertiche.

Anche per la zootecnia, sono in programma prove su un nuovo ibrido sempre di Syngenta che dovrebbe essere ancora più produttivo.

Le tecnologie più avanzate nel progetto Combi Mais

Grazie alle soluzioni più avanzate per l’irrigazione a goccia e la micro-irrigazione messa a punto da Netafim, è possibile, ad esempio, calcolare la water use efficiency, misurandone la sostenibilità in un’ottica di risparmio idrico.

Sul versante  della nutrizione vengono utilizzati i concimi organo-minerali ad elevata efficienza di Unimer, in linea con le nuove direttive europee in materia di nutrizione vegetale, ricchi di prezioso Carbonio organico umificato. Oltre ai già collaudati Microlife (un ammendante bio arricchito di consorzio microbico per il miglioramento del suolo) e ai concimi organo-minerali Flexifert 10.0.20 e Super Azotek N32 in minicubetti, quest’anno la novità, nella lavorazione in sarchiatura, è l’introduzione di  Super Azotek N32 nella nuovissima forma granelli, adatta agli spandimenti di precisione, un concime organo-minerale ad elevato contenuto di carbonio organico umificato, ideale per la concimazione azotata del mais specialmente in zone soggette alla “direttiva nitrati”.

Il trattamento fogliare con azione “antistress” e la difesa dalle malerbe per migliorare la qualità del raccolto sarà effettuato con prodotti di Adama; insieme ai prodotti per il diserbo verrà distribuito Sinergon Plus della Cifo, un biostimolante con funzione di antistress che, apportando energia, permette alle piante di continuare lo sviluppo anche dopo il trattamento.

Per quanto riguarda la semina ad altissima precisione la seminatrice telescopica con interfila variabile Monica Isotronic  (dotata di elementi di semina con trasmissione elettronica per la semina di precisione) sarà fornita da Maschio Gaspardo, punto di riferimento di agricoltori e contoterzisti per colture a diversa interfila.

La seminatrice è abbinata alla trattrice Deutz-Fahr Agroton  6165 equipaggiata con un motore Deutz 6.1. Top Agriculture installerà sulla trattrice il sistema di agricoltura di precisione in grado di gestire contemporaneamente la guida per l’effettuazione di semina, concimazione ed irrorazione guidate dal Gps, nonché per la raccolta dati (mappatura della produzione) che serviranno per comprendere quali sono i fattori produttivi che limitano od esaltano il risultato finale.

Il Progetto Combi Mais arriva al settimo anno di sperimentazione - Ultima modifica: 2020-06-15T21:16:09+02:00 da Francesca Baccino

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome